CAPITOLO DIECI

190 3 0
                                    

Più di mezz'ora dopo, la porta si riaprì e la donna fece cenno all'Alpha di entrare, sorridendogli. "Congratulazioni, Alpha Harry, ti confermo che il tuo Omega aspetta il vostro primo figlio. La data del concepimento coincide con quella del vostro primo rapporto e datando a circa trenta giorni prima, il calore precedente, Louis è già al terzo mese di gravidanza, da pochi giorni". Harry saltò dalla gioia, abbracciando il suo Omega e ripetendo quanto era felice e quanto lo amava. Wacana scosse la testa, aggiungendo: "Anche se viviamo isolati dal mondo, possiedo un buon apparecchio ecografico e alla prossima visita vi farò vedere il bambino. Per il momento, voglio che il tuo Omega stia tranquillo, Alpha. Deve mangiare regolarmente, riposare il giusto ed evitare ogni stress e sforzo fisico. Louis è molto giovane e minuto, non è forte come te, Alpha. Ricordalo". Harry annuì, lasciando andare Louis per abbracciare Wacana con irruenza: "Grazie, mi prenderò cura di lui! Sono così felice!". La donna rise, ricordandogli di ritornare entro un mese per il controllo successivo.

Il mattino dopo, Harry si svegliò presto per un incontro con i mercanti del branco. Dovevano stabilire tempi e modi in cui vendere i loro prodotti, per comprare quello che gli occorreva. I mercanti erano tra i pochi a viaggiare, autorizzati a trattare per conto di tutti ed ottenere la merce che non riuscivano a produrre. L'Alpha si vestì silenziosamente, per non svegliare il suo Omega che ancora dormiva. Dovette resistere all'impulso di accarezzargli, per l'ennesima volta, il ventre. Dalla sera prima lo aveva fatto infinite volte, meritandosi uno sguardo di traverso del più giovane. Gli posò un bacio sulla fronte, uscendo di casa per recarsi all'incontro.

Stava attraversando il piazzale centrale del villaggio, quando notò una figura familiare e si bloccò sul posto. Il Beta Liam gli andò incontro, con un'espressione seria. L'Alpha chiamò subito a raccolta i suoi amici, intuendo stesse accadendo qualcosa. Zayn e Niall arrivarono di corsa, seguiti da altri lupi, allarmati dal richiamo dell'Alpha. "Mi dispiace, Alpha" gli disse Liam, la voce chiara e forte per farsi udire da una certa distanza. Harry gli andò incontro, rabbia e paura che crescevano dentro di lui, gli occhi già rossi ed il lupo dentro di lui che chiedeva sangue. In un attimo, il villaggio fu invaso. Lupi grigi, già nella loro forma animale, si gettarono su di loro senza dargli neppure il tempo di trasformarsi. Harry non si curò di loro, comprendendo le parole di Liam si voltò, correndo verso casa. Doveva tornare da Louis. Il suo istinto gli gridava di trasformarsi, ma avrebbe perso tempo mentre sapeva che ogni secondo era prezioso. Giunto di fronte alla propria casa, vide la porta spalancata ed un gruppo di lupi dell'altro branco, in forma umana, che sorreggeva delle torce accese. Sentì qualcuno ansimare dietro di sé e capì che Liam, lo aveva seguito. In mezzo a quel gruppo di sconosciuti ostili, vide il suo Omega venire trascinato per le braccia. Era abbandonato, le gambe che strusciavano a terra ed il viso pallido, gli occhi umidi ed il respiro affannato. Quelli che tenevano le torce, crearono un capannello intorno a lui, avvicinando le fiamme al giovane. "Fermi!" urlò l'Alpha con la sua voce più possente: "Cosa fate?". "Il fuoco, il calore, sono l'unica cosa che gli impedisce di usare la magia" sussurrò Liam, a un passo da lui. Harry scosse la testa, deciso a lottare per fermarli mentre sentiva gli altri del suo branco lottare con i lupi che li avevano attaccati. Uno più alto degli altri si fece avanti, la sua aurea possente gridava Alpha capobranco. I suoi occhi grigio scuro, si fissarono in quelli tinti di rosso di Harry. "Fai un altro passo, Alpha e vedrai, come brucia bene la pelle del tuo Omega". "Ma tu sei suo padre, come puoi farlo!" protestò Harry, sconvolto e terrorizzato, il corpo che fremeva di rabbia. "Proprio perché sono suo padre, mia è la responsabilità di tenerlo sotto controllo ed impedirgli di nuocere" rispose sprezzante Tafl: "Da quando è nato, non è stato altro che una responsabilità ed un pericolo. Ho sperato che si rivelasse come Alpha e potesse succedermi, invece è un inutile Omega, instabile e strano come sua madre! Avrei dovuto bruciarlo anni fa, eliminarlo con il fuoco come si fa con le streghe!". Harry si gettò in avanti per attaccarlo, ma diversi membri dell'altro branco si interposero tra loro, le torce in mano. "Lascialo!" urlò Harry, la sua voce che vibrava forte e disperata: "Se per te è un problema perché vuoi portarmelo via!". L'Alpha lo fissò, con uno sguardo gelido: "Perché mi appartiene, è mio figlio, mi deve obbedienza ed io non gli certo concesso di lasciare il branco e legarsi. La vostra unione è sbagliata e non la riconoscerò, la lontananza spezzerà il legame e tu troverai un altro compagno". "Mai!" urlò Harry, Tafl scosse la testa con un sorriso di scherno: "Dovresti pensare al tuo branco, Alpha, che sta combattendo per te, invece di perdere tempo con me". Istintivamente, Harry si voltò per vedere nello spiazzo poco distante di due gruppi di lupi che si scontravano, le zanne e gli artigli che laceravano pelle, il sangue che scorreva. Erano stati colti di sorpresa, si era distratto e questo era il risultato. Il senso di colpa lo invase, oscurandogli tutti i sensi. Un cigolio lo riscosse, voltando la testa vide che Tafl ed altri del suo branco stavano salendo su un carro, trascinando Louis con loro. Le ruote iniziarono a muoversi e l'Alpha cercò di aggrapparsi, il mezzo prese presto velocità e si allontanò, scomparendo.

Dolce Omega? - Larry Fanfiction Omegaverse MpregDove le storie prendono vita. Scoprilo ora