13-primo allenamento

485 15 13
                                    

Come vi avevo anticipato nel pomeriggio ci sarebbe stato il primo allenamento, quindi dopo pranzo, i miei due compagni di squadra si vanno a cambiare e io rimango vestita come sono arrivata, non ho bisogno di sporcare altri vestiti, tanto devo solo stare seduta all'ombra.
Aspetto nella hall dell'hotel mentre guardo un po' instagram, per poi essere interrotta dall'allenatore.

-Ei Mati, posso chiamarti così?- mi chiede
-Si certo-
-Allora Mati, dato che Lamine è già venuto giù, potresti accompagnarlo a prendere delle cose nello stanzino?-
-Va bene certo, vado subito- dico infilandomi il telefono in tasca così da avere le mani libere

-Devo accompagnarti- dico rivolgendomi a Lamine
-Dove?-
-A prendere le cose per l'allenamento nello stanzino-
-Ah si, è qui vieni-

Andiamo verso questo ripostiglio pieno di attrezzi per allenarsi.
Mi chiede di prendere degli ostacoli, ma sono pesanti e sono anche bloccato in mezzo a tutta quella roba.

-Aspetta ti aiuto io- mi dice mettendosi dietro di me
-Ah grazie- dico
-Scusami- dice appoggiandosi leggermente al mio corpo dato che lo spazio è molto stretto

Riesce a prendere gli ostacoli e li sposta dietro di se fuori dallo sgabuzzino e io di conseguenza mi giro verso la porta dato che ero di schiena.
Mi ritrovo praticamente faccia a faccia con Lamine, noto che non fa niente per spostarsi, ma anzi resta lì fermo a pochi centimetri dalla mia faccia, sempre per il motivo dello spazio.
Restiamo lì a guardarci negli occhi, dopo tanto tempo che non lo facevamo o forse non l'abbiamo mai fatto in quel modo.
Restiamo lì forse un po' di minuti, non saprei nemmeno decifrare il tempo passato, ma so che il mio cuore stava battendo a mille, avevo come un nodo in gola, non riuscivo a dire niente, eravamo lì, io e lui.
Vedo che viene verso di me, come se dovessimo baciarci e stava per succedere.
In quell'esatto momento che le nostre labbra si stavano per toccare, arriva il mio migliore amico che spezza il momento.

-Ragazzi ci sie- dice bloccandosi
-Si ci siamo- dice Lamine spostandosi da me ed uscendo, lasciandoci soli
-Che stava per succedere?- mi chiede Pedri
-Poi ti racconto-
-Non dirmi che-
-No non è successo assolutamente niente-
-Peccato-
-Si è appena lasciato e stavamo per commettere un errore madornale-
-Addirittura-
-Si addirittura, dopo che non ci parlavamo da mesi, ci stavamo per baciare-
-VI STAVATE PER BACIARE?-
-Shhh non gridare certino-
-Perché non ci siete baciati?-
-Forse perché sei arrivato tu?- chiedo ironicamente
-Cazzo scusami-
-Ma cosa scusami, mi hai salvata-
-Tu ci saresti stata con lui?-
-Non so se mi sarei spostata, ma lasciamo perdere, vai ad allenarti forza-

I ragazzi vanno nel campo e io nelle panchine, inizia a fare parecchio caldo qui in Germania, esattamente come in Spagna.
Anche solo a stare ferma muoio di caldo, non mi immagino quei poverini a correre come dei matti sotto al sole.
Scambiò qualche parola con il mister intanto che gli altri fanno pausa o corrono.
Dopo due orette circa i ragazzi hanno finito e sono liberi, quindi vanno a farsi la doccia mentre io rientro in hotel e resto seduta sul divanetto della hall.
Il primo ad uscire è il mio amico, rimango stupita perché di solito è uno degli ultimi.
Mi tiene compagnia e parliamo un po', intanto che aspettiamo l'ora di cena.
Appena pronto, andiamo a sederci nei tavoli e come anche a pranzo, io sono vicino a lui e Gavi, i miei compagni di stanza.
Appena finito vedo che viene verso di me Lamine, esattamente mentre sto andando in camera.

-Mati- dice afferrandomi per un braccio fermandomi
-Dimmi-
-Ti va di fare due parole?-
-Ora?-
-Si, fuori c'è un giardino niente male, c'è la piscina, possiamo farci un giro che ne dici?-
-Mh, si perché no-
-Allora ci vediamo tra 10 minuti sotto va bene?-
-Si va bene a dopo-

Corro in camera ad avvertire il mio migliore amico con il cuore a mille e lui è letteralmente più felice di me, infatti mi incita a raccontargli poi tutto.
Io mi lavo i denti, come al solito dopo cena e mi do una sistemata, dato che ero tutta sudata dal pomeriggio.
Mi lego i capelli in una coda fatta velocemente a a caso, mi cambio e mi metto dei jeans lunghi perché la sera da molto freddo e scendo in maniche corte perché mi rifiuto di indossare la felpa.

Nel mentre penso a te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora