𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟏𝟓

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Certi ricordi non si possono controllare, ti distruggono il cuore ma sono l'unico modo per sentirti vivo.

-Raiden Yamaguchi



Sì, forse ne sto approfittando un po' troppo del fatto che non stia benissimo mentalmente per creare un alibi suicidio indimenticabile.

Ma è il mio lavoro, devo far in modo di proteggere prima di tutto il mio cliente e la mia persona, il resto non deve interessarmi.

Tutto sta girando in un'unica strada che avevo lasciato in secondo piano fin da subito: l'idea che lei possa impazzire e cessare la propria esistenza.

Era uno degli aspetti che non tenevo in considerazione, speravo di divertirmi ancora di più con lei per poter studiare il modo in cui reagisce un'anima così fragile e pura alle mie provocazioni.

Invece mi toccherà finire il lavoro ancor prima di quanto mi aspettassi, senza, oltretutto, sporcarmi le mani.

Come è mia abitudine fare.

Sono passate solo un paio di settimane da quando ho agito a contatto con lei personalmente, e posso già considerare il fatto di avermi prolungato le ferie ancora una volta.

La prima settimana ho fatto in modo che temesse la presenza di una persona che la seguisse. Non è stato semplice trovare qualcuno con una struttura fisica come la mia, ma dopo varie ricerche ho trovato la persona adatta, l'ho pagato e l'ho semplicemente fatto passeggiare nei corridoi della sua università.

Mentre in mezzo a tutta la folla radunata nei negozi dei centri sono stato io a volergli tirare una spallata e a mettermi in gioco fin dal primo momento.

L'effetto che speravo di poter provocare è avvenuto quando ha visto il ragazzo passare con la stessa felpa indossata da me il giorno prima e ha iniziato a seguirlo per tutti i corridoi.

Non male per una ragazzina che pensavo tenesse la coda tra le gambe; invece, si è data da fare e ha affrontato chi temeva la potesse seguire, mostrandosi grintosa e determinata.

Avrà collegato il ragazzo con la felpa con i rumori sentiti in casa?

Mi sembrava di dover andare a rincorrere una povera bestiolina che veniva seguita dal suo più temuto predatore, un misto di eccitazione e adrenalina che mi scorreva forte nelle vene.

Così piccola e innocente, verrà risucchiata dalla mia malizia e trasportata in un vortice di terrore.

La seconda settimana ho deciso di non intromettermi e verificare che avesse allucinazioni o che, dalla paura, sentisse qualcosa che in realtà non c'è.

Si è dimostrata abbastanza sveglia e attenta nonostante il suo stato mentale ancora in fase di declino e la sua perenne ansia che continua a provocargli disturbi del sonno.

E anche grazie alle sue ricerche sul computer e sul telefono, sono riuscito a capire a cosa pensasse nei momenti in cui non diceva nulla e rimaneva a osservare il soffitto di camera sua immobile.

È una strana abitudine che si porta avanti da quando sono arrivato io, suppongo sfrutti tutto il suo tempo per comprendere quello che gli sta succedendo.

Approfittane perché non so quanto ancora ti rimanga.

La sua amica, invece, non ha smesso un secondo di fare ricerche sia fisiche che mediante l'uso di internet sul mio cliente e sulla sua famiglia.

𝑪𝒓𝒚𝒑𝒕𝒊𝒄/𝑫𝒂𝒓𝒌 𝑹𝒐𝒎𝒂𝒏𝒄𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora