11-scuse

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-Ciao- dico io facendomi più in là così che il mio amico si possa sedere a fianco a me e così fa.
-Scusami per prima, ero molto agitato non avrei mai dovuto trattarti così, so quello che hai passato e se non me l'avessi detto l'avrei ammazzato in campo-
-Tranquillo ho immaginato che fosse per la partita, hai giocato bene non ho mai smesso di fare il tifo per te-
-Lamine mi ha detto di prima-
-Già-
-Come ti senti?-
-Un po' strana-
-Per Lamine o per Jude?-
-Entrambi, insomma Lamine non mi rivolgeva la parola da mesi e dal nulla e venuto a difendermi con il mio ex, mentre Jude vuole tornare con me ma io non voglio-
-So solo che Lamine ci tiene a te, non lo dimostra perché è fidanzato, non sarei io a dovertelo dire però ci tiene davvero non avrebbe mai voluto finisse così con te-
-Invece l'ha fatto finire esattamente cosi e va bene, non giudico le scelte degli altri-
-Certo ma avresti voluto finisse diversamente-
-Mi bastava essere amici-
-Potrete sempre diventarlo-
-No, non mi importa più-
-Mh-
-Mi sono semplicemente fatta un'idea sbagliata-
-Tranquilla prima o poi tutto si risolverà-

Restiamo lì seduti a parlare e intanto i ragazzi finiscono la doccia e io raggiungo mio padre.

-Tesoro, abbiamo vinto, sta sera faremo una cena con la squadra vuoi venire anche te?-
-Certo si mi farebbe molto piacere-
-Allora sbrighiamoci ad andare a casa che non tra molto dobbiamo essere pronti-

Appena arrivata a casa, mi lego i capelli così da lavarli domani, cerco qualcosa di carino da mettermi dato che mio papà mi ha avvisata essere una cena importante, sia per la vittoria che per il suo compleanno dato che di lì a poco avrebbe compiuto gli anni.
Scelgo un vestito lungo nero, con uno spacco laterale e le maniche in pizzo.
Ci abbini dei gioielli dorati, una borsa nera e un paio di tacchi aperti.
Prendo infine il alzar nero e mi trucco, non faccio niente di esagerato, giusto per darmi una sistemata.
Vado in salotto dato che mio papà mi stava aspettando da un po' di tempo e mia mamma era già pronta, bellissima come sempre, anche lei con un vestito lungo azzurro e i capelli sciolti.
Mio papà in giacca elegante ci fa mille complimenti e ci abbraccia, lo amo.
Andiamo in questo ristorante e mi messaggio con Pedri per sapere se fosse già lì.

-Vita- dice vedendomi scendere dalla macchina
-Vita- dico abbracciandolo
-Sei bellissima te lo giuro-
-Anche te, non ti ho mai visto così elegante-
-A volte ti sorprendo-
-Dovresti farlo più spesso-
-Oh guarda chi c'è- dice facendomi voltare e mi fa notare Lamine insieme alla sua fidanzata
-Oh, si-
-Dai non pensarci, vieni con me stiamo insieme tutta la sera promesso- dice prendendomi la mano e portandomi dentro al ristorante
-Non mi importa di lui, però mi fa un po' male a vederlo con lei capisci?-
-Certo che ti capisco, ma non pensarci ora, pensa al compleanno di tuo papà e a divertirti con noi-
-Si hai ragione-

Ci sediamo vicini, il più lontano possibile a Lamine e dalla sua ragazza.
Noto che però ci lanciamo sempre i nostri sguardi che vanno avanti da mesi ormai.
Sguardi che non sono solo sguardi, sono occhiate, come se volesse dirmi qualcosa, mi guardava in modo diverso, lo so perché conosco questi sguardi.
Non ci penso e mi godo il compleanno, passo la serata attaccata al mio migliore amico e lui alla sua ragazza, tra l'altro nemmeno si è presentata.
Festeggiamo sia la vittoria che il compleanno, come avevo detto.
Alla fine mi sono divertita tantissimo perché sono stata con i miei amici, abbiamo ballato, cantato e sono stata davvero contenta.
La serata si conclude mangiando la torta e poi torniamo a casa dato che domani rinizia la settimana.
Torniamo a casa, mi preparo per andare a dormire, esattamente come ogni sera, mi metto la musica nelle cuffiette, ma prima guardo qualcosa alla televisione, è una nuova abitudine che ho adottato non da molto tempo.
Come sempre mi torna il pensiero su Lamine, ma cerco di evitarlo e di farmi la mia vita.
Alla fine mi addormento un po' sul tardi perché non riuscivo a dormire, penso fosse mezzanotte inoltrata, comunque mi addormento grazie alla musica e mi riposo.

Nel mentre penso a te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora