In Your Eyes [Namjin - Taekook]

Capitolo 26

«Non credi che anche questo ti sia stato imposto?» domandò Yoongi.
«No, potevo mandarlo subito al diavolo e divorziare ma non l'ho fatto. Oddio, scusa!» Jin si tappò la bocca, rendendosi conto di quello che aveva detto.
Yoongi scosse il capo. Era abituato agli Umani che imprecavano contro di lui.

«Quindi hai scelto di lanciarti nel vuoto e avvicinarti a Namjoon.» continuò Yoongi.
«E ho scelto male.»
«Ma hai scelto.» gli fece notare l'Essere immortale.

«Non dipende dal Destino?»
«Destino è molto più complicato di così. Lui prende le abitudini della gente, le paure e le insicurezze, i punti di forza e le potenzialità e le combina insieme, tirando fuori le somme. Destino pensava che tu avresti allontanato Namjoon e non avresti mai scoperto che fosse la tua Anima, rimanendo in un limbo infinito di sofferenza.»

«Quindi ha sbagliato?» domandò incredulo Jin.
«Devi pensare a lui come ad un matematico. Ma la vita, i sentimenti, le paure... niente di tutto questo è matematica. Non si può prevedere quello che accadrà, a meno che non si abbia il dono dell'Onniscienza.»

«E non è un suo dono?»
«No, quello è un dono dell'ultimo Arcangelo creato, Minghao. Ed è una tale spina nel fianco!»

«Non credi di star divagando?»
Jin guardò il nuovo arrivato, sorpreso e confuso.
Minghao era appena apparso sul cornicione del palazzo in piedi. «Sono la spina nel fianco.» chiarì.

«Perché sei qui?» chiese Yoongi.
«Perché sapevo che mi avresti insultato e avresti divagato.» rispose, prima di tornare a guardare Jin. «Quello che mio fratello sta cercando di dirti è che finora hai preso una sola scelta per te stesso. Una! Non credi di star sprecando la tua vita? Le cose brutte accadono tutti i giorni, Jin, accadono a tutti. Ma sta a te scegliere se lasciare che ti definiscano, che ti distruggano o superarle.»

«Ci sono tanti Umani che perdono la vita, ma tu sprechi la tua. E per cosa?»
Quando Jin si era seduto sul cornicione del palazzo, voleva solamente stare solo e riflettere. Come si era trovato con due Arcangeli che gli facevano da psicologi?

«Fa così male... Sono stanco di sentire tutto questo dolore.» sussurrò.
«Quindi vorresti non sentire niente? Essere senza cuore?» domandò scettico Yoongi.
«Sì. Se non avessi un cuore non potrei essere ferito.»

«Ma che esistenza sarebbe? Ne varrebbe la pena? Che senso ha vivere se nessuno può raggiungerti?»
«Ma così non proverei dolore!»
«No, non lo proveresti. Proveresti solo vuoto e solitudine.»

«Ci sono abituato.»
«Jin...» lo richiamò Yoongi.
Jin sbottò. «È facile parlare per voi! Voi siete Divinità, mentre io sono solo un piccolo e stupido Umano.»
«Essere Divinità non ci rende privi di sentimenti. Anche noi abbiamo affidato il nostro cuore a qualcuno. Anche noi siamo fragili con la nostra Anima.» lo sgridò Minghao.

Sentendo la parola "Anima", il cuore di Jin sprofondò. «Come avrebbe concluso la cosa Namjoon?» chiese.
Yoongi esitò, prima di rispondere. «Voleva inscenare la sua morte, così non ti avrebbe riempito di paure e insicurezze e non avrebbe distrutto i ricordi di voi o quello che avevi imparato stando con lui.»

«Avrebbe distrutto solo il mio cuore.»
«Ucciderti non ti farà dimenticare quello che è successo, né metterà fine alle tue sofferenze, perciò perché non provi a vivere per davvero stavolta?» chiese Minghao.

Jin ci rifletté su. «Non voglio sapere perché l'ha fatto o se mi ama davvero. Voglio... voglio che mi stia lontano e che soffra quanto sto soffrendo io.»
«Non puoi mentire a noi, Jin. Lo sappiamo che non vuoi che soffra.» rispose Yoongi, alzando gli occhi al cielo.

«Lui si è comportato in quel modo sapendo di ferirmi e ha deciso di farlo fino alla fine.»
«Aveva un motivo.»

«Non mi importa! Voleva chiudere tutto con una morte? Allora che pensi che sia morto e se ne vada al diavolo!» sbottò furioso. «Oddio, scusami!» sgranò gli occhi, guardando Yoongi.
Minghao scoppiò a ridere. «Non c'è cosa più divertente del vedere gli Umani imprecarti davanti.»