Capitolo 48

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Fuori dalla villa, Alicia e Jackson camminavano mano nella mano diretti verso la macchina. Due Demoni Rossi sarebbero venuti a dare il cambio alla ragazza due ore dopo, perciò avevano deciso di nascondersi con la macchina e rimanere lì.
«Sai, ho un modo perfetto per passare il tempo.» ammiccò la ragazza.
Jackson rise, tirandola a sé per abbracciarla. «E questo modo non ti distrarrà?»
«Tu mi distrai sempre.» confessò Alicia, alzandosi in punta di piedi per baciarlo.

Jackson la strinse, baciandola. Nonostante avesse sempre sperato in un lieto fine, non avrebbe mai pensato di poter amare così tanto qualcuno. Invece era innamorato perso di quella donna, di quel Demone. Non gli importava che fossero così diversi. Non gli importava di niente tranne che di lei.
Staccandosi dal bacio, le sorrise. «Andiamo in macchina o prenderemo freddo.»

Un istante dopo, tutto precipitò.
Alicia si mise in guardia, sentendo il pericolo arrivare.

Jackson guardò dietro le spalle della ragazza.
Un Angelo con i lunghi capelli biondi apparve in giardino, armato con una lunga spada lucente.

Alicia si voltò ad affrontarlo.
Jackson le si parò davanti per proteggerla.
L'Angelo lo trafisse con la spada.

La visione che aveva avuto Minghao qualche secondo prima si svolse proprio così. Un frammento alla volta, un'azione alla volta. Veloce, aveva afferrato il braccio di Bambam ed erano apparsi in quel giardino, nonostante fossero entrambi mezzi nudi e scalzi.
Apparvero in tempo per sentire l'urlo di Alicia.
Apparvero in tempo per vedere l'Angelo che le faceva l'occhiolino.
Apparvero in tempo per vedere Jackson sussurrare alla ragazza che l'amava, prima di crollare a terra.

«Ops, è morto.» rise l'Angelo, pronto a scomparire.

Alicia guardò il corpo privo di vita del suo fidanzato, ai suoi piedi. Poi, furiosa, scomparve per riapparire alle spalle dell'Angelo, sorprendendolo per la velocità.
«Ops, stai per essere torturato a morte.»
E così fece, distruggendo quell'Angelo un pezzo alla volta, finché non rimase che un corpo privo di vita e completamente distrutto.
Yoongi aveva lasciato Jimin a guardia dell'Inferno ed era corso lì, ma non aveva osato fermarla.

Quando finalmente la ragazza finì e si voltò, era completamente ricoperta di sangue, ma non gliene importava niente.
«Jackson ha amato un Demone Grigio, ha accettato il male. Jackson è all'Inferno adesso, vero?» chiese, con gli occhi pieni di speranza.

«Posso andare a prenderlo e farlo vivere con noi, come abbiamo fatto con la bambina.»
Il cuore di Yoongi si strinse per il dolore. Conosceva meglio di chiunque Alicia. Era lui ad averla creata, ad averla cresciuta. Sapeva che, nonostante fosse in piedi e si sforzasse di essere forte, in realtà dentro stava urlando e piangendo. Dentro stava sanguinando. E, forse, l'avrebbe fatto anche all'esterno quando avrebbe scoperto la verità.
«Non è all'Inferno, bambina. Dio ha bloccato la sua Anima in un limbo per non farlo tornare da te.» confessò Yoongi.

Uno.

Due.

Tre.

Quattro.

Cinque.

Alicia contò fino a cinque per essere sicura di riuscire ad aprire bocca, rimanendo calma. «Perché?»
«Perché ha deciso che non perderà. Se non può uccidere Namjoon e Jin allora ucciderà tutti gli altri. Perché non possiamo salvare tutti. Perché questa storia non può finire con un lieto fine.»
Passarono più di quattro secondi. Yoongi, Minghao e Bambam attendevano una brutta reazione, ma non ci fu niente.

Passò un minuto. Poi due.
Poi finalmente Alicia si mosse. Si avvicinò velocemente a Minghao e gli tirò un pugno sul petto, seguito da un altro e un altro ancora finché perse il conto.
«È tutta colpa tua! È colpa tua! Tu vedi tutto, tu sai tutto e non l'hai impedito!» urlò, mentre le lacrime scendevano.

In Your Eyes [Namjin - Taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora