𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟏𝟖

999 46 42
                                        


Perché il suo dolore mi chiamava e perché la mia mano conosceva il suo viso

-Raiden Yamaguchi



Qualcosa quella sera si è rotta.

Mi sento strano, confuso e diverso.

Un atto così debole, imperdonabile è stato svolto dalla mia mano.

Inconsciamente ho fatto un gesto che in quel momento mi sembrò così normale ma che realmente rappresenta un peccato.

Mai in tutta la mia carriera mi sono permesso di avere un contatto così intimo con una vittima, per nessuna ragione al mondo. Che mi sono permesso di toccarla per poter alleviare un dolore che poteva solo portarmi vantaggio, raggirarlo e usufruirne.

E da quel giorno sono stato manipolato da questo pensiero, quel ricordo che non vuole levarsi dalla mia mente, che vuole insediarsi in quel punto per fondarci le radici e annientarmi.

Tutto quello che ricordo è ancora vivo dentro di me, e le prime domande che mi sono posto sono le seguenti:

"Come sono stato in grado di fare una cosa simile?"

"Perché lei e non tutti gli altri?"

Come pochi dei miei colleghi, non tendo a contare quante persone hanno perso la vita sulle mie mani, quante hanno sospirato la loro ultima parola o il loro ultimo respiro mentre mi guardavano negli occhi, ma so di per certo che ce ne sono state a centinaia e centinaia, e nessuna o nessuno di loro mi ha mai provocato un pensiero così penetrabile fino alle ossa.

Questa situazione mi confonde, mi crea domande a cui non so dare una risposta e non ne comprendo il motivo dato che non dovrebbe importarmene.

Se gli psicologi empatizzassero con tutti i loro pazienti a questo punto fallirebbero miseramente, nessuno sarebbe più in grado di svolgere il proprio lavoro e le persone impazzirebbero più di quanto lo siano già state.

Sono passati un paio di giorni da quella sera, l'ho beccata di vista una sola volta e il giorno dopo sembrava una persona completamente stravolta, come se fosse stata risvegliata da un incantesimo.

Ho avuto un importante impegno con Viktor per quella sera e ne io e ne lui siamo stati disponibile per poterla osservare. Non pensavo di poter perdere un momento così significativo.

Ora si mostra più disponibile, più solare, più generosa, altruista e con tanta voglia e forza di volontà. Inizialmente faticava anche solo ad alzarsi dal letto e andare al bagno, ora invece sembra più propensa a farlo, a mostrarsi diversa da quello che mi ha presentato.

Perché questo cambio di atteggiamento?

Cosa l'avrà mai portata a cambiare?

Ogni parola che esce dalla sua bocca mostra un tono di voce più sicuro e rilassato, guarda Nora con occhi diversi, il suo viso sembra aver cambiato forma rendendola più voluminosa.

E non è l'unica cosa che noto di diverso in quella cucina dove attualmente loro si trovano, anche la sua amica sembra non rendersi conto di quello che Mine mostra e rende, è consapevole di quello che sta succedendo.

Tra loro due è successo qualcosa, e conoscendo quel poco che ho visto sulla sua amica posso confermare che è stata lei a volerla cambiare e aiutarla a stare meglio.

Ne hai combinata un'altra Nora, per quanto ancora vorrai ostacolare il mio lavoro? Soprattutto ora che le cose si fanno più interessanti.

Evidentemente non ti conosco abbastanza Mori, perché non mi hai mai mostrato questa parte così attrattiva e oscura.

𝑪𝒓𝒚𝒑𝒕𝒊𝒄/𝑫𝒂𝒓𝒌 𝑹𝒐𝒎𝒂𝒏𝒄𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora