Capitolo 8

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Dadda's pov:
Ero con Ricky in sala d'attesa, nessuno dei due ha parlato in tutto quel tempo, solo la tristezza negli occhi di Ricky, e la sofferenza nei miei.
Quando vediamo un medico uscire e chiamare altri infermieri in suo soccorso, proprio dalla sua stanza...
D:"COSA SUCCEDE?! STA BENE SIMONE?"
Il medico mi risponde con tono cauto, ma pur sempre agitato.
M:"Signore si calmi, i parametri vitali del suo migliore amico continuano a scendere drasticamente. Provvederemo a fargli un emogas, dato il sospetto di un quadro di respirazione insufficente"
In quel momento ho sentito il mio cuore spezzarsi, so quanto Simone odi l'emogas per un trauma subito da piccolo... Non potevo lasciarlo solo.
R:"Dadda, dove vai!!"
D:"Non posso lasciarlo solo, ha bisogno di me..."

Ricky's pov:
Dadda aveva messo da parte il cervello e aveva fatto comandare il cuore, ma non poteva farlo.
Dopo avermi detto quelle parole, si è diritto verso la stanza di Simone, lasciandomi solo, ed in quel momento ho realizzato quanto la situazione fosse realmente grave, "certe cose si notano solo quando si è soli" Mi diceva sempre mio papà, e aveva ragione...
Ero disperato, la consapevolezza di non poter fare niente in una situazione del genere mi distrugge, quanto vorrei ritornare indietro, e non far conoscere a Dadda quella ragazza, loro due si amano, perché mi sono messo in mezzo? Se non fosse stato per me in questo momento stavamo registrando un video tutti e tre insieme, ridendo e scherzando come sempre...
Mio padre mi dava sempre molti insegnamenti da piccolo, ed io non ci facevo neanche caso, mi diceva sempre "per ora non mi ascolti, ma da grande farai tesoro delle cose che ti dico" aveva sempre ragione, ed io non l'ho mai ascoltato...

**
Ho aperto gli occhi. Sono in ospedale? Oh no, è un altro dei miei sogni, sto sognando. Sarà il ventesimo sogno che faccio oggi, eppure se provo ad aprire gli occhi non ci riesco, non è che sto morendo? Direi che me la sono cercata...
I sogni sono tutti diversi ma hanno tutti come protagonisti me e Dadda.
Ora sto sognando di nuovo, sono in ospedale, e c'è Dadda che mi carezza la guancia, quanto è bello? Se magari questo succedesse nella realtà... Posso solo godermi il sogno e aspettare quello che succederà dopo, morirò? Boh, ormai la vita l'ho praticamente mandata a fanculo.
Oh, un altro sogno? Beh... In questo c'è Ricky, e un ragazzo riccio con lui
"Piacere, Daniel, ma puoi chiamarmi anche Dadda"
Mi piaceva il suo nome
"Ricky mi ha parlato tanto di te, Awed Owed Od"
Ha detto sorridendo, mi stava già simpatico
"Eh si, sono proprio io" gli ho detto sorridendo a mia volta
Questa è stata la prima volta che ci siamo incontrati... La ricordo ancora a memoria, e questo sogno me l'ha fatta rivivere, non voglio perdere Dadda, non me ne fotte un cazzo della mia vita, io voglio vederlo anche solo per un secondo...

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