𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟐𝟑

557 37 33
                                    



Un sicario è il coraggio e la paura mancata dell'umanità

Spotted Eyes



La sera prima ho reagito d'impulso, per quanto fosse nei piani spaventarla, mi sono arreso un secondo prima e l'ho lasciata andare senza che continuasse a mandarmi fuori uso.

Ho mandato a fanculo il piano e sento di aver disonorato quella che è la mia anima e tutte le persone che hanno fatto in modo che portassi avanti questo lavoro in modo pulito ed equilibrato.

Questa confusione che avverto nella mia testa non l'ho mai sentita, non mi sono mai domandato se stessi sbagliando qualcosa o se avessi dei dubbi, mai che sono arrivato a questo punto in così poco tempo.

Meno di un paio di mesi mi sono ritrovato incapace di proseguire un'opera studiata e appuntata per terrorizzarla e capirne le reazioni.

Mi sono fermato prima di quanto fosse stato pianificato, incompreso da me stesso e deluso dalle mie mosse incontrollate.

Prima di quanto potessi immaginare.

Vorrei pentirmi di aver preso in carico un caso del genere ed essere arrivato a tanto, ma devo approfittare dello stato confusionale per far in modo che non ricapiti una seconda volta e prevedere quello che la prossima vittima metterà in gioco.

Come tutte le altre volte ho svolto il mio lavoro seguendo i giusti piani e approcci, controllando tutti i punti da realizzare e concludendo tutto con il dolce lieto fine che voglio.

La mia ricompensa.

E con quello che mi è stato promesso, dopo l'anticipo per il mio ultimo caso, non ho intenzione di cambiare idea e lasciarmi manipolare da una diciannovenne imprudente.

Sto trasformando ogni situazione a mio favore, adattandomi e cogliendo al meglio tutte le opportunità che i cambiamenti mi offrono.

Non devo sbigottirmi di ciò, sarà un altro passo da affrontare per arrivare alla mia vittoria.

E soprattutto devo trovare il modo di mandar via degli intrusi che hanno intenzione di ostacolare i miei piani, oltre alla sua amica si è aggiunto un suo collega universitario che sta giocando un po' troppo con il fuoco.

Sono stato così infantile da prenderle il suo telefono e buttarlo il più lontano possibile in modo tale da non farle compiere un gesto di cui si sarebbe pentito amaramente.

Alcune volte sono anche altruista.

Intanto continuo a concentrarmi sul nuovo prossimo progetto insieme a Viktor, che oltre ad accompagnarmi con il mio lavoro da sicario è il mio collega e socio nel nostro secondo lavoro: l'architetto.

Anche se non lo definirei così, lo faccio come passa tempo e per non destare sospetti alla gente comune che ogni giorno tentano sempre di concentrarsi sugli altri non godendo la vita che gli è stata data.

Vivono della vita degli altri sperando di sentirsi superiori.

Il lavoro da sicario mi permette di non lavorare per il resto dei miei giorni, oltre al fatto che non sono una persona che spende i suoi soldi o che necessita di chissà quale bisogno, tendo a concentrare tutto il mio denaro per scopi futuri o per esigenze estreme.

Ne ho accumulati così tanti da non saperne più cosa farmene.

«Se facciamo riparare questa parte della struttura tutto il resto non verrà considerato anche se non necessità di chi sa quale manutenzione.» annuncia Viktor, riportandomi dai miei pensieri.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 15, 2024 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

𝑪𝒓𝒚𝒑𝒕𝒊𝒄/𝑫𝒂𝒓𝒌 𝑹𝒐𝒎𝒂𝒏𝒄𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora