Dopo avere rimesso anche l'anima nel bagno della discoteca a causa del troppo alcool mi decido finalmente ad uscire di lì, mi sento veramente uno straccio, tra Hector che vuole spiegazioni che non so dare e Marc che sta con la sua ex non so cosa sia peggio.
So per certo che vorrei andare a casa per dormire e non pensare a nulla almeno per le prossime dodici ore ma non posso, devo farmi rispettare almeno dal mio fidanzato, non può trattarmi così."Lavinia eccoti" Marc mi viene in contro non appena metto piede fuori dalla porta del bagno, adesso mi sente.
"Vedo che hai sostituito la mia mancanza in fretta"
"Se parli di Reina, ci tengo a dirti che prima della mia fidanzata in passato era mia amica per cui rivederla dopo tanto tempo mi ha fatto molto piacere e ci siamo persi in chiacchiere" o cazzo l'ex anche migliore amica non ci voleva proprio.
"Capisco che è sicuramente molto più bella, carina e simpatica di me ma potevi degnarmi almeno di un saluto, detto ciò fanculo" gli occhi si fanno pesanti e inizio a vedere sfocato, il troppo alcool mi fa seriamente fare cose mistiche: sto per piangere in faccia al mio ragazzo dopo averlo mandato a fanculo, anche se meritatamente.
Giro i tacchi e mi precipito all'uscita della discoteca ignorando il mio nome che viene ripetutamente urlato da Marc, non voglio fargli vedere quanto sto male e non voglio farlo vedere nemmeno a Camila o a Deva, la soluzione di tornare a casa mia poi è pessima visto il mio stato d'ebrezza.
Sono due i secondi che impiego a trovare un soluzione e a metterla in atto, sblocco velocemente il telefono e chiamo un taxi per farmi portare a casa del ragazzo con il quale ho discusso poco prima.
Solo quando mi trovo davanti a casa sua però capisco che la mia soluzione è stata alquanto incoerente, ma sono le tre di notte e mi trovo a mezz'ora di macchina da casa mia con il telefono al due per cento di batteria per ciò con la mano tremante busso alla porta."Lavinia?" un Hector a petto nudo, che indossa solo dei pantaloncini e ha i capelli scompigliati mi apre la porta.
"Ho fatto una cavolata adesso torno a casa, scusa se ti ho disturbato" mi giro per andarmene poiché ogni minuto che passa penso ancora di più 'che cazzo ti ha detto il cervello Lavinia?'.
"Sono le tre di notte e tu non vai da nessuna parte, entra" sempre più titubante di quello che sto facendo entro, la casa sembra essere vuota evidentemente i suoi genitori non ci sono.
"Sentiamo cosa ci fai qui?" il ragazzo mi fa accomodare sul divano e si affianca a me, mi sento in colpa per come l'ho trattato prima eppure lui sembra non ricordare nemmeno quello che è accaduto.
"In sostanza ho litigato con Marc e stavo per piangerle in faccia" ecco che arriva la stessa sensazione di prima, inizio a vedere sfocato e il bagnato inizia a scorrere sulle mie guance.
"Viña non piangere, non ne vale la pena, sapesse cosa si è perso piangerebbe lui" Marc é il suo migliore amico eppure sta lodando me.
"Grazie" presa dal momento allungo le mie braccia verso di lui per abbracciarlo, Hector mi trasmette sicurezza, forse più di quella che mi trasmettono le mie migliori amiche, stiamo abbracciati almeno cinque minuti e mi sento libera di piangere sulla sua spalla.
"Mio dio sembri un panda" il mio mascara é terribilmente colato viste le lacrime versate.
"Fanculo" urlo lanciandogli uno dei cuscini che si trova sul divano.
"Come osi?" Hector si avventa adosso a me e inizia a farmi il solletico nella pancia, ho sempre sofferto il solletico, specialmente lì per cui sto soffocando dal ridere.
"Dai basta" dico tra una risata e l'altra ma lui non vuole smettere.
Per un istante la coscienza torna in mio possesso ed inizio ad avere una visione precisa della scena come se non mi fossi bevuta tutto il bar della discoteca, il migliore amico del mio ragazzo é sopra di me a petto nudo mentre mi fa il solletico e io mi sono appena sfogata con lui, le mie risate cessano improvvisamente e giro il volto guardando dritto negli occhi Hector, mi basta uno scambio di sguardi e la coscienza mi abbandona nuovamente, l'atmosfera tra noi due cambia di colpo.Io sono come sempre incapace di parlare, e questa volta anche lui, ci fissiamo in silenzio, poi io prendo l'iniziativa facendo avvicinare nuovamente le mie labbra alle sue, inaspettatamente questo bacio sa meno di proibito, dopo il modo in cui mi ha trattata Marc mi sento libera di fare ciò che voglio.
Insomma una cosa tira l'altra e dieci minuti dopo mi trovo in camera di Hector.
"Mi spieghi perché finisce sempre così?" domanda lui lecitamente.
"Prima mi hai detto di ascoltare il mio cuore no?" domando e lui annuisce.
"Insegnami ad ascoltarlo perché io non ci sono mai riuscita" questo è l'alcool che mi fa parlare decisamente troppo.
"So che non sei propriamente sobria ma prima il cervello poteva tranquillamente dirti di andare da Deva invece il cuore ti ha detto di venire da me e tu lo hai ascoltato" è tutta un'altra persona quando fa questi discorsi sentimentali, perché non siamo sempre così?
"Il punto è che il cuore potrà anche dirmi di lasciare Marc ma chi mi dice che dovrei stare con te?"
"Non intendo che tu debba stare con me, so benissimo che siamo incompatibili, insomma passiamo dall' odiarci, al comportarci come amici e in fine così" dice indicando me che lo abbraccio da dietro mentre gli faccio dei meravigliosi grattini con le mie unghie fatte il giorno prima.
"Esattamente siamo incompatibili Hector" lui annuisce e sbadiglia prima di chiudere gli occhi.
Mi sottraggo un secondo dal mio lavoro come massaggiatrice per infilarmi qualcosa di comodo perché il vestito che indosso è tutto tranne che quello, indosso ovviamente una maglietta della squadra in cui gioca per dormire più comodamente."Siamo incompatibili, eppure prima mi facevi sentire talmente tanto al sicuro che non ho represso le mie emozioni davanti a te" aggiungo prima di chiudere gli occhi, probabilmente non mi ha nemmeno sentito ma forse meglio così.
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one night for a million times [Hector Fort]
FanfictionLavinia De Blanchis a soli quindici anni, quasi sedici, non riuscendo ad affrontare il divorzio dei propri genitori si trasferisce a Barcellona dai suoi zii, che godono di una certa fama e una certa ricchezza in quanto suo zio è l'allenatore dell'FC...