Sono in cerca di un posto in cui stare già da un bel po', ho girato gran parte di Lakefair, ma nessun posto mi è mai sembrato abbastanza sicuro e accogliente. Noi manipolatori siamo rimasti in pochi, sparsi e nascosti per il mondo magico. Perciò veniamo considerati abbastanza rari da essere catturati ed essere utilizzati come trofeo, ma non solo, tutti bramano di comprendere come la nostra mente funzioni e di poterci usare a loro piacimento. Però vi è un punto a nostro favore, non abbiamo nessuno tratto che ci contraddistingue dagli altri esseri umani. Solo, possiamo controllare con la mente, il pensiero ed i gesti altrui.
Perciò è semplice mischiarsi tra tutti gli altri e risultare trasparenti.
Cammino per il bosco, tra piccole creature dalle ali trasparenti e animali fantastici. Quando improvvisamente, sembra che la sfilza di alberi sia finita. Il regno più oscuro e freddo è davanti i miei occhi, delle alte mura in pietra grezza circondano le case e il palazzo in cui, tra vizi e segreti vivono i reali, che in gran parte governano gli scambi tra le fazioni.
Non ho mai osato oltrepassare il limite, perché spaventata a causa delle cose sentite dire, uomini alti due metri, oscuri e violenti, camminano per le strade in cerca di pace.
Il sovrano, invece, crudele e sadico governa, muove tutto e tutti come marionette appese a dei fili.
Mi ha sempre intrigato l'ignoto.
Mi piace mettermi in situazioni scomode dove l'unica via di uscita è la fuga.
E sembra che anche questa volta qualcosa mi chiami.
Come se un fuoco fosse stato appiccato all'interno del mio stomaco, sento il calore dipanarsi nel petto, nelle braccia, nelle guance.
Continuo a sentire l'incendio dentro di me ardere mentre mi muovo in avanti, tra gli steli d'erba, che piano piano iniziano a condividere lo spazio con la neve.
Non superare il limite.
Mi ripeto più e più volte mentre mi spingo qualche passo più avanti.
So che è sbagliato, ma non posso farne a meno, dovrò pur spegnere questo fuoco, in un modo o nell'altro e avanzare sembra l'unica soluzione.
Sento l'erba fresca sotto i piedi nudi, la gonna svolazzare. Il vento mi smuove i capelli bianchi come il latte dalle spalle, ed alcuni ciuffi mi ricadono sul volto.
Il mio sguardo si dirige verso il cielo che riesco a vedere tra le fronde dei pochi alberi spogli. Socchiudo gli occhi per la potente luce del sole, quando un coniglio, dalla pelliccia, all' apparenza crespa, mi passa davanti. Cerco di afferrarlo, rincorrendolo, ma sembra io sia troppo lenta per lui.
Mi sdraio e aspetto quasi che qualcuno mi prenda e porti a casa.
Il sottile strato di neve sotto di me si scioglie con il calore del mio corpo.
I miei piedi non vogliono muoversi, così come le braccia, e qualsiasi altro muscolo del mio corpo.
Mi sento sparire tra gli steli bagnati, ma non posso non sentire un leggero brivido di freddo, causato dalla terra vicina. Il loro regno, immerso tra la neve densa e i pini, è esattamente il contrario di ciò che ho intorno adesso, e la cosa mi inquieta, perché non dista neppure troppo.
Chiudo gli occhi e lascio che il sole mi avvolga con il suo calore e da un momento all'altro sembra le nuvole lo abbiano coperto.
Mi concedo qualche secondo prima di tornare alla realtà.
Le palpebre si allontanano ed il mio cuore si congela così come la terra vicina.
Il muso bianco di un orso dista di poco dal mio volto.

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Bull Bones'
FantasyFaye è una manipolatrice, dotata di un dono raro ma anche pericoloso, con la sola forza del pensiero può comandare i movimenti altrui. Da sempre in fuga per non cadere nelle mani di chi vorrebbe solo sfruttarla per raggiungere le vette più alte dell...