➤𝒞apitolo cinque

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Mezz'ora dopo ci troviamo in una discoteca in riva alla spiaggia, l'idea iniziale era quella di andare nelle discoteche per minorenni a causa mia, di Deva, delle altre ragazze e della stra grande maggior parte dei giocatori, però poi i maggiorenni hanno deciso di firmare l'ingresso per noi minori e siamo potute entrare.

"Questo vuol dire alcool a volontà!" urla Camila.

"E dopo sesso pazzo in spiaggia" urla in tutta risposta Deva.

"Ma non con i maggiorenni" dice Anita.

Prendiamo posto nel privè così da poter stare più in tranquillità, mi siedo sulle gambe di Marc e subito lui appoggia la sua mano sulla mia coscia accarezzandola mentre mi riempie di piccoli segni rossi sul collo.
Subito noto che Anita e Hector mancano all'appello come solito, solo che mentre penso a ció vedo Anita comparire con le lacrime agli occhi, subito Camila e Deva corrono verso di lei indicandole di andare in bagno.
Non mi stupisco del fatto che non mi abbiano chiamata perché non mi sono totalmente integrata siccome mi conoscono da solo un mese e loro sono amiche dall'eternità, l'unico problema è che questa volta ci rimango male.

"Marc io vado a prendere un po' d'aria" dico sul punto di piangere, perché dovrei? io non mostro mai a nessuno che tengo alla gente, sono immersa nel mio menefreghismo da quando sono nata, o non piango o piango nel silenzio della notte.

"Va bene vai pure Lavi" dice senza accorgersi dei miei occhi lucidi a causa della scarsa luce.

Una volta fuori inizio a piangere per svariati motivi, forse anche per il famoso divorzio dei miei genitori, come ho detto mostro sempre la "maschera" del menefreghismo e in questo momento sto piangendo tutte le lacrime che tenevo dentro.

"Viña ti vedo male, vuoi fare un tiro?" mi chiede Hector, palesemente ubriaco.
Non posso crederci mi ha sentita piangere, non ci voglio credere ho pianto e qualcuno mi ha sentita, qualcuno ha visto il mio dolore e la mia emotività.

Mi asciugo frettolosamente le lacrime con le dita e annuisco, un tiro all'iquos non mi distruggerà certamente i polmoni mi ripeto.

"Cosa hai fatto ad Anita" domando al ragazzo.

"E tu perché stavi piangendo?" domanda a sua volta.

"Botta e risposta? ti ho fatto prima io una domanda Hector"

"Perché non lo chiedi a lei visto che è la tua migliore amica?"

"In questo momento sto parlando con te quindi tu mi risponderai''

"Ti rispondo ad un costo"

"Quale costo?"

"Io con te voglio fare una cosa da quando ti ho vista" dice fissandomi intensamente negli occhi

"Cosa vuoi fare Fort?" lo guardo con aria di sfida, certamente vorrà spingermi in strada sotto a una macchina siccome tra noi due non scorre buon sangue e ci ignoriamo spudoratamente.

"Viña stai con il mio migliore amico ma cazzo io non ce la faccio" dice mentre si avvicina in modo pericoloso a me e io presa dal momento non mi scosto, sto ferma imbambolata a osservare cosa vuole da me.

"Lo so che mi odi perché il tuo migliore amico non ti calcola più da quando mi- " vengo interrotta dalle sue labbra che si posano sulle mie, le nostre lingue si trovano in perfetta sintonia forse più di noi due come persone.

one night for a million times [Hector Fort]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora