"Pensavo fossi una povera ragazzina sopravalutata."
Esordisce mentre si fa strada verso di me.
"E la cosa buffa è che lo penso ancora."
Vorrei capire dove vuole arrivare.
"Perciò?"
Alzo le sopracciglia in cerca di una sua risposta.
"Perciò per una volta, vorrei davvero sbagliarmi, e riconsiderarti."
"E come posso cambiare il tuo pensiero?"
Con un gesto elegante delle mani ed un sorriso compiaciuto sul volto, si sfila dal collo la collana luccicante.
Non capisco le sue intenzioni fino a quando non mi chiede di fare ciò che ho fatto su tutti gli altri.
"Voglio che tu prenda il controllo su di me."
Rido incredula e imbarazzata.
Più si avvicina più capisco quanto serio sia in questo momento.
Rimango immobile, mentre lui si china su di me e avvicina le sue labbra al mio orecchio.
"E voglio tu comprenda che ti si sta presentando un'occasione, che certamente non ricapiterà più."
Fa un passo indietro, io invece sgrano gli occhi ma sembra che la mia reazione non scaturisca nulla in lui.
Tanto vale farlo davvero.
"Inginocchiati."
Sussurro mentre lo guardo negli occhi.
Ed effettivamente le ore continue di allenamento, sembra stiano dando i loro frutti, perché come se niente fosse, come se avesse deciso lui stesso di farlo, si abbassa, cadendo sulle ginocchia.
Non alza lo sguardo, o almeno, non gli do il tempo di farlo autonomamente.
Passo una mano tra i suoi capelli e li stringo in un pugno, lo obbligo a guardarmi, dal basso, dove ho sempre pensato di appartenere io, anche se non l'ho mai ammesso a me stessa a causa dell'orgoglio che celo per la mia persona.
Lo vedo stringere le mascelle e muovere le braccia e le mani ornate di anelli verso di me, ho pochi secondi prima di poter comprendere le sue intenzioni.
Mi afferra la vita e la stringe tra le dita.
Dentro di me, mi sento in imbarazzo, il tuo tocco avventato mi fa tremare la pelle e rizzare i peli, ma non posso dimostrare altro se non disgusto e passività nei confronti del suo gesto e dei suoi occhi blu fissi nei miei.
Porto le mie mani sulle sue, in cerca di spostarle, ma un suo veloce gesto mi fa cadere a terra.
Sento il suolo sotto di me mentre con la coda dell'occhio vedo la sua figura rialzarsi.
Sorreggo il peso del mio busto con le braccia mentre sosto sul pavimento.
Alzo la testa e lo guardo, davanti a me, mentre sono all'altezza delle sue ginocchia.
"Hai questa brutta abitudine di osare...ma sembra essere la tua sventura, ti conviene abbandonarla, perché così come ti ha portata qui, ti ci farà riminare."
Rimango sola.
Mi rialzo alla svelta, mi dirigo verso la porta, ma Krim è appena rientrato, perciò mi blocca la strada.
"Va tutto bene?"
Mi chiede mentre si guarda attorno.
Vorrei rispondere qualcosa ma non lo faccio, rimango il silenzio.
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Bull Bones'//ossa di toro
FantasiaFaye fa parte dei manipolatori, coloro che con la mente possono controllare i gesti altrui. Sola e in cerca di un posto in cui nascondersi per non essere catturata ed essere sfruttata, decide di oltrepassare il limite che si era sempre posta, perché...