-Grazie a mio figlio che non mi delude mai abbiamo la possibilità di vincere!-
-Brutta stronza! Non toccarla nemmeno per sbaglio! Ti ucciderò io stesso!- urlò come una furia Vittorio ed io lo guardai con un sorriso triste, uno di quelli in cui sapevi di star per morire.
Lei in risposta quando vide che i miei fratelli si stavano ribellando si trasformò nella sua forma e inzuppò la mano nell'acqua, con un gesto calmo e controllato li avvolse in una bolla d'acqua -Portateli via-
-No aspetta non fateli del male vi prego- la pregai -Ah ah shh- alzò una mano, prima di avvolgere anche mio padre in una bolla lui riuscí a bruciare la guardia che lo teneva e avanzò in avanti, aveva assunto la sua forma per usarli ed era terrificante, un diavolo qual era.
Lei si mise subito in difensiva -Sai quando ho scoperto cosa volevi fare a mia figlia ho pensato che furba, la voglio anch'io-
-Troppo tardi- commentò la regina Zoe -Posso ucciderti quando voglio e lei é di mia proprietà-
-So che hai i poteri di tua moglie Carlo, ma sono rotti come quelli di mio figlio- sbattei le palpebre piú volte, Benjamin era di entrambe le fazioni?
-Quest'uomo ha ucciso sua moglie pensando di avere tutto il potere, invece si è trovato con un potere rotto!- rise di gusto mentre mio padre a stento tratteneva la rabbia.
Mio padre guardò Benjamin e si fermò specialmente sul corpo di Gabriel immobile vicino al suo -E tu..tu hai osato pugnalarmi alle spalle! A tutti noi!- il cuore andò in frantumi, quante cose avevo detto a lui, quante volte mi aveva consolato e quante volte stavo bene in sua presenza. In realtà ha sempre lavorato per la famiglia di Benjamin per questo lo ascoltava sempre, e per questo Benjamin sapeva tutto su di me e la mia famiglia, Gabriel era una spia.
Papà gli andò incontro toccandogli un braccio, il suo corpo andò a fuoco, morendo poco a poco -No!- urlai infranta cadendo sulle ginocchia -Potete andare miei cari! La morte della giovane si processerà domani!- tutti corsero via -Tu non ucciderai proprio nessuno- ringhiò mio padre -Non mi fai paura Carlo, hai ucciso tua moglie per prendergli i poteri e ora vuoi uccidere tua figlia per prenderne altri ed essere piú potente? Oh..- rise -Non te lo farò fare, noi della fazione dell'acqua abbiamo patito le pene dell'inferno con voi, e ora..ora che ho trovato la nostra salvezza ucciderò io tua figlia e mi prenderò ogni singola goccia del suo potere- gridò -Non mi sono servite a nulla le sue lacrime- un singhiozzo simile a paura uscí dalle mie labbra -BASTA!- urlai esasperata, stavo cominciando ad arrabbiarmi -Benjamin portala giú- gli urlò e lui come un robot seguí ogni sua richiesta -Non toccarmi! Io ti brucio!- gli urlai e la madre mi guardò sorridendo -Tu non farai proprio nulla con quel vestito, vestito anti poteri fatto su misura da me per te, consideralo un mio regalo regina- scalciai come una pazza mentre Benjamin mi trascinava via da loro, e poi fu cosí surreale quello che vidi.
Lei che con dell'acqua soffocava e teneva fermo mio padre, lo guardava morire un po' alla volta, insieme a me che morivo un po' alla volta con lui.
Con mia madre e con Gabriel..
Benjamin aprí una camera blindata e mi ci trascinò dentro -Mi hai mentito..- sussurrai e lui mi guardò in silenzio -Tu..mi hai mentito!- gli urlai e fu la prima volta che vidi Benjamin cosí docile -Tu mi volevi morta fin dall'inizio!- gli urlai ancora alzandomi da terra -Io ti odio! Ti odio! Ti odio da morire!- lo spinsi mentre lui assimilava ogni cosa, ogni colpo che li stavo dando -Abbiamo fatto l'amore, tu sei stato il primo cazzo!- ed ecco qui le lacrime che mi uscirono furenti come un uragano ed io crollai per terra esausta di combattere -Mi dispiace- sussurrò in fine, prima che se ne andasse però mi aggrappai a lui -Io ti amo Benjamin-
-Ti amo anch'io Estelle- sussurrò privo di dolore, mi guardò prima di chiudere la porta e andarsene via, lasciandomi a terra in questa stanza fredda.
Dopo un paio di ore a guardare la porta della mia cella sentii lo scatto della serratura e ad entrarvi fu Rose con un pasto in mano. Chiuse la porta dietro di sé guardando attentamente a chi aveva dietro e poi guardò me -Hey- non risposi e lei mi mise davanti il piatto di plastica -Senti Estelle..io voglio aiutarti- sussurrò -Sto cercando di aiutarti da sempre-
-Tu e la tua famiglia potete andare all'inferno- borbottai -Ascoltami bene, mi ha mandato mio fratello- fui molto sorpresa, si avvicinò a me e mi prese il viso fra le mani -Qua non ci sono telecamere, quindi non mi possono sentire, ma tutto quello che ho fatto l'ho fatto per te, cosí che evitassi di innamorarti di mio fratello e gli dassi subito la lacrima- corrugai la fronte -Volevo farti piangere il piú in fretta possibile cosí che usassi prima del tempo stabilito i tuoi poteri, non volevo farti male lo giuro- per questo pagare Dylan, per questo tutti gli atti di bullismo -Dato che non é andata come volevo, hai anche mandato all'aria il mio piano, perché hai detto a mio fratello che non eravamo piú amiche- sospirò triste -Bene, mia madre ha scoperto tutto grazie a lui e ora mi fa controllare ogni volta, quindi mi mancano cinque minuti per uscire di qui- mi fermò prima di dire altro -Mio fratello ti ama davvero ne sono sicura, se no non mi avrebbe mandata qua ad aiutarti, so che quello che ti chiedi é come abbia fatto a mentirti- acconsentii -Uno dei suoi poteri di fuoco é annebbiare la mente degli altri quando si dice una bugia, può darlo anche a qualcun'altro, come per esempio a mia madre, non fa fuoco letteralmente, perché appunto come avrai sentito é rotto- si guardò intorno alzandosi -Okay tornerò sta sera a darti altre informazioni, ora dovrei andare- aprí la porta -Ricorda Estelle che come dicevo da piccola "Ci resteremo sempre affianco in qualsiasi caso"- fece un sorriso triste e se ne andò via.
Non sapevo se le cose stavano peggiorando o no, ma avevo molta fame per pensarci ora. Guardai il mio piatto e notai la sola insalata che mangiavo a scuola di solito, me la feci andare bene e mandai giú tutto subito.
Da qui dentro non si vedeva nulla e non potevi fare nulla, né un lavandino, né un bagno, né un letto.
L'unica cosa che potevi fare era aspettare e sperare di essere viva il giorno dopo.

Una goccia di fuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora