Hands pt3

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Aveva sempre fatto estremo affidamento sulla sua capacità di reazione e sul suo istinto affinato con anni ed anni di pura pratica

Era addestrato a reagire simultaneamente allo svolgimento dell'offesa stessa, con uno scarto di a malapena un secondo, e quindi non si era sorpreso poi più di tanto quando il suo corpo era scattato in piedi e le sue mani avevano colpito violentemente la porta della doccia per richiuderla

Già a malapena sapeva cosa diamine gli stava succedendo... Già quella bestia tra le sue gambe non ne voleva sapere di calmarsi ma farsi beccare in quelle condizioni, soprattutto dalle stesse persone che lo avevano sconfitto miseramente quando era scappato dallo scontro tenendosi le mani sul pacco mezzo in tiro, ovviamente non ne aveva la minima voglia.

L'unica cosa che però non aveva calcolato, la mente stranamente avvolta in una nebbia fitta fatta  di occhi gialli come il miele e di un profumo eccezionale di fiori e di fresco,  era che Denki era ancora DENTRO la doccia quando lui si era mosso

Ed il risultato di questo ennesimo errore di calcolo, questa volta davvero davvero pericoloso, era che il biondo era incastrato tra lui e quella maledetta porta ed ovviamente, dato che quel giorno non gliene andava bene una, l'asciugamano era miseramente crollato a terra nella foga del momento.

Shinsou ed Izuku erano poco al di là di quel sottile strato di legno, il respiro stesso di Shouto che sembrava il suono di unghie sulla lavagna in quel silenzio, ed il bicolore cercò in tutti i modi di tenere la bocca chiusa per non farsi beccare.

E quella fu, definitivamente, la sua rovina

Perché anche l'altra bocca di fronte alla sua si stava muovendo, probabilmente per urlare con quanto fiato aveva in gola, e la geniale mente del maggiore decise di rendere Pan per focaccia cacciandogli una mano sulla bocca e premendo forte

E dio...

Quegli occhi simili al miele liquido e velati di lucido, causato dal vapore che ormai aveva inondato lo spazio ristretto, furono la proverbiale goccia che rompe il vaso

La bocca di Shouto si aprì scaricando un'enorme nuvola di vapore, causato dai quirk che stavano letteralmente impazzendo nel suo corpo, ed il bicolore strinse i denti con tutta la forza che aveva pur di non muoversi mentre gli armadietti al di fuori venivano chiusi

Secondi su secondi a mantenere quella loro posizione di stallo, occhi negli occhi mentre dalle labbra del maggiore sempre più vapore andava a colpire la sua stessa mano su quella del biondo, per poi udire finalmente la porta dello spogliatoio riaprirsi e richiudersi accogliendo il tanto agoniato silenzio

Solo in quel momento, in quel preciso ed esatto istante, la mano di Shouto liberò Denki da quella presa ed il biondo si ritrovò a guardare in basso con gli occhi sgranati e le sopracciglia aggrottatte

I loro membri erano l'uno contro l'altro, il bianchiccio del precum già a sporcare quello del bicolore in una piccola sfera lattiginosa, e Denki deglutì a vuoto tornando a sollevare lo sguardo ed a piantarlo, sempre più destabilizzato,in quello del maggiore

D:" Todo..Bro?"

La voce uscì a scatti dalla gola del minore, il pomo di Adamo che si alzava ed abbassava continuamente, mentre un lento lamento provení in risposta da quella del bicolore che reagì piegandosi in avanti e poggiando la fronte sulla sua spalla

Denki era letteralmente congelato nella sua posizione, la sorpresa a far ancora da padrone in ogni piega del suo viso, prima di cercare persino di sorridere e tirarsi indietro

D:" uh..ehmm o-ok? Io.. i-io andrei e..."

S:" Mmmmmmmh..."

La gola di Shouto produsse di nuovo un suono rauco, che sembrò alle orecchie dell'altro ragazzo come un gemito di dolore, e le iridi ambrate scesero ancora, anche se a fatica, in mezzo ai loro corpi pressati insieme

La mano di Shouto era ancora saldamente ancorata al proprio membro, la cappella ormai quasi cianotica dal modo feroce in cui veniva stretta, ed anche Denki allungò la sua alzando lo sguardo verso il soffitto e deglutendo a vuoto

D:"o-ok...o-ora.. o-ora passa va bene?"

L'indice del minore andò a sfiorare la punta di quel membro in una carezza incerta, guadagnandosi un'altro gemito direttamente sparato nell'orecchio, e Denki allungò anche le altre dita cercando nello stesso momento di staccare quella mano gelida, serrata fino a far sbiancare anche le dita, e di accarezzare qualche lembo di pelle per porre fine a quell'assurdità ed andarsene da quel posto

Lentamente...un millimetro alla volta..un dito alla volta..

Fino ad arrivare ad avere lui il pieno controllo di quel membro, che pulsava nel proprio palmo ad una temperatura altissima, ed iniziando a muovere lentamente le dita con movimenti dell'alto in basso e poi circolari sulla punta

Sempre lentamente prese persino ad accarezzargli la colonna vertebrale, in un goffo tentativo di calmarlo e rassicurarlo, sentendolo respirare sempre più velocemente nel suo orecchio e sentendo la sua stessa carne indurirsi ad ogni secondo che passava

Fino ad aumentare la velocità, sempre più rosso in faccia, e sentire le labbra di Shouto chiudersi sulla sua gola poco prima che uno schizzo bollente gli finisca sul ventre e che la sua mano si stacchi definitivamente da quella carne finalmente a riposo

Per poi sgusciare da sotto il braccio teso, del bicolore, e raccogliere velocemente l'asciugamano da terra prima di fiondarsi fuori da quella maledetta doccia

Con il volto ormai in fiamme e con i battiti a mille mentre raccoglie la sua roba e, velocemente, la infila come se avesse Satana stesso alle calcagna

Mentre Shouto si accascia di nuovo al suolo, sotto l'acqua ormai fredda , e si sente morire mentre quella porta sbatte per l'ultima volta

Mentre Shouto si accascia di nuovo al suolo, sotto l'acqua ormai fredda , e si sente morire mentre quella porta sbatte per l'ultima volta

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