Niente mensa. Mi ero fatta portare a casa.
Avevo bisogno di privacy e chiusa nella mia camera che era anche la camera di Vittorio era decisamente meglio -Come mai qua- mio padre mi guardò da capo a piedi, Vittorio lo oltrepassò e andò direttamente in camera senza degnarlo di attenzione -Oh é una piccola visita, devo parlare con Vittorio-
-Di cosa mia cara- mi fece entrare -Cose di scuola- assottigliò gli occhi per capire se stessi mentendo, ma mantenni lo sguardo serio -Mmh d'accordo, sai dove trovarlo- e andò verso la cucina, chiusi a chiave la porta e guardai Vittorio -Che fai- mi guardò confuso -Allora devo parlarti di una cosa importante- sussurrai -Perché parli cosí?-
-Non ci deve sentire nessuno, non dobbiamo stare neanche vicino alla porta-
-Okay..dimmi- mi seguí dietro il letto, lontano dalla porta -Sai della fazione dell'acqua e del fuoco?- all'improvviso divenne pallido -Estelle tu non puoi capire..-
-Me l'ha detto Benjamin, vuole aiutarmi a scoprire i miei poteri-
-Senti Estelle se non te l'ho dato il tuo secondo nome é per un buon motivo- sbettei le palpebre piú volte -C-Cosa?-
-Il secondo nome lo dà la persona che é nata prima di te, a me l'ha dato Andrea per esempio e a te lo dovrei dare io-
-Qual é il buon motivo?-
-Tu sei molto potente Estelle, non possiamo rischiare- corrugai la fronte -Non capisco-
-Hai tutti e due i poteri-
-E tu come fai a saperlo- rise -É molto divertente la cosa perché per saperlo dobbiamo mettere la persona prima nell'acqua e poi vicino al fuoco, se piange quando la togliamo da uno dei due posti vuol dire che sei di quella fazione-
-Ho pianto in tutti e due io vero- acconsentí -Ma una cosa, tu come fai a ricordare questa cosa se abbiamo la stessa età-
-Per via di Andrea, me l'ha detto lui-
-Quindi anche lui lo sa di me- acconsentí -Solo lui perché non so che poteri hai e quindi il secondo nome che non hai non dirà nulla a nessuno, ma papà si sta un po' arrabbiando che non sa che cosa sei- sgranai gli occhi -Tu..-
-Io?-
-Papà non ha detto nulla su di te?-
-Mi trattava sempre male, secondo te qual é il motivo-
-Non dirmelo- acconsentí -Che bastardo-
-Ora Estelle non dirlo a nessuno, ne vale della tua vita-
-Benjamin mi ha chiesto di prendere una goccia di fuoco per aiutare a salvare la madre-
-Sí so che sta male- acconsentii -Puoi dirlo a lui, é uno dei miei mi fido, ma non dirlo a nessun'altro d'accordo?-
-Va bene, ma come hai fatto a non scoprire i miei poteri?-
-Li nascondi senza volerlo, non li sai usare-
-Bene, mi eserciterò allora-
-Fammi sapere in qualsiasi caso- acconsentii ed uscimmo dalla stanza -Oddio che spavento!-
-Che c'è Zelia?- chiese Vittorio -Ti volevo chiedere se mi potevi accompagnare a casa, ma che ci fai tu qua- chiese a me -Oh ehm ero venuta a trovarvi- sorrisi -Ma ora me ne sto andando, salutami papà- dissi a Vittorio -Vuoi un passaggio?-
-No tranquillo c'è Gabriel qua fuori- gli sorrisi ed uscii di casa, entrai in macchina e partí.
Arrivati a casa cercai subito Benjamin, ma come ogni pomeriggio non c'era mai a casa, cosí aspettai che arrivasse sera.
-Gabriel ma tu che poteri hai?- chiesi curiosa mentre lui era impegnato a cucinare -Io so camminare sull'acqua e posso creare gli tsunami-
-Oddio che figo!- questa cosa dei poteri..era sempre bello scoprire cose nuove, chissà Vittorio che poteri aveva, e tutti gli altri.
-Lei ha scoperto qualcosa di nuovo?-
-Oltre a chi da il secondo nome e a come si fa a sapere di che fazione sei, no- non era del tutto una bugia, io mi fido di Gabriel, ma se Vittorio mi aveva detto che non lo dovevo dire a nessuno, non lo avrei detto a nessuno.
-Mi dispiace principessa Estelle- scrollai le spalle -Primo o poi lo scoprirò- si girò verso di me -Potresti provare a buttarti in acqua e vedere se piangi- alzai lo sguardo verso di lui -Non piango io-
-Lo dite voi-
-Lo dico perché lo so- mi guardai le mani -Se é per via di vostra madre..-
-Sí é per via di lei, ma non ne voglio parlare Gabriel- sospirai -Sai una cosa? Non ho nemmeno fame ora, perdonami- mi alzai dalla sedia in cui mi ero seduta -Scusate principessa se ho detto qualcosa che non dovevo dire..-
-No tranquillo non hai fatto nulla di male- aprii il frigo e presi del vino rosso rimasto dalla festa -Ora perdonami, ma preferirei rimanere da sola- sospirai -Va bene principessa- me ne andai fuori e mi sedetti su una sdraio a bere.
Per ubriacarmi non ci voleva molto, infatti non bevevo quasi mai per paura di combinare qualche guaio.
Non piangere, non riuscire a sfogarmi era veramente troppo difficile e la cosa che non riuscivo a capire era come mi potevo sbloccare da una cosa del genere?
-Stellina?- ero rimasta tutto il tempo incantata all'acqua che non sapevo neanche che ora fosse -Stellina?- mi richiamò, alzai lo sguardo dalla piscina a Benjamin -Dimmi- bevvi un altro sorso di vino -Ma che stai facendo?-
-Bevo?-
-No certo questo lo vedo, ma perché?- scrollai le spalle e lui si avvicinò -Ma sei pazza? Era tutta piena la bottiglia-
-Ah sí?- risi senza motivo -Shh! Sarà tardissimo- disse esasperato -Immagino che ti sei ridotta cosí perché Vittorio ti ha detto qualcosa che ti ha spaventata- feci di no con la testa e lui si abbassò per guardarmi meglio -Vorrei spingerti in piscina, ma non ho la forza per farlo- gli sorrisi -Sai da ubriaca sei piú divertente- gli posai una mano sulla faccia e gli toccai lentamente il contorno degli occhi -Amo i tuoi occhi- sussurrai e lo sentii ingoiare rumorosamente -Mi ricordano il prato, dove correvo felice- poi abbassai le dita sulle sue labbra, non stavo pensando lucidamente -Stellina che stai facendo..-
-Vorrei baciarti- sgranò gli occhi -Non sai quello che dici, ora vai a dormire cosí ti riposi e ti riprendi, diventerai la solita rompi scatole e tutto sarà apposto come prima- mi prese in braccio con tanta facilità -Dai..non pensi mai al nostro bacio?- ridacchiai -No- non mi guardò neanche arrivando subito in stanza -Io non ti credo Benjamin Shui Wales- mi posò sul letto e mi strappò dalle mani la bottiglia di vino -Non credermi, ma ora dormi-
-Tu non dormi con me?-
-Cazzo Estelle tu mi stai proprio tentando a fare cose che non devo fare, buonanotte- si chiuse la porta alle spalle ed io in pochi secondi riuscii a mettermi a dormire.
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Una goccia di fuoco
RomantizmNon é tutto oro quel che luccica. Talvolta però l'oro può avere anche due facce, come le monete. La croce, la parte marcia della storia, e la testa, la parte sana della storia. Estelle la protagonista avrà bisogno della croce, benedetta però. Due Re...