CAITLYN
Non avevo tenuto in considerazione il fatto che Kal potesse proporci diverse wedding planner. Abbiamo esaminato più di trenta profili nel pomeriggio e nessuno corrisponde a quelle che sono le nostre necessità. Probabilmente sono io che sto chiedendo la luna o forse sono loro che non sono all'altezza ma dire di aver fatto un buco nell'acqua è dire poco.
E in tutto ciò, è ormai ora di cena.
Un intero pomeriggio "sprecato" nella ricerca del nulla cosmico.
Sbuffo involontariamente, attirando l'attenzione di tutti su di me.
«Che c'è? La principessa è già stanca?», Kal mi schernisce con tono divertito.
«Si può sapere qual è il tuo problema?», sbotto, alzando lo sguardo nella sua direzione.
Mi incenerisce con lo sguardo, inumidendosi più volte le labbra con fare disturbante. Detesto i suoi movimenti, detesto l'intensità dei suoi occhi incastrati nei miei, detesto tutto.
«Io non ho problemi», ribatte, alzandosi e raggiungendo il frigorifero, «posso dire lo stesso di te?»
Lo raggiungo a passo svelto, noncurante del fatto che mio fratello e il mio fidanzato stiano assistendo alla scena. Porto le braccia al petto, incrociandole; mi poggio con una spalla alla sponda chiusa del frigorifero e aspetto che riemerga dallo stesso prima di rispondergli. Il mio respiro è inspiegabilmente veloce e sento il cuore battermi nelle orecchie in modo sconnesso. Mi ha fatto innervosire. Ricordavo fosse stronzo ma non fino a questo livello.
«È tutto il giorno che rispondi male o peggio ancora mi provochi», dico, osservandolo, «posso sapere perché ti comporti così?»
Kal chiude l'anta del frigo con un gesto secco, facendomi sobbalzare leggermente sul posto. Stappa una bottiglia di birra con i denti mentre mantiene gli occhi puntati sul mio viso. Mi scruta a fondo per qualche secondo, facendo saettare il suo sguardo su e giù sul mio corpo e solo in questo momento mi rendo conto di essere decisamente troppo nervosa e scossa a causa del suo atteggiamento. Deglutisco a vuoto mentre noto che la sua attenzione è attirata per una manciata di secondi dalla porzione di pelle nuda all'altezza dello stomaco; la canottiera si è alzata a causa del mio respiro sconnesso e le mie braccia sembrano non voler collaborare per tirarla nuovamente giù.
È come se non avessi possesso delle mie capacità fisiche in questo momento; tutto è canalizzato in Kal e nel suo sguardo magnetico. Vorrei tanto sapere cosa passa nella sua mente in questo momento.
«Mi comporto come sempre», si decide a parlare, tornando con lo sguardo sul mio viso, «non tormentarti troppo su cose inesistenti», continua, mandando giù un sorso di birra.
Digrigno i denti, limitandomi a osservarlo con sguardo truce. Il mio corpo sembra finalmente collaborare e prima che possa anticiparmi, gli volto le spalle, raggiungendo nuovamente Christopher e Oliver. Anche se non si esprimono a parole, noto dai loro sguardi la voglia di approfondire la questione. Spero vivamente che evitino di chiedere davanti a lui, non voglio dargli anche questa soddisfazione.
Sono dieci anni che io e Kal non ci vediamo.
Dieci. Lunghissimi. Anni.
L'ultima volta io ero solo una ragazzina prossima al liceo e lui era già un uomo alle prese con i primi grossi affari. Ricordo bene i pomeriggi passati a casa dei miei a studiare con Chris; mi ha sempre vista come la sorellina "rompi palle" e io l'ho sempre visto come l'amico "stronzo e anaffettivo" di mio fratello ragion per cui non abbiamo mai legato veramente. Tutte le mie amiche hanno ottimi rapporti con gli amici dei propri fratelli. Tutte tranne me. Non so bene il motivo per cui non sono mai piaciuta a Kal; probabilmente il fatto che tra di noi ci sia quest'enorme differenza d'età non aiuta. Tuttavia, ho abbandonato l'idea di poter "conquistare" la sua amicizia nel momento in cui si è presentato a casa mia con una ragazza e mi ha deriso dicendomi che io non avrei mai potuto essere trattata in quel modo da qualcuno. Ricordo ancora la brutta sensazione provata a causa delle sue parole taglienti. Buffo, però, che lo stronzo si ritrovi a dover organizzare il mio matrimonio a distanza di molti anni. Altrettanto buffo il fatto che proprio lui, lo stesso che mi ha deriso, sia single o comunque non impegnato seriamente con qualcuna. Non indossa un anello ragion per cui penso che sia più solo di quanto faccia credere.
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Not your bride
RomanceVentiquattro anni, un'azienda di famiglia da portare avanti e un matrimonio alle porte. La vita di Caitlyn Hill potrebbe essere definita perfetta, se solo non fosse per uno spiacevole inconveniente: la wedding planner scelta per l'organizzazione del...