CAITLYN
«Vorresti condividere con me la tua soluzione o la cosa comunque non mi riguarda?»
«Sorellina, quanta fretta», ironizza, «te lo dirò a cena», conclude con tutta la tranquillità del mondo.
«Christopher Hill», lo ammonisco con tono duro, «pensi davvero che io sia a casa per cena stasera? Sputa il rospo, ora».
Christopher si alza, raggiungendomi davanti alla scrivania. Afferra il telefono dalla tasca del suo pantalone e dopo aver digitato qualcosa, gira lo schermo nella mia direzione.
Mi ritrovo a osservare il feed ben curato di un'agenzia di wedding planner. Decine di volti sorridenti si alternano a coppie felici che mostrano con altrettanta felicità quelle che sono le loro fedi, mettendole in bella vista. La classica foto post matrimonio che hanno scattato tutti almeno una volta nella vita. Ammesso che si siano sposati, ovviamente.
«E quindi? So di dovermi sposare», alzo un sopracciglio, contrariata.
«E quindi la tua salvezza è questa», scorre velocemente la pagina con un dito bloccandosi poi dopo aver trovato un post nello specifico, «ricordi Kal? Quel mio amico che non vedi da un secolo?»
Kal? Kal? Le rotelle nel mio cervello girano incessantemente ma sembrano non trovare alcuna risposta.
«Dai Cait, non mi dire che...»
«Ma certo! Kal Evans, giusto?», lo interrompo, facendo fiorire sul suo viso un sorriso sincero.
«Sì, proprio lui», conferma con tono orgoglioso, «diciamo che è diventato un uomo abbastanza importante, sono certo che ti aiuterà volentieri».
Osservo la foto del suo amico e rimango stupita alla vista dell'uomo che è diventato. Non lo ricordavo affatto così. Posa davanti all'obiettivo con sguardo vigile e autoritario; i suoi occhi azzurri sono più profondi e freddi del mare. Un velo di barba ben curata arricchisce la sua mascella spigolosa mentre le labbra carnose sono serrate in un sorriso di cortesia. Uno di quelli che riservi solo a un obiettivo fotografico, appunto. La giacca nera fascia perfettamente i suoi muscoli ben pronunciati, evidenziando quanto tenga al suo aspetto fisico e sul suo viso un leggero accenno di maturità è dato da alcune rughette sparse tra gli occhi e gli angoli della bocca. Quanti anni avrà ora? Ricordo fosse più grande di Christopher di almeno due o tre anni. O forse quattro.
«Tu dici? Non lo vedo da molti anni e non ricordo che nutrisse particolare simpatia nei miei confronti».
L'avrò visto forse due volte in croce in tutta la mia vita e in entrambe le occasioni non ha assolutamente provato a fingere che la mia compagnia lo allietasse. Ok, sono decisamente più piccola di loro. Ma non sono così "piccola" da non capire quando un uomo non gradisca la compagnia di una donna. E Kal, la mia compagnia, non l'ha mai gradita.
«Sono certo che ti adorerà», ribatte con tono troppo zuccheroso, «Kal è il migliore nel suo campo, vedrai che sarà una passeggiata».
O una discesa a picco verso l'Inferno.
«Va bene», rispondo sconfitta, «avviso Oliver del cambio e attendo tue per sapere quando potremo incontrarlo».
Christopher ripone il telefono in tasca, estraniandosi per qualche momento dalla realtà.
«Chris?», dico, scuotendolo appena, «mi hai sentita?»
«Oh, certo», sembra rinsavire, «c'è solo un piccolo problema».
Troppo bello per essere vero
«Non credo che possa andare peggio di così quindi sputa il rospo», mi lascio cadere teatralmente sulla poltrona mentre attendo che lui prosegua.
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Not your bride
RomanceVentiquattro anni, un'azienda di famiglia da portare avanti e un matrimonio alle porte. La vita di Caitlyn Hill potrebbe essere definita perfetta, se solo non fosse per uno spiacevole inconveniente: la wedding planner scelta per l'organizzazione del...