Capitolo 14

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Katherine's Pov
Stavo facendo un sogno bellissimo, era davvero bello ma improvvisamente sento delle urla e gente che corre a festa e sinistra.
Che diavolo succede?

Io:Evan?

Cerco con lo sguardo Evan, ma non lo trovo da nessuna parte.
Il panico mi assale quando sento un uomo dire:

X:Siamo sotto attacco, preparatevi!

La mia calma li finisce e da il benvenuto al panico.
Slaccio la cintura e cerco con lo sguardo Evan.
Non lo trovo, cosa che fa aumentare ancora di più il mio panico.

Io:EVAN!

Urlo per farmi sentire, ed eccolo che esce da una stanza con una maglietta nera i jeans del medesimo colore e un giubbotto antiproiettile.
Cosa cazzo sta succedendo?
Mi inizio a fare prende dal panico.

Evan:Devi ascoltarmi Kat. Ora noi atterriamo... tu devi correre il più veloce che puoi verso una macchina nera che ti porterà nella nostra nuova a casa a New York.

Io:E tu? Non me ne vado senza di te!

Evan:Io ti raggiungo presto, ma ora devi fare ciò che dico!

Lo guardo dubbiosa, soprattutto lo guardo con paura di quello che può succedere.
Ho paura per lui, non voglio che si ferisca o che addirittura muoia.
10 minuti dopo atterriamo e aprono la porta.

Evan:Vai...

Io:Prima devo dirti una cosa... non posso aspettare, Evan Lewis io ti amo!

Evan:Katherine Smith Davis... sei l'unica ragazza che io abbia mai amato, per questo ora vai e salvati!

Lo guardo e subito dopo inizio a correre verso la macchina che mi diceva lui.
Corro senza voltarmi indietro, come lui mi avrebbe chiesto di fare se fosse qui con me a correre.
Corro ed entro nella macchina.
L'autista sfreccia via fino alla casa che sarà solo mia e di Evan.
Ho un ansia tremenda, ho troppa paura.

Evan's Pov
È partita una proprie e vera battaglia di fuoco contro i turchi, mentre I turchi sparano verso di noi.
Sono affiancato da Derek e Sasha, è vedo negli occhi di Sasha la paura di non tornare dalla sua paura.

Io:Sasha Ascoltami... tu tornerai da Cora e da Desy e Chloe, è una cazzo di promessa!

Sasha:Fino alla morte!

Io:Fino alla morte!

Mi da la mano e a quel punto usciamo dai nostri nascondigli, iniziando a sparare verso i turchi e così i miei uomini.
Sembrano cadere come mosche, non è uno scenario bello neanche per me che ci sono abituato, ma come si suol dire loro o noi.
Iniziamo a sparare finché da quella parte il fuoco non cessa.

Io:Murat non nasconderti, fatti sotto coniglio!

Urla al boss mafioso turco.
Da un nascondiglio spunta, mentre si avvicina lentamente con due guardie dentro di lui e due davanti.
Al ché pure 4 miei guardie mi raggiungo, anche se non è necessario.
Il boss turco mi guarda con un sorriso sfacciato, mentre nel mio sguardo c'è solo tanta voglia di ucciderlo.

Murat:Evan... è un piacere vederti ed è stato anche molto semplice distrarti devo dire. Tutti questi uomini... esattamente sono 54, contati tutti con le mie mani. Ma una domanda mi sorge spontanea, ha 54 guardie qua... mentre le altre 30 le hai a proteggere casa di tua madre mentre 52 sono sparsi per i tuoi numerosi club, 93 sono sparisi per controllare i carichi e 26 sono a riposo... la domanda che ora mi sorge spontanea... chi c'è a proteggere la casa con la tua bella mogliettina dentro? Te lo dico io? Si, te lo dico io... nessuno. Guarda qua!

Mi passa un telefono e vedo tutta la mia casa, brutto figlio di puttana come cazzo ha fatto a mettere le telecamere? Guardo bene e vedo Katherine che entra dentro casa e si dirige verso il salotto dove si siede con le braccia incrociate e la gamba che trema.
Improvvisamente un rumore la fa sussultare, parla ma non capisco cosa dice essendo che non c'è l'audio, dopo qualche secondo alcuni uomini incappucciati entrano e la rapiscono.
Dio, mi sono fatto fregare come uno stronzo!

Guardo incagnesco Murat.
La voglia di ucciderlo è troppa, ma non so dove tiene la mia piccola.

Io:Murat giuro su quanto è vero che mi chiamo Evan Lewis... che io ti faccio fuori.

Lui ride.

Murat:Prova a farmi fuori ora!

Dice mentre due uomini si avvicinano trascinando la mia ragazza verso Murat.
Lei piange e trema. I suoi occhi si posano su di me cercando aiuto, aiuto che le darò ma purtroppo ora devo stare attento a ogni mio passo altrimenti la perdo per sempre.

Io:Lasciala andare!

Katherine:Ti prego Evan aiu...

Quel bastardo le tappa la bocca prima che lei potesse finire la frase.
Lo prenderei a cazzotti, figlio di puttana.

Murat:Le puttane non parlano in mezzo alle persone di valore, zitta!

Io:Murat dimmi cosa vuoi a facciamola finita, soprattutto lascia lei!

Lui prima guarda Katherine e poi guarda me. Fa questo scambio di sguardi per un pò finché non la lancia ai suoi uomini che iniziano a palpeggiarla.
Lei urla.
Mi spezza il cuore vederla così e io non posso fare nulla, per la prima volta in tutta la mia cazzo di vita mi sento debole! Questa cosa non mi piace affatto.

Murat:Voglio il tuo impero... ti do 5 giorni per pensare, ma nel frattempo lei viene con me.

La fa caricare in macchina e così tutti i suoi uomini che sfrecciano via.
Lancio la pistola per terra.
Cazzo, mi sono fatto frenare non dovevo lasciarla sola, doveva rimanere con me la avrei protetta anche a costo della mia vita.

Derek:Amico la salveremo... non è difficile scoprire dove si nascondo i turchi.

Dopo il primo momento di debolezza inizio a guardare con sguardo omicida davanti a me e mi alzo.

Io:Statemi bene a sentire... hanno calpestato il mio onere, con me quello di mio padre e così quello di tutta la mia famiglia e i suoi alleati e sudditi, hanno rapito mia moglie togliendomi un pezzo fondamentale per me, ci hanno umiliati mettendo telecamere in tutte le nostre case e sapendo quante guardie disponeva ognuno dei miei luoghi...e tutto questo è inaccettabile, questa cosa dovranno pagarla con la morte, nessuno e dico nessuno dovrà rimanere invita dei Turchi e i loro alleati neanche i più piccoli... ma io voglio che su questa terra non rimanga neanche più un cazzo di turco, questa è una dichiarazione di guerra dopo 11 anni di tregua, e io non intendo tirarmi indietro!

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