Benjamin

Guardavamo il soffitto sconfitti, eravamo stanchissimi dopo che suo padre ci aveva fatto ballare per altre due ore.
Estelle aveva anche ballato con mio padre, "una persona molto dolce a differenza del figlio" aveva detto.
-Vuoi dormire cosí?- indicai il vestito -Sei pazzo? Voglio stare comoda- sospirò provando ad alzarsi -E allora che aspetti- mi tolsi la cravatta -Aspetto che mi aiuti purtroppo, non riesco a togliermelo da sola- sbottonai la camicia -Che peccato che devo essere io a spogliarti non é vero?- risi -D'accordo chiamerò qualcuno allora-
-Ferma ti aiuto- tolsi giacca e camicia e gli andai dietro, gli sciolsi delicatamente il filo che la stringeva e la sentii respirare.
Probabilmente l'avevano stretto cosí forte che per tutto il tempo avrà dovuto risparmiare aria.
-Grazie..ora posso fare il resto da sola- acconsentii e mi sedetti, volevo guardarla anche se sapevo l'avrei messa a disagio.
A quanto pare però era piú orgogliosa di quanto pensassi perché si spogliò davvero davanti a me. Per quanto avrei voluto resistere lei non me lo permetteva. Aveva un corpo magnifico che mi ipnotizzava ogni volta. L'intimo di pizzo bianco la faceva sembrare pura e attraente.
E questo peggiorò le cose per me.
-Che c'è- cercai di guardarla negli occhi e di non farmi distrarre da nulla -Non sono abituato ad avere una ragazza mezza nuda cosí facilmente- mi alzai -No in realtà sì, é capitato molte volte- lei sbuffò e cercò di andarsene in bagno, ma quando mosse un passo inciampò sul vestito e cadde nella mia direzione facendomi perdere l'equilibrio anche a me.
Per fortuna cademmo sul letto e non per terra, ridemmo all'unisono e non so perché ma era cosí bello.
-Scusami- rise guardandomi -Stai bene?- gli sorrisi -Sí tutto bene, tu-
-Apposto- non volevo si alzasse, la volevo qui, sopra di me, per tutta la sera -A cosa stai pensando- mi chiese -Che mi stai facendo male- ad un tratto mi girai e la portai sotto di me -Adesso molto meglio- gli scostai i capelli dal viso e lei mi accarezzò il braccio -Cosa vuoi fare..- sussurrò -Quello che vuoi tu- i suoi occhi luccicarono di desiderio -E cosa voglio?- feci scorrere una mano lungo il suo corpo che tremò per il mio tocco -Non lo so- inclinai la testa -Dimmelo tu- gli presi il viso in modo che mi guardasse negli occhi senza esitazione -Tu cosa vuoi- sorrisi e mi guardai indietro -Mangiare, un po' di torta?- mi alzai -Aspetta, tu resta qui- gli dissi, mentre lei si sistemò meglio poggiandosi alla tastiera del letto.
Presi il piatto con il pezzo di torta e la raggiunsi -Vuoi?- corrugò la fronte -Ho già mangiato prima la torta- sospirò -Meglio cosí- ne presi un po' con il pollice -Sarà tutta per me- presi il suo viso e ne spalmai un po' sulle sue labbra -Ma che..- si zittí subito quando guardai le sue labbra, posai il piatto sul comodino e la sdraiai prendendola dalle gambe -Te la farò pagare per questo- borbottò mentre io mi misi sopra di lei -Mmm mi farò perdonare amore, ma ora lasciami assaporare il dolce gusto della torta- mi avvicinai a lei che schiuse le labbra pronta a baciarmi -Non ti bacerò, cosí tu assapori anche la torta e hai detto che non la vuoi- gli leccai e gli morsi il labbro inferiore mentre con la mano destra cercai disperatamente di sganciargli il reggiseno. Presi un altro po' di torta e gliela spalmai dappertutto, la guardai mentre mi pregava di continuare e non me lo feci ripetere due volte.
Avevo fame, fame di lei.
Gli baciai ogni centimetro di pelle, mi soffermai sul suo petto succhiandolo come se fosse mia -Ben..- ansimò esplorando con le mani i miei capelli, scesi piú giú sul suo ventre dove gli leccai via un po' di torta.
Le mie mani scesero giú con me dove mi agganciai alle mutandine di pizzo e gliele tolsi. La guardai aspettando il suo consenso, non volevo costringere nessuno -Continua..- sussurrò piegando la testa all'indietro quando infilai la lingua dentro di lei.
I suoi gemiti non facevano altro che aumentare il mio desiderio di averla su di me e cazzo se mi piaceva. Mi tirava i capelli come se fosse impazzita, voleva di piú lo sentivo.
Gli infilai due dita dentro e inarcò la schiena dal piacere, volevo mi venisse in bocca. E fu cosí piacevole quando successe che sembrò andare in paradiso.
-Cazzo la miglior torta di sempre- mi leccai le labbra e mi rimisi sopra di lei -Ti avevo detto..- sussurrò -Che non doveva piú succedere- sospirò ancora eccitata -Lo so, ma tu ci riesci?- questa volta la baciai, quando prese fiato scese le sue mani sui miei pantaloni -No non ci riesco- sganciò via la cintura e tirò giú la cerniera -Toglilo- non me lo feci ripetere due volte e tolsi i pantaloni -Non riesco a stare lontano dal tuo corpo- si mise sopra di me -Lo so lo sento Benjamin- disse cominciando a muoversi su di me -Oh cazzo cosí mi farai impazzire- si piegò su di me mettendomi le mani sui suoi glutei -Fammi andare in paradiso di nuovo Ben..- mi sussurrò in un orecchio, questa ragazza mi ucciderà.
***
Mi svegliai di soprassalto, sudato e con mia moglie vicino.
Stava dormendo, era cosí bella e docile mentre dormiva.
Ieri sera é stata bravissima e cazzo se volevo farlo altre milioni di volte.
Gli baciai una spalla -Stellina sveglia..- la attirai vicino a me, pessima decisione dato che il suo bellissimo culo si appoggiò sul mio pacco.
Sospirai, sono un idiota -Buongiorno..- sussurrò mezza addormentata -Tutto bene?- acconsentí allontanandosi da me, grazie mille.
-Puoi vestirti?- gli chiesi -Ti distrai?-
-Molto- sorrise, era bellissima quando sorrideva -Hai paura di me questo mi diverte-
-Non ho paura, perderò solo il controllo- mi alzai con i gomiti -Perché ti devi trattenere- si mise di lato scoprendo i suoi seni sodi -Mi stai cercando di dire che hai ancora voglia dopo ieri sera?- ghignai -Non lo so- mi misi sopra di lei -Mi stai facendo venire voglia di nuovo Estelle- mi strofinai su di lei -Di nuovo cazzo- ansimai -Mi vuoi far rimanere su questo letto a vita?- sorrise -Se vuoi-
cazzo sí, non toglietemi piú da qui.

Una goccia di fuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora