Capitolo 10 - Inevitabile delusione

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Da quel pomeriggio le giornate si sono susseguite in una routine tale da darmi l'illusione che il tempo, in realtà, non sia mai trascorso.

Mi alzo presto la mattina, faccio colazione, studio, sperimento, pranzo velocemente, di nuovo sperimento e dopo cena mi dedico alla lettura del quaderno o alla visione di qualche programma di cucina, in attesa della tanto famigerata ispirazione.

"L'ispirazione viene a chi la sa aspettare" diceva Alex DeLarge in Arancia Meccanica, ma a differenza sua io non ho tutto questo tempo a disposizione.

Ho buttato via non so quanti ingredienti a furia di provare e riprovare, il mio palato ha subìto le peggiori torture con abbinamenti che proprio non erano adeguati l'uno all'altro, il mio viso è perennemente segnato da profonde occhiaie bluastre e mai come in questo momento capisco la palpabile tensione di Allen ogni volta in cui entra in cucina.

Devo creare tredici portate e devono essere approvate da lui per potere essere definite perfette. Ogni tanto passano a trovarmi altri componenti dello staff del ristorante, tra alcuni colleghi serpeggia l'inevitabile invidia ma altri sono molto contenti per me, tanto che spesso si propongono di fare la spesa al posto mio così da lasciarmi più tempo per studiare e sperimentare. Una delle persone che si è rivelata essere una preziosa fonte di aiuto, incredibile ma vero, è Eva. A quanto pare la donna/generale non è poi così ferrea quando si tratta di determinati argomenti. Le piace la mia determinazione, le ricordo i suoi anni più belli di gioventù, sto imparando a conoscere una gran donna fatta di sogni e speranza per il futuro nonostante l'età avanzata. Come Allen, anche lei durante il servizio è tutta un'altra persona, scoprire i suoi lati nascosti è stato gratificante. È l'ennesimo esempio che insegna a non giudicare gli altri dalle apparenze.

Persino Zack ha mostrato le sue debolezze, gettando finalmente la maschera dell'uomo perennemente felice. Quando un giorno è passato a trovarmi a casa, mi ha raccontato di essere stato portato alla Course des Chefs da Allen tre anni fa, arrivando purtroppo secondo. Dopo questa rivelazione ho capito il motivo per cui a volte i suoi occhi sono velati di tristezza. Cerca sempre di sorridere e sembrare allegro, eppure questa cosa gli fa un po' male, è evidente. Sta dimostrando una forza indescrivibile, mi ha suggerito alcuni piatti e insegnato varie tecniche tra cui la vaso cottura e le basi della cucina molecolare.

Con i vari impegni, Allen è passato meno a trovarmi e purtroppo anche in cucina al ristorante non riesce a rimanere quanto vorrebbe dopo il servizio. Ma quel poco tempo che riusciamo a stare insieme è il più bello di sempre. Non c'è stato nulla di fisico tra noi, fatta eccezione per qualche stretta o carezza improvvisa, ma nei suoi occhi vedo la mia stessa passione e questo basta. A volte l'amore è molto più di un semplice contatto fisico e sono felice di essere arrivata a questa conclusione accanto ad un uomo così straordinario. Basta la sua presenza per farmi stare bene, persino l'aria della cucina sembra meno stantia, le mie idee più sciocche trovano senso grazie alle sue parole, gli sperimenti sembrano meno disgustosi quando è lui a criticarli.

Ho scoperto che a volte l'amore non è un corpo, bensì una presenza.

Se prima le giornate sembravano monotone, ora con questi incontri ho la sensazione che il tempo stia letteralmente correndo, tanto che arriva il primo luglio e me ne accorgo appena.

Sono riuscita a preparare cinque pietanze a base di pesce, utilizzando per la maggior parte quello che ho trovato scritto sul quaderno di Allen. Voglio valorizzare il cibo che tutti potrebbero acquistare e non usare ingredienti improbabili. Mi piace pensare che un giorno qualcuno possa provare a cucinare uno dei miei piatti senza ammattirsi nella ricerca di un ingrediente.

Le altre cinque ricette che ho preparato sono a base di carne. Essendo maggiormente abituata a lavorare col pesce ho avuto qualche difficoltà, ma niente che non abbia trovato soluzione grazie al giusto consiglio.

Macaron Love - Gerini Alice (racconto)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora