La mattina successiva la sveglia suona alle 8.00 in punto, io ovviamente non l'ho sentita, infatti è venuto a svegliarmi Pedri, dopo che si era già preparato così da lasciarmi dormire ancora un po'.
Mi preparo in fretta e furia, in modo tale da poter fare colazione con i ragazzi e accompagnai ad allenamento.
I miei compagni di stanca scendono prima di me perché devono parlare al mister, quindi mi preparo da sola e poi scendo.
Proprio mentre chiudo la porta sento la porta accanto alla mia aprirsi.-Buongiorno- dice Lamine abbracciandomi
-Buongiorno- gli dico ricambiando e sbadigliando
-Dormito bene?-
-Si te?-
-Anche-Scendiamo insieme e ovviamente prendiamo l'ascensore perché sono una sfaticata del cavolo e l'ho obbligato a venire con me.
Arriviamo al piano inferiore e raggiungiamo gli altri, ovviamente il mio migliore amico mi guarda con una faccia da ebete, chissà a cosa pensa.
Gli faccio cenno di no con la testa e mi siedo accanto a lui, forse spezzandogli il cuore per avergli fatto capire che non fosse successo un bel niente.
Mangiamo colazione tutti insieme, ho sempre però lo sguardo fisso sulla figura di Lamine, sul suo sorriso e sui suoi occhi bellissimi.
Forse la situazione mi sta sfuggendo di mano.
Tralasciando questa cosa, devo andare a vedere gli allenamenti, ma prima passo ancora dalla camera a lavare i denti e cambiarmi dato che ero scesa con i primi vestiti che ho trovato e sono orribili.
Vengo seguita da Lamine e alla fine ci troviamo in camera da soli.-Allora che fai?- mi chiede sorprendendo
-AAAA-
-Ti faccio così paura?-
-Ma sei impazzito? Mi hai fatta spaventare-
-Scusami-
-No tranquillo, ma sai trovarsi qualcuno in camera, che non sia il tuo compagno di stanza, quando si è da soli, non è tanto divertente-
-Che scema che sei-
-Devo lavarmi i denti e cambiarmi-
-Ti aspetterò nessun problema-
-Allora vai a prendermi dei vestiti nell'armadio così io vado in bagno e facciamo prima-Chiaramente obbedisce e mi prende un paio di jeans corti azzurri chiaro e un top nero, devo dire che ne sa di moda, niente male.
Esco dal bagno e mi cambio, chiedendogli di girarsi, sono un po' timida e mi sento in imbarazzo.
Mi giro anche io e mi tolgo i vestiti.-Hai un bel culo- esclama
-Stronzo pazzo maniaco- gli dico
-Eddai, che vuoi che abbia detto-
-Sei un pazzo maniaco, ti avevo detto di girarti-
-Mmmmmm- dice avvicinandosi a me
-Questa volta ti perdono-
-Mh bene- dice avvicinandosi ancora a me fino a farmi appoggiare all'armadioAncora prima che io potessi fiatare, mi bacia.
MI BACIA SI.
Sento letteralmente il cuore in gola, lo sento battere fortissimo, ma così forte quasi esplodere.
Sento le farfalle divorarsi lo stomaco, sento le gambe cedermi e vengo trasportata dall'emozione.
Ha una mano sulla mia guancia, l'ha appoggiata così delicatamente che quasi non si sente.
Mi sono messa in punta di piedi per poter arrivare circa alla sua altezza e ricambio il bacio.
Era un bacio che aspettavamo da quel giorno che io sono tornata da Madrid, c'era passione, desiderio, amore, emozioni.
Appena ci stacchiamo scatta uno di quei sorrisetti che ci lanciavamo da mesi, senza mai avere la possibilità di andare oltre.-Matilde cosa mi fai- mi dice mentre usciamo dalla camera
-Lamine cosa non mi fai invece-
-Oggi farò fatica ad allenarmi-
-Lo farai benissimo invece sennò mi incazzo-
-Mi fai paura-
-Fai bene ad averla, posso essere pericolosa-
-Mi allenerò bene capo-
-Ecco così mi piace-
-Posso darti l'ultimo bacio poi andiamo?-
-Si-Mi bacia di nuovo ma questo era un bacio veloce e semplice, giusto per salutarci prima di raggiungere gli altri in campo.
Non eravamo in ritardo, anzi eravamo in anticipo di un po', infatti erano ancora quasi tutti in spogliatoio se non Pedri e Gavi che sono andati a fare due passaggi insieme.
Lamine lo raggiunge e io mio migliore amico mi lancia un'occhiataccia da metà campo.
Gli annuisco, come per fargli capire che fosse successo qualcosa, si ci capiamo con uno sguardo o con un gesto, siamo così da quando siamo bambini.
Si avvicina alla panchina io gli racconto della io e lui mi abbraccia letteralmente più felice di me.
Ricambio l'abbraccio, ma lo spedisco subito ad allenarsi facendogli giurare di far finta di non sapere nulla.
Io resto lì a guardare l'allenamento, incoraggiando il mio migliore amico, ma rimango incantata da Lamine.
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Nel mentre penso a te
RomanceMatilde è la figlia del mister del Barça, fa un via vai tra Barcellona e Madrid a causa del suo ragazzo, calciatore del Real. Conosce benissimo i ragazzi di suo papà, nella squadra è presente il suo migliore amico, Pedri. Ma se tornasse a Barcellon...