➤𝒞apitolo dodici

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Finalmente è sabato, sta sera andrò a ballare per staccare  dall'ennesima infernale settimana di scuola.
Andremo in una delle discoteche più belle di Barcellona e sono troppo emozionata, a confermare il mio entusiasmo è senz'altro la mia playlist reggaeton riprodotta a tutto volume dalle mie air pods già alle otto di mattina mentre cerco di concludere tutti i compiti per il lunedì, sì, io mi riesco a concentrare anche se faccio i compiti con la musica.
Ovviamente mi sono svegliata così presto per poi tornare a letto e svegliarmi nuovamente alle quattro del pomeriggio siccome devo andare a prepararmi a casa di Deva, solo io e lei perché Camila sta con Anita.
Il telefono che squilla mi indica che forse le quattro sono già passate, infatti quando rispondo una Deva stufa di aspettarmi mi urla che sono praticamente le cinque e che devo alzare il culo dal letto, la mia migliore amica è una fenomena quando si tratta di utilizzare modi bruschi.
Venti minuti dopo mi trovo a casa di Deva con due zaini pieni di trucchi e vestiti, non avevo ancora scelto cosa mettere visto il mio lungo riposo e questa è stata la soluzione più rapida.

"Buongiorno eh"

"Ho dormito davvero bene in caso tu te lo stessi chiedendo"

"Per tutte le ore che hai passato a letto devo veramente chiedere a tua zia dove ha comprato il materasso" Deva è la regina delle battute terribili quando vuole.

"Daii perdonami in fondo abbiamo solo un'ora in meno rispetto a quello che avevamo programmato" dico mentre mi avvio in camera della mia amica.

"Ti perdono solo se ti fai liscia" non mi faccio la piastra da quando andavo in prima media e devo ammettere che sto benissimo senza cuocere i miei capelli siccome sono bellissimi così come sono.

"Non ci penso nemmeno"

"Secondo me stai da dio" controbatte Deva.

"Sono irriconoscibile se mi faccio liscia"

"Cambia per sta sera, devi essere stupenda"

"Lo faccio solo se tu ti metti un vestito corto" sto usando i miei capelli come presupposto per fare superare a Deva l'insicurezza nel mostrare le gambe.

"Va bene dai" speravo che non accettasse e invece mi toccherà usare la piastra sui miei preziosissimi ricci.


"Va bene dai" speravo che non accettasse e invece mi toccherà usare la piastra sui miei preziosissimi ricci

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@lavi.deblanchis // grazie Deva per farmi fare sempre cazzate

deblanchis // grazie Deva per farmi fare     sempre cazzate

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one night for a million times [Hector Fort]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora