Capitolo 25

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Evelyn's Pov
Ammiro il paesaggio mattutino di New York e devo dire che quello della Spagna si era bello, ma questo lo è ancora di più.
Improvvisamente i miei pensieri vanno a Ismael, si sarà pentito di ciò che mi ha fatto oppure si sarà già trovato un'altra puttana personale?
Un improvviso bussare alla porta mi riporta alla realtà.

Io:Avanti...

Continuo a guardare il paesaggio quando una voce, la stessa voce che non sento da mesi mi risveglia.
No, non può essere lui!

Ismael:Ti sono mancato?

Chiede con il suo solito tono da bastardo, lo guardo senza capire come reagire se reagire bene o scappare per non farmi più trovare. Pensavo di essermi liberata di lui, e invece è qui.
Non ho più il controllo di me e inizio ad urlare e a piangere.

Io:No, no, no di nuovo tu no! Lasciami in pace, non verrò con te... non ti farò da puttana!

Non ci capisco più niente i miei occhi si riempiono di lacrime e inizio a tremare, come se fossi presa dalle convulsioni.
Non voglio tornare con lui, qui è molto meglio.

Ismael:Calmati Evelyn, calmati... non  ti farò del male, non è mia intenzione fartene te lo giuro, non sono qua per rovinarti ancora una volta la vita.

Evan:Vedo che è felice di vederti...

Dice il boss che ho scoperto da poco che si chiama Evan, che ancora non ho capito perché non mi ha messa con le altre prostitute sono qui per essere una puttana no? Allora perché sono qua?
Riesco finalmente a calmarmi ed entrambi si siedono davanti a me, e ora cosa vogliono?

Il boss Americano prende un fascicolo e me lo passa.
Leggo il nome ed è il mio, perché mi ha dato il mio fascicolo? Cosa vuole da me? La domanda giusta è... mi faranno del male?

Katherine's Pov
Non posso crederci il giorno del mio compleanno mi lascia sola, non mi ha neanche fatto gli auguri stamattina.
Può essere che si sia dimenticato che io oggi faccio gli anni? No, non può essere sarà sempre per le sue inutili questioni di lavoro.
Bhe, forse non proprio inutili... ma chiunque può permettersi un giorno da lavoro, lui no?

Io:Frenk, mi sai dire dov'è mio marito?

Frenk:Signorina Lewis suo marito è al Night Club, sono sicuro che tornerà prima di pranzo... e se non torna a pranzo tornerà prima della festa. Nè sono sicuro.

Ciò che mi dice non mi rassicura, so che lui non se ne va perché gli piace lasciarmi sola, ma davvero il giorno del mio compleanno è così assente?
Provo a non pensarci e invece penso a farmi una bella doccia, io e Florin Nè abbiamo bisogno, tanto bisogno.
Entro dentro la doccia e passo 20 minuti sotto il getto dell'acqua, quando esco noto sul mio telefono che ci sono tre messaggi da Evan

Messaggio:Amore mio buongiorno
Messaggio:Volevo avvisarti che oggi non torno a pranzo per questioni urgenti, perdonami.
Messaggio:Tanti auguri alla mia piccola donna ❤❤

Porca puttana, ma è fottutamente serio? Ok, va bene sono una donna incinta e lo stress è il mio nemico, non devo pensarci.

La sera
Finisco di truccarmi e come da quasi 40 minuti controllo ogni due secondi il telefono per vedere se Evan ha mandato qualche messaggio ma nulla, cazzo è tutto il giorno che non mi cerca.
Davvero siamo così poco importanti io e suo figlio? Bene, veramente fantastico!

Cora:Amore ecco il vestito, gli invitati so già tutti sotto che ti aspettano.

Io:Mh... si lo metto e arrivo.

Cora:Avanti tesoro, sono sicura che arriverà in tempo.

Annuisco non molto sicura e insieme andiamo nella sala dove si terrà la festa.  Sono molto triste, avrei preferito che lui fosse stato qui con me, invece ha preferito il lavoro.
Saluto tutti gli invitati che cmq sono Wendy, Derek, Sasha, Cora, Mae, Jessica e i miei "genitori" che grazie a Evan vivono a New York.
Tutti mi fanno gli auguri e anche i complimenti, vedo tutti tranne Evan.

La festa continua e di Evan neanche l'ombra, davvero non verrà? Mi lascerà sola quando mi aveva promesso che avremmo fatto il ballo insieme? Vabbe... non dovevo sperarci troppo, è un mafioso il suo lavoro verrà sempre prima di me... e pure prima di suo figlio.
Mentre gli altri ballano io mi siedo in un angolino e alcune lacrime solcano il mio viso.

La festa giunge al termine e di Evan neanche l'ombra, non si è fatto vivo per tutta la cazzo di sera... mi ha lasciato sola al mio compleanno e se lo dovesse fare pure durante il parto? Non devono pensare alle cose negative.

Sasha:Mi dispiace Kat, se non sarà venuto vuol dire che era una cosa importante.

Cora:Dai non essere triste, auguri tesoro...

Tutti tornano nelle rispettive case mentre le cameriere sistemano la sala, togliendo gli addobbi e tutto.
Non si è davvero presentato...

Evan's Pov
Cazzo, 00:58 la festa sarà già finita e io avrò una moglie triste e arrabbiata nella mia casa... e mi fa sentire male che lei sia triste ma come gli spiego che ho appena scoperto che ha una sorella, che Mae e Jordan avevano abbandonato perché non si ritenevano capaci di accudire ancora un bambino.

Arrivo a casa a 1:15 e già non c'è più nessuno la casa è silenziosa segno che Katherine dorme.
Salgo in camera e sbircio dalla porta, è seduta sul letto con ancora il vestito da festa e lo sguardo triste sulle sue mani e qualche lacrime che le scende sul viso.
La mia piccola...

Entro nella stanza e lei alza lo sguardo, come prima impressione era preoccupata, ma subito dopo la sua espressione è arrabbiata e né ha tutto il diritto.

Katherine:Dov'eri?

Io:Amore erano successe delle cose... ti giuro vorrei spiegarti, ma ancora non è il momento.

Come un diavolo si alza e mi tira uno schiaffo sulla guancia.
Ok, me lo sono meritato.

Katherine:Un cazzo di messaggio dove dicevi che non avresti fatto in tempo... è io avrei spostato tutto a domani, lo avrei fatto si... invece non ti sei fatto proprio sentire.

Si sente che ci è rimasta male e che è molto triste, e né ha tutte le ragioni.

Io:Ti giuro che domani mattina ti spiego tutto, soprattutto mi farò perdonare...

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