La frase che indica l'ingresso di Dante all'inferno mi mette un po' di irrequietezza perché immagino che non sia stata messa lì a caso.
Deglutisco e mi guardo intorno in cerca di qualcosa di così spaventoso che mi costringa a farmi girare i tacchi e tornarmene a casa. Ma non trovo nulla che mi faccia arrivare a questa conclusione. Né le ragnatele finte –ma credo che alcune siano vere- che ricoprono la scuola e neanche la poca luce che ci circonda perché su circa 30 lampioni ne funzioneranno meno della metà. Mi guardo ancora intorno per scrutare l'ambiente in modo da cercare di arrivare al mio obiettivo ma fallisco e, per di più, la voce della ragazza dagli occhi grigi al mio fianco non aiuta.
«Credo di essermi appena innamorata.» pronuncia proprio nello stesso momento in cui Leen sentenzia con una frase dal significato opposto «forse è meglio che andiamo alla festa del North.»
«No!» esclama Sophie facendo girare un po' di volti nella nostra direzione. Ci scoccano un'occhiataccia e poi riprendono a parlare tra di loro «dobbiamo vivere quest'avventura e divertirci. Proprio come farò io a breve.» indica con un cenno del capo un tipo travestito da... in realtà non lo so.
All'apparenza sembra un clown ma molto meno divertente. Indossa dei vestiti eleganti –pantalone nero e camicia bianca- dei guanti, una cravatta e delle bretelle del medesimo colore dei pantaloni e delle scarpe molto discutibili che non riesco a identificare. Anche quelle ginocchiere da skater sopra i pantaloni sono di pessimo gusto, e inutili a meno che non si sia vestito da 'pessimo gusto' sul serio, ma Sophie ci sta sbavando sopra quindi cerco di non essere troppo scortese.
«Indossa delle sneakers e delle ginocchiere sotto un completo elegante. Io mi farei due domande sul perché è da solo a questa festa.» scrollo le spalle con non chalance mentre Eileen al mio fianco mi tira una gomitata leggera «Sole, non essere cattiva.»
«Sono realista Leen. Sarà anche una festa di Halloween ma c'è un limite a tutto.» alla fine un po' cattiva lo sono stata ma Sophie non sembra essersene resa conto dato che sta ancora sbavando per quel tipo. Nonostante sia con il viso rivolto verso di lei mi tira lo stesso una gomitata incredula quando il ragazzo prende la rincorsa e scivola sull'asfalto non facendosi niente proprio grazie alle ginocchiere. Ci passa accanto e non so come riesce ad afferrarle la mano della mia amica e baciargliela. Sophie quasi annaspa per l'eccitazione mentre io guardo male il tipo. Spero non abbia cattive intenzioni altrimenti lo trascinerei io sull'asfalto tutta la notte e senza ginocchiere.
Tuttavia, anche se da lontano non si notava, il ragazzo ha un trucco semplice ma d'effetto che impedisce di riconoscere chi effettivamente si nasconde sotto quel travestimento: tutto il volto è ricoperto da uno strato di colore bianco che fa contrasto con alcuni dettagli neri intorno agli occhi, dove sono raffigurati due rombi, sul naso dove c'è un piccolo pallino e sulle labbra che sono ricoperte da, quello che credo che sia, del rossetto nero.
«Io le controllerei il respiro, non sbatte gli occhi da un minuto.» mi consiglia Eileen sussurrando non appena il ragazzo se ne va. Tuttavia, è proprio in questo momento che Sophie lancia un gridolino che fa rigirare di nuovo quegli stessi ragazzi di prima nella nostra direzione. È una festa perdio, divertitevi.
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quindici minuti dopo la mezzanotte
RomanceNon c'è una data precisa che dà inizio alla suddivisione di Santa Monica in due territori. Tutti lo sanno: il North è dei ricchi, il South è dei poveri. Per questo, quando il sindaco della città tenta di riunire le due fazioni, donando dieci borse d...