«Che hai fatto?!» Taehyung guardava Namjoon come se avesse due teste.
«L'ho sposato.» ripeté il più grande.
«MA TI SI È BRUCIATO IL CERVELLO?!» urlò Taehyung.
«Non urlare.» lo rimproverò Namjoon, prendendo un'aspirina per il mal di testa.«Come faccio a non urlare se tu hai fatto la cazzata del secolo?! Il capo ci farà saltare la testa quando lo scoprirà!»
«Glielo dirò personalmente.»«E poi? E poi cosa farai? Giocherai al marito innamorato finché il lavoro non sarà finito? Che succede se lui non ti concede il divorzio dopo aver scoperto la verità?»
Namjoon si passò una mano tra i capelli. «Jin non è il tipo di persona che credi.»Taehyung era a dir poco furioso, non riusciva a capire il modo di pensare e agire del suo coinquilino. Erano due persone così diverse!
«Non mi importa di che tipo di persona sia Seokjin! Tu non pensi! Come si sentirà la tua Anima quando scoprirà che hai sposato un altro? O che ti sei spinto così in là con lui solo per...»
«Io non ho un'Anima, Taehyung! Non l'ho ancora trovata e quando lo farò, so che lei mi capirà.» lo interruppe l'altro.«Parli tanto di quanto Seokjin sia fragile e poi giochi con lui in questa maniera.» lo rimproverò Taehyung.
«Non ci sto giocando.»«Invece sì.»
«Sei sicuro di parlare di me? O parli di te e Jungkook e ti senti in colpa?» chiese il maggiore, prima di chiudersi nella sua stanza.♠️♠️♠️
Jin aveva aperto il Moon in perfetto orario, come tutte le mattine. I clienti erano arrivati ed era iniziato un via vai che si sarebbe concluso solo dopo qualche ora.
Jungkook aveva notato il pallore del più grande, ma non aveva detto niente, visto che era troppo impegnato con il lavoro.Jimin, invece, aveva notato qualcosa che al piccolo era sfuggita: la fede all'anulare. E non ci voleva certo un genio per capire chi gliel'avesse messa al dito: Namjoon era l'unico uomo che Jin avesse mai lasciato avvicinare. Più o meno.
Così, quando il locale era tornato calmo, si era avvicinato al più grande. «Stai bene, hyung?» aveva chiesto, mentre entrambi guardavano Jungkook gustarsi una fetta enorme di cheesecake.
«Certo, Jiminie. Perché?» rispose subito Jin.«Sei pallido e la tua fede spicca tantissimo.»
Jin abbassò lo sguardo e fissò la fede. Aveva dimenticato di averla, nonostante quel mattino gli sembrava pesasse quintali. «Sto bene.»«Ti va di parlarne?» domandò Jimin con tono gentile.
«Ero ubriaco fradicio e non so cosa sia successo.» ammise, abbassando lo sguardo.
«E Namjoon cosa ne pensa?»Jin lo guardò sorpreso. «E tu come lo sai che è lui?»
Jimin alzò le sopracciglia, guardandolo incredulo. Glielo stava davvero chiedendo?!Decidendo di lasciar stare, il maggiore prese uno strofinaccio e iniziò a pulire il bancone già pulito. «Non vuole annullare il matrimonio. Dice che se dobbiamo farlo, almeno dobbiamo averci provato prima.» continuò.
«Ha ragione.»
Jin incontrò lo sguardo del suo dongsaeng. «Lo so.»«Allora provaci. Chi lo sa, magari ne verrà fuori qualcosa di bello.»
♠️♠️♠️
Jimin si era preso un permesso dal lavoro e adesso camminava a passo svelto per le strade di Seoul, calpestando il marciapiede come se volesse distruggerlo. Era a dir poco furioso.
Quando arrivò a destinazione, si attaccò al campanello.
«Apri, idiota!» sbottò quando risposero al citofono. Entrò nel palazzo, salì le scale e in meno di un minuto si ritrovò nell'appartamento di Namjoon e Taehyung.«Si può sapere cosa diavolo state combinando?!» sbottò, una volta entrato.
Nonostante fosse più piccolo rispetto a Namjoon e Taehyung, i due fecero un passo indietro. Jimin sapeva essere spaventoso, se voleva. E di certo la sua Anima gli aveva insegnato al meglio come fare.
«Esattamente, di cosa parli hyung?» domandò Taehyung.
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In Your Eyes [Namjin - Taekook]
RomantizmA volte mi fermo a guardare le persone che mi circondano e mi chiedo cosa le renda felici. Un cane? Un conto in banca pieno di soldi? L'amore? Le guardo e mi chiedo che tipo di vita conducano. Ma poi mi ripeto di non pensare. Perché se lo faccio, en...