Mi trovo finalmente a scuola dopo una settimana d'influenza passata a casa a dormire, ho avuto contatti solo con i miei zii e con la domestica, quanto è noioso avere la febbre.
"Signorina De Blanchis può venire un attimo qui?" la professoressa vuole parlarmi in privato, forse per farmi recuperare qualche verifica fatta la settimana precedente, anche se da quello che mi ha detto Deva le verifiche sono tutte durante questa settimana siccome è quella prima delle vacanze natalizie.
"Mi dica" mi alzo e mi dirigo a passo svelto verso la cattedra.
"Quando lei non c'era sono state estratte le mete per la gita che si terrà ad aprile, non so se questa cosa la sa già ma seconde, terze e quarte andranno in gita assieme in due gruppi distinti e in due mete diversificate" e pensare che l'anno scorso sono andata in gita a Pisa per mezza giornata, tra parentesi andavo a scuola a Firenze.
"Potrei sapere quali sono le mete estratte?"
"L'ho chiamata esattamente per dirle questo" dice la prof rivolgendomi un sorriso.
"Le mete sono Parigi e Napoli, ovviamente anche il rispettivo alunno viene assegnato alla meta tramite estrazione, adesso controllo l'elenco per vedere dove andrà lei" il lunghissimo minuto che impiega per cercare l'elenco e trovare il mio nome è puro panico.
"Andrà a Napoli" non mi lamento, ci sono stata due anni fa e ammetto di preferire Parigi però almeno mangerò bene.
"Tesoro quindi vai a Parigi o a Napoli?" Deva non mi aveva accennato nulla su dove andasse per farmi l'effetto sorpresa, adesso devo veramente sperare che sia stata estratta per andare a Napoli.
"Esatto sono curiosa!" Camila esce dalla sua aula e ci raggiunge in corridoio.
"Napoli" dico con abbastanza entusiasmo, ma subito noto che il sorriso stampato sul loro volto sparisce.
"Noi andremo a Parigi, anche Anita e anche mio fratello" perfetto, sono rimasta sola, devo farmi amiche delle ragazze che vanno in gita a Napoli entro aprile.
"Ho tempo per stringere con qualcuno che viene a Napoli, spero, al massimo costringo mia cugina a farsi il weekend stranamente nel mio stesso albergo" dico ridendo.
"Il weekend? amore la gita dura una settimana" o mamma, sono decisamente abituata alle gite che facevo prima.
"Vivo il presente e non penso al futuro dai" dico per sdrammatizzare, anche se dentro di me odio fare qualsiasi cosa con gente che non conosco, ho sempre bisogno di un punto di riferimento nella mia vita.
"Eii" Marc, Hector e Yamal si avvicinano a noi tre, vorrei solo darmela a gambe in questo benedetto istante.
"Di cosa stavate parlando di bello?" si rivolge a noi l'unico ragazzo del trio con il quale non ho problemi.
"Del fatto che non c'è nessuno che va a Napoli e la povera Lav è da sola" Camila risponde per prima, ovviamente, dopotutto le piace Yamal più di quanto a me piaccia il tiramisù.
"Anche Hector è stato estratto per andare a Napoli" cosa, stiamo per caso scherzando? io non ci credo, svegliatemi da questo cazzo di incubo.
Istintivamente alzo lo sguardo dal pavimento per posarlo su Hector che noto fare lo stesso, grazie a questo scambio di occhiate deduco che lui sta pensando lo stesso."A Napoli solo loro due, Marc stai attento" Anita si unisce alla conversazione, purtroppo aggiungerei, visto la terribile sciocchezza che dice.
"Anita chiudi quella cazzo di bocca per favore" dico presa dal nervosismo.
"Come ti permetti, dopo quello che mi hai fatto?" se vuole insultarmi perché non lo fa in privato?
STAI LEGGENDO
one night for a million times [Hector Fort]
FanfictionLavinia De Blanchis a soli quindici anni, quasi sedici, non riuscendo ad affrontare il divorzio dei propri genitori si trasferisce a Barcellona dai suoi zii, che godono di una certa fama e una certa ricchezza in quanto suo zio è l'allenatore dell'FC...