CAITLYN
Dopo aver affrontato Kal e Oliver, ho deciso di contattare Phoebe LeClerc, la wedding planner che ci è stata assegnata dal demonio in persona. Devo ammetterlo: non pensavo che sarebbe stato così facile fare conversazione con lei. Ero convinta che avrei dovuto affrontare un altro grattacapo degno del suo capo ma, fortunatamente, Phoebe mi ha smentita. Ci incontreremo di persona nel weekend, quando volerà qui direttamente dal Texas. Non credo che abbia origini texane, anzi; tuttavia, l'influenza poco positiva di Kal, l'ha spinta a scegliere di soggiornare lì e non altrove quando si trova a dover lavorare qui negli States.
«Pensi tu all'insalata?», dico, asciugando le mani su un canovaccio, «non vorrei far fare la fine dei muffin al pollo», mi sposto velocemente davanti al forno, chinandomi quanto basta per osservarlo dallo specchio.
«Tesoro, non sei un po' troppo agitata?», Oliver mi parla dolcemente dal lato, «è tuo fratello, non il Presidente in persona!»
«Appunto», ribatto, ticchettando con le dita sulle ginocchia, «Christopher è peggio dei giudici di masterchef, accontentarlo è un'impresa».
Oliver ride di gusto e per la prima volta in tutta la giornata, mi concedo di fare lo stesso.
«Rilassati», sussurra, avvicinandosi, «andrà tutto bene, come sempre».
Torno dritta sulle gambe, avvicinandomi a lui e baciandolo candidamente sulle labbra. Il profumo fresco del dopobarba mi ricorda la brezza marina, con una piccola aggiunta di frutta tropicale o qualcosa di simile. Mi viene voglia di mordicchiarlo talmente è buono.
«Pensi tu ad apparecchiare?», sussurro, «io finisco qui e vado a darmi una sistemata di sopra».
Oliver annuisce, sorridendomi. Temporeggio qualche secondo in più tra le sue braccia prima di staccarmi definitamente da lui.
Ok, so che è una "semplice" cena con mio fratello. So che lui mi ha vista in condizioni decisamente peggiori – come dimenticare quella volta in cui ho vomitato sui tappetini super costosi della sua Bentley a causa di uno shottino di troppo – ma non voglio che anche stasera abbia a che fare con la personalità sciatta di Caitlyn Hill. In più, dobbiamo decisamente festeggiare. Abbiamo concluso la vendita entrambi ed è giusto che Chris abbia il riconoscimento che gli spetta.
Il trillo deciso del forno mi avvisa che la cottura del pollo è ultimata. Indosso il guantone come una chef stellata, mi chino nuovamente ed estraggo il tegame scottante a una velocità degna di Usain Bolt.
Socchiudo gli occhi, inalando il buon profumo di carne e spezie. L'odore è invitante, spero valga lo stesso per tutto il resto. Lo sistemo in un piatto, aggiungendo le patate e ciuffetti di rosmarino tutt'intorno e sopra allo stesso. La quantità di olio presente in questo piatto potrebbe far collassare i migliori dietologi e nutrizionisti del pianeta.
Ma onestamente, chi cucina un pollo senza abbondare un po' con gli ingredienti?
Ok, ho esagerato. Forse. Ma a mia discolpa posso dire che non mi capita tutti i giorni di avere un ospite qui, a casa mia.
Controllo l'orologio: venti in punto.
Chris sarà qui a momenti.
Do una sistemata veloce alla cucina, tanto per non farla sembrare un campo di battaglia, e dopo aver riposto coltelli e scodelle nel lavandino alla meno peggio, raggiungo il piano superiore.
«Dio mio», borbotto al riflesso nello specchio, «chi sei tu? E cosa hai fatto alla Caitlyn Hill di sempre?»
Fatico quasi a riconoscere la persona che mi ritrovo davanti; occhiaie coperte malissimo nonostante il correttore sia uno dei più costosi, guance leggermente scavate e capelli che fuoriescono dalla coda di cavallo che sembra ormai la coda di un pony talmente è sfatta.
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Not your bride
RomanceVentiquattro anni, un'azienda di famiglia da portare avanti e un matrimonio alle porte. La vita di Caitlyn Hill potrebbe essere definita perfetta, se solo non fosse per uno spiacevole inconveniente: la wedding planner scelta per l'organizzazione del...