Capitolo 30

34 11 1
                                    

La donna guardava suo figlio, confusa.
C'era qualcosa in tutta quella situazione che non quadrava.
«Mamma, c'è una collana che prendi sempre l'11 settembre. Posso vederla?» chiese gentilmente Jungkook.
La donna si irrigidì. «Perché?»
«Perché non può vederla?» chiese Taehyung, con voce dura.
Jungkook gli afferrò il polso, stringendolo. Il significato di quel gesto, Taehyung lo capì subito: rimani fuori da questa storia.

«È una collana senza valore, Kookie. È solo che ci sono dei ricordi legati a quella collana.» spiegò la donna.
«Mamma, posso vederla?»
La donna sospirò, prima di annuire e andare in camera sua a prenderla.

«Non trattarla male, quella donna mi ha amato e cresciuto per tutta la mia vita.» Jungkook avvertì Taehyung, guardandolo male.
«Ma non è tua madre! Potrebbe essere la tua rapitrice!»
«Prima di puntare il dito e accusare le persone, devi essere sicuro, Taehyung!»
«Ragazzi!» Hobi li richiamò all'ordine, sentendo i passi della donna avvicinarsi.

La mamma di Jungkook tornò con un piccolo scrigno di legno, che consegnò al figlio. «Cerca di fare attenzione, ok? È molto importante.»
Jungkook aprì lo scrigno e lentamente estrasse la collana. La metà nera del cuore brillò alla luce della stanza.
Gli occhi di Taehyung si riempirono di nuovo di lacrime vedendola.

«Perché la esci solo l'11 settembre?» chiese il ragazzo, senza staccare gli occhi dal ciondolo.
«Perché mi fai tutte queste domande, Jungkook?» chiese la donna, spazientita.

«Perché lui ha l'altra metà di questa collana, mamma.» ammise Jungkook, alzando lo sguardo.
La donna spalancò gli occhi, fissando Taehyung sconvolta. «Non è vero!»

Taehyung tirò fuori dalla maglietta la collana.
«Qualunque cosa ti abbia detto, non è vero. Jungkook, sono la tua mamma, devi credere alla tua mamma. La mamma ti vuole bene.»

Jungkook passò la sua collana a Taehyung e fece per avvicinarsi a sua madre, ma il maggiore lo afferrò per un braccio.
Jungkook si liberò e si avvicinò a sua madre, abbracciandola. «Puoi dirmi tutto, mamma.»
La donna piangeva disperata, stringendosi al figlio.

«Ti voglio bene, mamma. Voglio solo sapere cos'è successo.» cercò di calmarla.
Tra i singhiozzi, la donna iniziò a parlare. «Eri... eri morto, Kookie. I dottori avevano detto che avevi la leucemia e che stavi morendo e... e poi tuo padre ti ha messo in una bara e ti ha seppellito. Mi ha separato da te e poi mi ha lasciata sola.»

Jungkook guardò Hobi, sconvolto. Non si trattava di un rapimento, di persone cattive o di ripicche. Si trattava di una donna che era stata distrutta dalla perdita del figlio e lasciata sola nel momento in cui più aveva bisogno di qualcuno.
«E poi cos'è successo?» le chiese, stringendola a sé.
«Un giorno sono andata in fumetteria per comprarti dei nuovi manga e tu... tu eri lì mano nella mano con un altro bambino.»

«E mi hai portato a casa con te.»
La donna annuì, tirando su con il naso. «Tuo padre mi aveva mentito, tu stavi bene, eri vivo. Così siamo scappati qui, perché non ci trovasse e non ci separasse mai più.»

«Sei stata una mamma fantastica. Mi hai sempre amato e non mi hai mai trascurato, né mi hai mai fatto mancare niente.» Jungkook le baciò dolcemente una guancia.
«Sei il mio bambino, Kookie. Sono già stata senza di te e non voglio perderti mai più.»
«Rimarrò sempre con te, ok? Adesso però vai a lavarti la faccia, d'accordo?»
La donna strinse il figlio a sé un'ultima volta, poi andò a lavarsi la faccia.

«Dobbiamo portarla in una struttura psichiatrica, Jungkook.» commentò Hobi.
«Non so niente di queste cose, hyung!» Jungkook si passò la mano nei capelli, frustrato.
«Manicomio un corno. Adesso chiamiamo la polizia e la facciamo arrestare.»

In Your Eyes [Namjin - Taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora