Capitolo 23

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Ismael's Pov
Ho tempo due secondi di finire la mia bellissima tazza di tè caldo, che colei che chiamo madre entra molto incazzata nel mio ufficio.
E ora che vuole?

Mamma:Come hai potuto far prostituirsi quella povera bambina? Valla a riprendere, la terrò con me... ma non sopravviverà mai come prostituta, lo sai.

Ah ecco qual'è il problema.
Qualche mese fa ad un asta ho comprato una ragazzina, si chiama Evelyn le avevo proposto se voleva rimanere con un tetto sopra la testa e con una protezione di diventare la mia puttana personale o di scegliere la seconda opzione, da bastardo quale sono non le ho detto quale era la seconda opzione e quindi ora non so in quale Night Club sia finita.

Non nego che avevo un attimo di esitazione quando ho visto i suoi occhi terrorizzata e chiedermi pietà, ma proprio appena ho sentito questo momento di esitazione l'ho spedita via.
Ora non so dove sia, penso in America.

Io:Mamma te lo già detto, non ho la minima idea di dove sia... mi sa che è pure morta.

Dico queste cose, ma infondo infondo spero che non sia morta e che magari stia bene, ma non mi devo preoccupare, io sono Ismael Delgado non provo pietà!

Mamma:Fa delle ricerche, quella ragazzina ha bisogno di amore.

Sbuffo e annuisco tanto per farla felice, lei esce dal mio studio e finalmente posso avere un pò di pace.
Chiudo il computer, ma il pensiero che quella ragazzina sia in pericolo non mi piace.
Cazzo!
Prendo il telefono e faccio una telefonata.

Inizio chiamata
Io:Alfonso... sai dov'è la ragazzina? Evelyn Davis, la ragazza che abbiamo fatto prostituire.
Alfonso:Si, è in america perora è nelle mani di Evan Lewis.
Io:Perfetto... voglio che Evan sappia che io rivoglio la ragazza indietro!
Fine chiamata

Non aspetto la sua risposta perché so già che eseguirà i miei ordini, altrimenti va incontro alla morte.

Katherine's Pov
Finisco di apparecchiare per la cena e proprio in quel momento dalla porta d'ingresso entra Evan.
Lo raggiungo e appena lo vedo sorrido.

Io:Amore mio, mi sei mancato.

Lo abbraccio e lui ricambia.
Ci stacchiamo e si inginocchia per dare un bacio al mio pancione, lo fa ogni volta e questo gesto lo amo.
Mano nella mano andiamo in cucina, per sederci a cenare.

Evan:Cucini benissimo amore, sono sicuro che Florian amerà i tuoi piatti.

Ridacchio e subito inizio a fantasticare su quando avremo il nostro Florian con noi, più lo penso e più mi emoziono.
Finiamo di mangiare e stranamente mi aiuta a pulire i piatti, sono felice lo faccia perché Florian è molto aggitato in questo periodo.

Ci sdraiato sul divano mettendo un film d'azione che piace ad entrambi.
La nostra serata viene interroga dal suo telefono, numero privato.
Ma cosa? Lo guardo e anche lui è molto stranito.
Risponde.

Quando inizia ad aggitarsi si allontana, non mi piace quando si aggita qualcosa non va.
Dopo qualche minuto torna da me, lo vedo molto aggitato e l'unico modo per rilassarlo è uno.
Appena si siede gli sbottono i pantaloni.

Evan:Cosa stai facendo?

Io:Mio marito è stressato, io lo faccio rilassare.

Tiro fuori il suo membro e lo metto subito in bocca, aiutandomi con la mano per dove non arrivo.
Sembra che il mio modo sembra funzionare visto che inizia a gemere e porta le sue mani sui miei capelli.
Continuiamo così finché non viene nella mia bocca.

Evan:Grazie amore...

Io:Prego amore mio, ora però mi dici cos'è successo?

Evan:Lo vorrei dire... ma non posso, ti giuro che appena potrò ti dirò tutto. Ora andiamo a dormire, Florian ha bisogno che la sua mamma riposi.

Evelyn's Pov
Mi giro più volte cercando di prendere sonno, ma ogni volta è sempre peggio. Ripenso a tutto quello che ho dovuto subire e non dormo tranquilla, mi agito sempre di più anche se è tutto finito.

Non so cosa voglia questo da me, non so neanche perché non mi ha messo subito a servire i clienti del suo Night Club, ma quello che so è che è meglio così.
Non voglio fare la puttana.

Mi alzo dal letto e mi avvicino alla finestra che mostra la città di New York in tutta la sua bellezza.
Apro la finestra e mi siedo sul bordo per stare a prendere aria.

X:Non avrai intenzione di ucciderti vero?

Mi giro di scatto e vedo una ragazza sullo stipite della porta. Non penso sia una delle puttane, è troppo per bene per esserlo.

Io:No... non ho intenzione di farlo, anche perché non né ho coraggio.

Dico ridacchiando e facendo ridacchiare pure lei.

X:Io sono Wendy, tu sei Evelyn giusto? Mi avevano detto che c'era una ragazza nuova che stava sempre chiusa nella sua stanza, penso sei tu.

Annuisco. Non so perché tutti mi conosco, non so perché sto interessando così tanto a queste persone cosa vogliono da me? Io non ho nulla da dargli, anche volendo.

Io:Si sono io, ma perché sono qui? Mi hanno mandato per essere una prostituta, ma non me lo stanno facendo fare... no che mi dispiace eh, però non capisco.

Wendy:Non lo so, io sono qui con il mio ragazzo e odio queste serate... ma penso di aver appena trovato qualcuno con cui poter parlare.

Non mi sembra una ragazza cattiva o che vuole approfgitarsi di me, anzi mi sembra che vuole scherzare e fare amicizia e mi fa piacere per una volta qualcuno vuole essere mia amica...

Angolo Autrice
Ho intenzione di fare più capitoli oggi perché questa storia la farò molto lunga perché ho tante idee, perciò se vedete più capitoli oggi non è perché è la fine.

Il paradiso nell'inferno Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora