Quando uscimmo da lí si scusarono per l'inconveniente.
-Cosa dobbiamo fare ora?- mi guardai attorno -Torniamo a casa? O pensi che Gabriel..-
-Lo chiamo- mi allontanai un po' da lui e chiamai Gabriel che mi rispose subito dopo -Estelle?-
-Senti..come va?-
-Tutto bene, a voi?-
-Tutto okay, ma possiamo rientrare a casa?-
-Ehm io e lei stiamo vedendo un film, ma se volete venire principessa potete farlo, alla fine é casa vostra-
-D'accordo, buona serata- chiusi la chiamata e mi girai verso Benjamin che parlava con Alex.
Parlava con Alex?
Gli raggiunsi in fretta e mi maledii subito per averlo fatto -Estelle?- disse confuso -Alex ciao!- gli sorrisi facendo finta di non vedere la sua confusione -Stavi qui con lui?- guardai Benjamin -Oh no no, ti ho visto da lontano e ti sono venuta a salutare, non avevo visto che ci fosse pure lui- in tutto ciò Benjamin mi guardava interessato dalla mia fantasia, speravo solo non dicesse nulla -Già già, chi vorrebbe stare con lei- guardò Alex -Ma anche se fosse stata qui con me, qual era il problema amico?- sgranai gli occhi -Non starlo a sentire, é pazzo avrà bevuto-
-Nah tranquilla voglio rispondere- lo fulminò con lo sguardo Alex, mentre Benjamin rimase fermo com'era -Non pensare di piacergli perché uno come te non lo vorrà mai nessuno-
-Non pensare di essere molto diverso da me- si avvicinò a lui e a me si gelò il sangue -E invece lo penso e anche tanto, non sarò mai come te-
-Tu non mi conosci nemmeno e fidati che non ti meriti neanche di essere come me- fece una risata amara -Divertiti a stare con noiosino qua, io torno a casa- si girò per andarsene quando Alex preso dalla rabbia gli saltò addosso.
Noi eravamo stati addestrati per combattere e difenderci, cosa che non tutto il popolo faceva.
Benjamin era bravo a combattere, ma Alex no, o almeno pensavo di no.
Tutti e due erano distesi per terra con gli stessi dolori, avevano la stessa forza e non me lo sarei mai aspettato.
Mi precipitai da Alex -Hai bisogno di aiuto?- era successo tutto cosí velocemente -No..vai a casa..- sussurrò dolorante -Devo chiamare qualcuno?-
-Ho detto no Estelle, stai tranquilla sto bene- si alzò barcollando -Non c'è nulla da vedere qua!- urlò alle persone che guardavano e poi con un veloce saluto se ne andò.
Sospirai e cercai di alzare Benjamin da terra -Come ti senti acquaman- lo portai fino alla macchina -Male, mi sono fatto stendere da lui-
-Anche tu l'hai steso, vado a chiedere del ghiaccio- andai in uno dei chioschetti lì, chiesi del ghiaccio e poi tornai da Benjamin -Tienilo sull'occhio, guido io- ci mettemmo in macchina -Ma dove ha imparato a picchiare in quel modo- si lamentò come un bambino -Ma tu dovevi proprio sfidarlo?-
-Senti ma hai sentito che ha detto?- mi guardò -Tieni il ghiaccio sull'occhio-
-Ce se tu fossi stata con me qual era il problema? Non state mica insieme giusto?- feci di no con la testa -Ecco, e allora non puoi uscire con un amico?-
-Io e te non siamo amici é questo il punto- fece una risata amara -E cosa dovremmo essere allora per te- sbuffò -Sinceramente? Non lo so, ma non siamo di certo amici-
-Certo perché siamo marito e moglie io e te- feci gli occhi al cielo -Quindi in teoria io e te siamo fidanzati ora, dovrei essere io ad arrabbiarmi e non lui-
-Hai preso una botta in testa?-
-Ma a me non frega nulla di te e quindi non mi interessa con chi ti vedi o con chi ti parli-
-La vuoi finire? E poi sarei io quella che parla sempre, stai calmo siamo arrivati- scesi dall'auto e lui pure -Dovresti dormire, ti serve-
-Mi curo il labbro e poi vado a dormire- acconsentii -Cos'é successo?- domandò preoccupato Gabriel vedendo Benjamin in quel modo -Una piccola rissa, com'è andata a te?- cercai di cambiare discorso -Molto bene principessa- gli sorrisi -Mi fa piacere, comunque é molto tardi puoi andare a casa se vuoi- si inchinò e se ne andò, andai in stanza e mi misi il pigiama -Tutto okay?- chiesi quando vidi Benjamin entrare in camera -Piú o meno- mi avvicinai a lui e gli toccai l'occhio gonfio -Mi dispiace ti abbia fatto ciò- scrollò le spalle guardando attentamente ogni mia mossa -Ti ha spaccato per bene il labbro- accarezzai la ferita lentamente -Non avrei dovuto mentire-
-Lascia stare, hai fatto quello che sentivi- sussurrò roco, lo guardai dritta negli occhi mentre la mia mano scivolò via dal suo viso -Già- ad un tratto posò la mano destra al lato del mio collo e mi baciò, ma lo sentii dolorante troppo debole per baciarmi -Fermo Ben..- sussurrai ad un centimetro dalle sue labbra -Ti ha dato fastidio?-
-No- nessuno accennò a muoversi da quella posizione, neanche un minimo di esitazione -Ma non stai bene, dovresti riposare-
-Vieni con me in acqua, ti curo la bruciatura- mi mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Ecco era proprio questo Benjamin che io non riconoscevo.
-Non mi sembra il caso-
-Non era una domanda, era un ordine Estelle- e quando pronunciò il mio nome mi guardò dritto negli occhi, quelle poche volte che lo pronunciava mi faceva sentire una strana sensazione dentro al corpo che non sapevo definire -Okay- uscimmo dalla porta finestra ed entrammo nella piscina, lui attivò la sua forma e ad un tratto la sua faccia, il livido al collo e i vari dolori andarono via.
-Mi sento molto meglio ora- si avvicinò a me -Immagino- sorrisi -Ora dammi la mano- mi prese delicatamente la mano e come se nulla fosse mi strofinò il pollice sulla bruciatura, all'inizio faceva male, ma poi il dolore svanì e con lui anche la bruciatura.
-Meglio?- chiese ed io acconsentii, ma lui sembrò non accorgersi di essersi bloccato a fissarmi -Tutto okay..?- scosse la testa abbassandola -No..é meglio che tu vada a dormire-
-Hey..- gli alzai la testa per guardarlo in faccia, ma i suoi occhi si erano trasformati in due fari blu -Scusa..é che non riesco a controllare i miei occhi-
-Vieni a dormire-
-Verrò dopo-
-Benjamin- lo ammonii -Dormo la notte tranquilla- socchiusi gli occhi -D'accordo, allora io vado- mi lasciò passare ed io uscii dalla piscina.

Una goccia di fuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora