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Le settimane che seguirono furono un susseguirsi di momenti teneri e pieni di complicità tra Harry e Louis. Dopo tutto quello che avevano passato, avevano bisogno di ritrovare una routine che li facesse sentire di nuovo normali, almeno per un po. Harry, sempre premuroso e attento, organizzava delle giornate speciali per far sì che Louis potesse rilassarsi e godersi la vita.

Una sera, decisero di uscire a cena in un ristorante elegante della città.
Louis indossava una camicia blu che metteva in risalto i suoi occhi, mentre Harry, in completo nero, non riusciva a staccargli gli occhi di dosso.
Durante la cena, i due parlarono a lungo, ridendo e scherzando come se tutto il mondo esterno non esistesse.
Harry osservava Louis con tenerezza, felice di vederlo più sereno, anche se sapeva che le ferite interiori richiedevano tempo per guarire.

Dopo cena, Harry propose di andare al cinema. Scelsero un film leggero, una commedia romantica, e si sistemarono nelle comode poltrone del cinema. Harry teneva la mano di Louis tra le sue, accarezzandola con il pollice mentre sullo schermo scorrevano le immagini. Louis si appoggiò alla spalla di Harry, sentendosi protetto e amato. Era come se, per un paio d'ore, fossero riusciti a fuggire da tutto il dolore e la paura che avevano vissuto.

Qualche giorno dopo, Harry sorprese
Louis con una visita al luna park, un luogo che sapeva avrebbe potuto portare un po' di gioia e spensieratezza. Arrivarono nel pomeriggio, il sole ancora alto nel cielo, e si persero tra le attrazioni colorate e i suoni delle giostre. Louis sembrava divertirsi davvero, ridendo mentre provavano le montagne russe e giocavano ai vari stand, vincendo un peluche che Louis stringeva tra le braccia con un sorriso radioso.

Tuttavia, a un certo punto, Louis cominciò a sentirsi strano. Il mondo intorno a lui iniziò a girare, e una sensazione di debolezza lo sopraffece. Prima che potesse dire qualcosa, tutto divenne confuso, e le sue gambe cedettero. Harry, accanto a lui, fu rapido a sostenerlo prima che cadesse, il cuore in gola per la paura.

"Louis!" esclamò Harry, la voce tremante di preoccupazione. "Cosa succede? Stai bene?"

Ma Louis non rispose, svenendo tra le braccia di Harry. In un attimo, Harry lo sollevò e lo portò di corsa alla macchina. Si diresse a casa a tutta velocità, chiamando nel frattempo il loro dottore privato affinché si recasse subito da loro.

Una volta a casa, il dottore visitò Louis attentamente. Harry lo osservava con ansia, incapace di distogliere lo sguardo dal volto pallido di Louis. Dopo una serie di controlli, il medico si voltò verso Harry con un'espressione rassicurante.

"Non ti preoccupare, Harry," disse con un sorriso tranquillo. "È solo un lieve calo di pressione. Niente di grave. Louis ha solo bisogno di riposarsi e di reidratarsi. Si riprenderà presto."

Harry tirò un sospiro di sollievo, ma la preoccupazione non lo lasciava del tutto. Si sedette accanto a Louis, che si era appena risvegliato e sembrava confuso.

"Stai bene?" chiese Harry, accarezzando i capelli di Louis.

"Sì, mi sento meglio," rispose Louis con voce debole. "Scusa se ti ho spaventato."

"Non scusarti, Lou," disse Harry con dolcezza. "L'importante è che tu stia bene. Ora devi solo riposare."

"Non scusarti, Lou," disse Harry con dolcezza. "L'importante è che tu stia bene. Ora devi solo riposare."

Louis si chinò sul lavandino e vomitò, il corpo scosso dai conati. Harry si inginocchiò accanto a lui, tenendogli i capelli indietro e sussurrando parole di conforto.

"Shh, va tutto bene, Lou," mormorò Harry, cercando di nascondere l'ansia nella sua voce. "Sono qui con te. Non sei solo."

Louis, dopo aver vomitato, si lasciò scivolare a terra, esausto. Harry lo sollevò con delicatezza e lo riportò a letto, cercando di non fargli pesare il suo stato. Ma dentro, Harry era terrorizzato. Non riusciva a capire cosa stesse succedendo, e l'idea di poter perdere Louis, di non riuscire a proteggerlo, lo stava divorando dall'interno.

Si sedette accanto a Louis sul letto, stringendolo tra le braccia mentre cercava di nascondere la sua agitazione. "Ti prego, Louis," sussurrò con voce rotta. "Dimmi se c'è qualcosa che non va. Non voglio perderti" disse Harry in tono drammatico.

Louis, ancora debole, cercò di rassicurarlo. "Harry, sto bene... è solo un po' di stress, credo. Non devi preoccuparti così tanto, non sto mica per morire" ci scherzo sù ridacchiando.

Ma Harry non riusciva a calmarsi.
Anche se cercava di non mostrarlo, il terrore di vedere Louis soffrire gli stringeva il cuore. Decise che avrebbe fatto di tutto per proteggere la persona che amava, anche se significava non staccarsi mai da lui.
Quella notte, si addormentò accanto a Louis, tenendolo stretto, come se il suo amore potesse bastare a scacciare ogni male.

Destini intrecciati /LARRY/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora