You Just Keep Me Hangin On

19

-Noah... Noah! –

Lo aveva inseguito lungo tutto il cortile, fino ad arrivare al parcheggio. Stravolta come una pazza, con lo chignon completamente crollato dopo aver gettato via con violenza la corona.

Non era stato facile con i tacchi. Era riuscita a raggiungerlo solo perché lui si era fermato per cercare le chiavi dell'auto.

Per tutto il tempo, il ragazzo non si era degnato nemmeno di voltarsi a guardarla.

-Sei arrabbiato con me perché Danny mi ha baciata? – domandò la ragazza sconvolta. – Noah, io non volevo, ma hai visto come hanno fatto... mi hanno strappato la ghirlanda e... e non mi hanno lasciata parlare, e poi tutti hanno iniziato a gridare: "Bacio!" e... -

-E non sia mai che "prom queen" deluda i suoi "sudditi" ... – sbottò lui sarcastico, finalmente voltandosi verso di lei.

Lovelle ammutolì di colpo.

-Ma che stai dicendo...? – domandò poi, in un filo di voce.

Il ragazzo per un attimo tentennò. Guardò altrove, sfregandosi le mani nervosamente contro il tessuto del pantalone. Ponderò addirittura l'idea di salire in macchina e andare via senza degnarla di una risposta.

Non riuscì a rimanere in silenzio.

-Sai perché... – iniziò a parlare, con la voce che tremava, nonostante stesse facendo appello a tutto il suo autocontrollo per non farsi sopraffare dalle emozioni. -... non riesci a scrivere? O a studiare, o a concentrarti... -

Gettò la giacca con noncuranza sul tetto della macchina. Improvvisamente sentiva tanto caldo.

Si diresse verso di lei.

-...o ti chiudi in casa per giorni, non vuoi vedere nessuno, e dici che sei depressa e che non te ne frega niente di perdere l'anno perché semplicemente non ti interessa più niente in generale? -

Lovelle era paralizzata sotto la sua figura. Non parlava, e questo gli rendeva solo più facile infierire.

-Tu ti senti vuota perché ti senti sola. – il ragazzo scandì bene le parole. – Perché hai dei valori di merda e fai schifo a scegliere le persone che vuoi avere attorno. E io non voglio saperne più niente... Te lo meriti: hai scelto loro e hai rinunciato a me. –

Stava ancora parlando di Danny?

Del bacio? Del ballo? A lei sembrava che ci fosse altro sotto.

Lovelle annuì lentamente, senza guardarlo.

-E adesso... - parlò la ragazza, - sei arrabbiato con me per quello che è successo questa sera... - tornò a scrutarlo con attenzione, - o per cose accadute tanto tempo fa? –

Noah la guardò. Quando i loro sguardi si incrociarono, quasi a malincuore, il ragazzo si ricordò di quanto Lovelle fosse intelligente e lo conoscesse bene, e comprendesse come nessun altro.

Il ragazzo rise amaramente.

-Perché? È cambiato forse qualcosa? Il tempo passa, e anche quando mi sembra di scorgere qualcosa di buono in te, tu mi ricordi che sei sempre la stessa arrampicatrice sociale... -

-Sono un'arrampicatrice sociale? –

-Come la chiami una che abbandona gli amici e si vende l'anima pur di farsi accettare dal gruppo? –

Quelle accuse le risuonarono profondamente ingiuste alle orecchie.

Era una versione della storia in cui non si ritrovava.