Non siamo mai così indifesi verso la sofferenza, come nel momento in cui amiamo.
-Sigmund Freud
Quelle sole tre parole hanno scatenato in me il panico più totale.
Lancio il cellulare nel letto e indietreggio mentre osservo tutti gli angoli della camera per controllare se ci sia qualcuno che mi stia osserva.
I miei battiti del cuore aumentano la loro portata fino a dover faticare il respiro e dovermi bloccare per qualche secondo.
Stringo le mani lungo il corpo.
L'ansia si sta prendendo gioco di me.
Se c'è effettivamente qualcuno in questa stanza devo essere abbastanza sveglia e vigile per poterlo fronteggiare, non posso permettere che qualcuno svolga il suo sporco gioco macabro e che ne goda della mia preoccupazione.
Più facile dirlo che farlo.
Non sono in grado nemmeno di aprire l'armadio e accertarmi che al suo interno non ci sia nessuno, così escludendo un luogo in cui possa essere. Non posso credere che ci sia di nuovo qualcuno in casa mia.
Prima nel corridoio all'entrata della camera e ora sono sicura ci sia qualcuno dentro la mia stanza, dove mi trovo in questo momento.
Non emetto alcun suono dalle labbra, le parole mi rimangono incastrate in gola con la paura che questo individuo possa reagire e io non possa difendermi.
Cosa vuole questa persona da me?
Indietreggio fino a dover sbattere con il muro e impaurirmi anche solo del poco rumore che ho provato sbattendo contro un quadro di me e Nora, ho paura persino della mia ombra.
Sono terrorizzata da quel messaggio e da quello che possa succedere nei prossimi minuti.
Cosa vuole da me?
Vuole del denaro?
Vuole gioielli o qualcosa di valore?
È qualche senza tetto che vorrebbe del cibo o derubarmi?
Perché ha scelto proprio questa casa?
I miei pensieri sono così contrastanti.
Una parte di me spera che non ci sia nessuna persona con cattive intenzioni, ma semplicemente qualche scherzo che sta andando oltre i limiti, ora non fa più ridere. Invece, una grande parte di me, crede che qualcuno mi abbia puntato e voglio qualcosa da me.
Come posso pensarla così... è ovvio!
Siamo lontani chilometri dalla città, in mezzo a un enorme bosco che si propaga per parecchi chilometri con sole due ragazze in questa piccola casa. Che mostro potrebbe mai fare una cosa del genere a due povere amiche che non hanno mai fatto del male a nessuno?
In quei minuti che passano però sembra di non sentire nemmeno uno spostamento leggero, o qualche piccola ondata di vento dalla finestra.
Tutto abbastanza tranquillo, innaturale.
Prendo fiducia in me stessa e ripercorro i passi di prima fino a doverne aggiungere di nuovo per arrivare all'armadio ormai di fronte a me.
Gli unici suoni che ora sento sono i piccoli passi che mi separano dal mio obiettivo: l'armadio.
Prendo questa decisione da sola senza chiamare Nora per la paura che solo provocando un leggero rumore possa poi portare questa persona a scatenarsi e a doversela prendere con me.
E se questa persona ce l'avesse davvero con me, non vorrei mai mettere in mezzo un'altra persona che non c'entra nulla, soprattutto se si tratta della mia migliore amica, la persona più importante della mia vita.
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𝑪𝒓𝒚𝒑𝒕𝒊𝒄/𝑫𝒂𝒓𝒌 𝑹𝒐𝒎𝒂𝒏𝒄𝒆
Lãng mạn«𝑪𝒉𝒆 𝒏𝒐𝒎𝒆 𝒑𝒖𝒐𝒊 𝒅𝒂𝒓𝒆 𝒂 𝒖𝒏 𝒂𝒎𝒐𝒓𝒆 𝒕𝒓𝒂 𝒊𝒍 𝒔𝒆𝒓𝒊𝒂𝒍 𝒌𝒊𝒍𝒍𝒆𝒓 𝒆 𝒍𝒂 𝒔𝒖𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒕𝒊𝒎𝒂?» . . . 🥇 #sicario 🥇 #hitman 🥇 #relazionetossica 🥇 #brividi 🥇 #psycho 🥇 #desiderio 🥇 #tossico 🥉 #serialkiller 🥉 #kille...
