5. In piscina

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SARA'S POV

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SARA'S POV

È mattina, mi alzo dal letto, mi stropiccio gli occhi e d'un tratto mi accorgo che c'è Camila che sta dormendo beatamente. Controllo l'orario OH PORCA TROIA, SONO LE NOVE, I RAGAZZI SI STANNO GIÀ ALLENANDO. Provo a svegliare Camila il più velocemente possibile; scrollandole le spalle e urlando il suo nome un paio di volte.

«Dai lasciami dormire Sara.»
Dice lei ancora mezza addormentata.

«Camila i ragazzi sono già di sotto e abbiamo saltato anche la colazione!»

«Nooooo la colazione!»
«ASPE HAI APPENA DETTO CHE I RAGAZZI SI STANNO GIÀ ALLENANDO?»
Mi chiede dopo che pensavo avesse finito di lamentarsi.

«Sì Cami.»

«Oh merda! Fammi vestire!»

«Eh, però dobbiamo fare velocemente.»

«Okay.»
Acconsente lei di fretta e furia.

«Ah e mettiti sotto il costume, così almeno andiamo direttamente in piscina.»
Le comunico.

«Va bene.»

Ci diamo una sciacquata al viso e ci laviamo i denti. Ci prepariamo mettendoci il costume, io bianco e lei rosa, che con i suoi capelli biondi sta da favola. Sopra io mi metto un top dello stesso colore del mio costume, dei jeans corti e le mie Air Force 1, mentre Cami mette una maglietta grigia e anche lei i jeans e delle Campus grigie abbinate alla maglia. Abbiamo preso anche una borsa con dentro due teli, la crema solare, degli occhiali e le nostre infradito.

Scendiamo al campetto e troviamo tutti i ragazzi che si stanno allenando. Dopo una mezz'oretta buona, invece che fare la partita come ieri possono fare quello che vogliono; c'è chi fa dei tiri in porta, chi fa dei passaggi e chi fa dei palleggi; Nico, Lamine, Gavi e Fermín si stanno occupando proprio di ciò, palleggi alti e anche molto belli.

«Ammazza, io non ce la farei mai, riuscirei a farcela solo con le mani.»
Dico onestamente.

«Ah, ma noi sappiamo fare altro con le mani.»
Mi dice Gavi.

«Eh?»
Rispondo imbarazzata.

«Gavi non me la traumatizzare, sennò chi la vuole sentire.»
È Lamine, ovviamente.

«Aspetta quindi vuoi dire che tu...»
Mi chiede Nicolas prendendo la palla e fermando i loro passaggi, come se fosse di vitale importanza sapere la risposta.

Faccio cenno di no con la testa e ridacchiando.

«Le uniche cose che saprà saranno solo grazie a quei libri che leggi.»
È sempre Lamine a dire questa frase.

«Ma sta zitto.»
Gli dico dandogli una piccola spinta scherzando.
«Comunque lei è Camila, Camila, loro sono Nico, Gavi e Fermín.»
Riprendo a parlare per presentare la mia migliore amica.

Fratellastri o di più? ||LAMINE YAMAL||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora