➤𝒞apitolo dieci

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"Hai capito come fare l'esercizio quindi?" è da due ore che sono chiusa in camera di Hector a spiegargli matematica e devo dire che ci sta capendo abbastanza.

"Sì" risponde deciso.

"Bene allora a domani" dico iniziando a sistemare i miei libri nello zaino.

"Lavi ti squilla il telefono" annuisco e rispondo a mia zia che mi annuncia che dovrò tornare a casa a piedi.

"Se vuoi ti porto a casa in moto, tanto devo andare ad allenamento" che proposta allettante, davvero.

"Grazie veramente ma io abito troppo lontana e hai allenamento tra mezz'ora, non riuscirai mai, vado a piedi"

"È buio, non voglio che tu venga stuprata o molestata o rapita"

"Non ti facevo così protettivo"

"Se tengo alle persone lo sono" vuol dire che tiene a me, effettivamente apparte il piccolo battibecco di prima che si è trasformato in un meraviglioso bacio oggi non abbiamo più litigato.

"Che carino ma siccome anche io tengo alle persone non voglio farti arrivare tardi che poi mio zio si incazza"

"Allora verrai con me ad allenamento poi ti porto a casa"

"Devo ricordarti che sono fidanzata con un tuo compagno di squadra?"

"Sul gruppo Marc ha scritto di avere la febbre infatti nemmeno a scuola l'ho visto"strano, non me l'ha detto.

"Va bene allora" successivamente alla mia risposta sul viso di Hector si stampa un bellissimo sorriso, lo rende veramente felice il fatto che io lo guardi rincorrere un pallone?

Un quarto d'ora dopo ci troviamo davanti allo stadio, ho detto a Hector di fingere che io non sia venuta con lui e ha obbedito perché fortunatamente sa in che situazione è il nostro "rapporto".

"Amo cosa ci fai qui?" Camila si trova seduta due file sotto la mia così decido di raggiungerla.

Presto Lavinia trova una scusa in fretta.
"Ero nei paraggi e ho deciso di fermarmi, so che non c'è Marc" rispondo cercando di destare pochi sospetti.

"Ah va bene" risponde, Camila è poco presente forse perché è intenta a fissare il numero 27 dal primo momento in cui l'ha notato.

"Non ti chiedo cosa ci fai qui perché sto notando" dico ridendo.

"Eii" dice tirandomi una pacca sulla spalla.

"Dai Camila se solo facessi tu il primo passo stareste già insieme"

"Ma cosa dici, non mi cagherà mai"

"Non è vero" e così si conclude la nostra conversazione perché gli allenamenti finiscono e Camila decide di scendere in spogliatoio per salutare tutti i ragazzi, idea veramente di merda secondo me.

Arriviamo ma Camila si ferma a origliare alla porta d'ingresso dello spogliatoio.

"Hector cosa sono quelli" sento dire dalle voci di Yamal e Gavi.

"Secondo voi?"

"No lo sappiamo ma intendiamo chi te li ha fatti?" molto palesemente si stanno riferendo ai succhiotti che li ho procurato io qualche ora prima, cazzo.

Camila prende subito fuori il telefono e apre la chat con Anita digitando testuali parole: "Amo Hector se la fa con una", sapere che quella sono io mi fa sentire sbagliata perché so di avere sbagliato ancora.

"Cazzi vostri mai eh?" Hector conclude così la conversazione con i compagni di squadra per poi uscire dallo spogliatoio e farmi cenno di seguirlo senza farsi vedere da Camila, saluto la mia amica e con una scusa seguo Hector.

"Ho sentito quello che ti hanno chiesto ti avevo detto che te li coprivo" dico sentendomi un po' in colpa.

"Il problema sono loro che pensano sempre sia Anita, tu non devi preoccuparti"

"Cos'è tutta questa gentilezza?"

"Oggi non vedo motivo di litigare vediamo poi domani" annuisco mentre sorrido come una cretina per la sua risposta.

Finalmente arriviamo al posto in cui Hector a parcheggiato ovviamente rimanendo sempre attenti a non farci vedere.

"Siamo arrivati"

"Sì, sarebbe meglio che tu non ti faccia vedere da mia zia se non vuoi un'invito a cena da me"

"Non mi dispiacerebbe"

"Stare con mia zia che ti fa il terzo grado?"

"Effettivamente verrei solo per te"

"Che gentile" dico mentre gli porgo il casco della moto.

"Io vado che non ho nemmeno avuto due minuti per studiare"

"Secchiona"

"Intanto la secchiona ti farà prendere otto in matematica"

"Vedremo" questo sarebbe il suo ciao? stiamo fermi per almeno un minuto a fissarci negli occhi poi finalmente Hector parla di nuovo.

"Non manca qualcosa?"

"Ti devo ricordare che" mi interrompe.

"Sei fidanzata"

"Esatto, ma un'abbraccio in segno di tregua te lo
do" dico stringendolo tra le mie braccia.

"Ciao davvero Hector"

"Ciao Lavinia"

È possibile che sia andato davvero tutto bene?
Ho passato tutto il pomeriggio e la maggior parte della serata con lui senza litigare, questa me la
segno.
Stranamente non provo nemmeno tanto senso di colpa per l'accaduto di prima, anche se una domanda mi martella il cervello perennemente: cosa siamo io e lui?

"Ciao zia" dico appena entro in casa.

"Ciao Lavi, com'è andata?" mi domanda mia zia.

"Benissimo" ovviamente lei intende com'è andata a dare ripetizioni di matematica, peccato che non sa a chi.

"Hai scoperto a chi devi dare ripetizioni quindi"

"Sì, a Hector"

"Oh non pensavo fosse insufficiente a scuola"

"In matematica sì, ma io modestamente faccio delle spiegazioni pazzesche quindi mi auguro che abbia capito qualcosa"

"Amore hai dei voti meravigliosi infatti" sorrido e abbraccio mia zia, renderla fiera di me dopo i soldi che spendono per mandarmi a scuola è veramente una soddisfazione.

"E comunque siccome devi dare ripetizioni a Hector puoi anche farlo venire qui così non devi tornare o andare a piedi ogni giorno"  farlo entrare in camera mia? decisamente no zia.

"Va bene prenderò in considerazione questa proposta" dico andando in camera, mi aspettano tre lunghe ore di studio intenso, vorrei spararmi.

Ciao, innanzi tutto grazie per le quasi 4 mila letture e poi scusatemi per il capitolo più corto del solito ma veramente per una volta volevo stare senza fare salti temporali e ci sono riuscita, scrivendo poco ma c'è l'ho fatta.

one night for a million times [Hector Fort]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora