Capitolo 6

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Katherine's Pov
Riordino i mille vestiti che ho appena comprato con Cora, e devo dire che sono uno più bello dell'altro. Prendo dal letto un vestito bianco con dei fiori, ma appena mi giro dopo che l'ho posato noto un completino intimo che non ricordavo assolutamente di aver preso... anzi è impossibile che l'ho preso io... è troppo sexy.

Guardo il completino e la curiosità di provarlo è sempre più forte. Bhe che male c'è se lo provo? Non c'è nulla di male.
Inizio a spogliarmi e metto il completino, specchiandomi subito dopo.
Per una volta mi vedo carina, non sembra che mi sta male anzi, mi piace.

Improvvisamente la porta si apre e dallo specchio intravedo lui... Evan.
Oh no, ma non si bussa prima di entrare? Cerco velocemente qualsiasi cosa con cui coprirmi, ovviamente non c'è nulla.
Provo a coprirmi con le mani.

Io:Esci immediatamente!

Evan:Mh... perché dovrei? Sto vedendo qualcosa di estremamente interessante.

Dice leccandosi le labbra.
Che razza di porco è questo ragazzo.

Io:Evan... sono mezza nuda, esci!

Il ragazzo invece di uscire si avvicina sempre più lentamente a me, di conseguenza io indietreggio arrivando con le spalle contro il muro.
Che cazzo di situazione è? Che imbarazzo!
Cerco in tutti i modi di fuggire, ma è impossibile.

I miei occhi incontrano quelli di Evan, che già mi stava guardando da un pò di tempo e come lui mi incanto a guardare i suoi occhi.
Le sue mani si spostano sempre più verso le mie togliendo le mie braccia che coprivano il mio corpo.
Non so perché lo sto lasciando fare, non lo conosco nemmeno, ma questo momento che lui mi sta guardando mi sta piacendo.

Si lecca nuovamente le labbra e di scatto mi gira con la pancia verso il muro, in modo ché la mia schiena è dalla sua parte.

Evan:Avevo proprio ragione, ti sta benissimo.

Mi tira uno sculaccione.

Io:ouch, come ti permetti!

Cerco di girarmi per dargli uno schiaffo, ma lui mi blocca con il suo corpo in modo che sento il suo coso tra le mie chiappe.
Da una parte voglio respingerlo, dall'altra voglio che lui resti, non so cosa decidere.

Purtroppo sembra che decide lui al posto mio, perché si toglie ed esce subito dalla mia stanza.

Derek's Pov
Ho chiesto al mio capo come si chiamasse la ragazza che è stata vittima di violenza da parte di quel depravato, e adesso sto andando a casa sua.
Ho un assegno da 5.000€ e so che non serviranno a dimenticare, ma almeno non finirà al verde per questo periodo che non lavora.

Arrivo davanti la casa della ragazza e busso.
Non sono sicuro aprirà.
Aspetto 10 minuti e alla fine la porta si apre rivelando una ragazzina dai capelli biondi e dagli occhi verdi, un verde bello lucente.
Vedo dalla sua faccia che ha paura e che la sua testa sta pensando al peggio.

Io:Wendy?

Lei annuisce.

Io:Sono un uomo di Evan Lewis, volevo darti questo per quello che ti è successo... quell'uomo ha già pagato perciò che ha fatto, non devi temere nulla e se vuoi tornare a lavorare al club il posto è tuo.

Cerco di avere un tono di voce più gentile possibile, ma non penso serva a molto visto che mi guarda ancora terrorizzata.

Wendy:Volete pagare il mio silenzio con questo assegno? Perché non c'è bisogno di dirmi di stare zitta... tanto nessuno mi crederebbe.

Vedo tutto il suo dolore attraverso i suoi occhi ed è la prima volta che vorrei assorbire il dolore di qualcuno.
Improvvisamente da dentro casa sento delle urla.

X:Sei una puttana! Dov'è quell'altra puttana di tua figlia, dove si nasconde... non sa neanche tenersi un lavoro.

Dalla porta sbuca un uomo di mezza età,  che non si accorge di me e prende Wendy per i capelli, lei urla di dolore.
A passo veloce mi avvicino ai due e stacco di forza l'uomo dalla ragazzina.

Io:Che razza di uomo sei che picchi una donna e come se non bastasse tua figlia!

Evan's Pov
Non so cosa mi sia preso, non so perché le ho regalato quel completino, forse lo so, il pensiero di vederla con quello addosso mi fa impazzire le stava troppo bene.
Ha un culetto davvero stupendo, avrei voluto prenderlo a schiaffi più di una volta, ma devo andare con calma.

Derek:Capo, scusi il disturbo volevo avvisare su una cosa.

Io:Parla Derek.

Mi metto più comodo sulla mia sedia, aspettando che Derek inizi il suo discorso.

Derek:Si tratta della ragazza stuprata, sono andato a casa sua per darle l'assegno, quando in scena è entrato suo padre che ha iniziato a picchiarla. Non c'ho visto più e lo portata con me, volevo chiedere se è un problema se resta qua con me, dormirà nella mia stanza.

Io:Nessun problema, anzi, hai fatto bene a salvarla.

Derek:Grazie capo... detto questo andrei.

Gli faccio un gesto con la mano per fargli capire che può andare, così io posso restare solo con i miei pensieri e pensare a ciò che è successo prima...


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