CAPITOLO DICIOTTO

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Appena entrato, notò Evan che dormiva nel suo ovetto, mentre Louis era seduto sul lettino. "Il bambino sta bene, Alpha" lo informò sorridendo Wacana, notando l'agitazione dell'uomo. Subito, Harry si voltò verso Louis che sembrava ancora più pallido e magro di quanto lo ricordasse. "Il tuo Omega non sta bene" lo informò poi, facendosi seria. Harry si avvicinò a Louis, fissandolo con aria preoccupata e parlandogli, in tono dolce: "Non ti senti bene, mio Omega? Perdonami, se sono stato freddo e distante. Scusami, se ti ho urlato contro e ti ho fatto agitare". Louis lo guardò con tenerezza, sollevando una mano per sfiorargli la guancia. I loro sguardi si incontrarono e rimasero a lungo immobili. Wacana si schiarì la voce, comunicando all'Alpha: "Non è nulla di cui preoccuparsi, Alpha. In verità, è una buona notizia, anche se una cosa insolita". Harry si voltò per fissarla con aria confusa: "Che intendi?". La donna ridacchiò, spiegando: "Di solito, prima che ci sia un nuovo calore dopo la gravidanza, trascorre un periodo di tempo piuttosto lungo. Invece, in questo caso sembra che sia tornato molto presto", gli fece un sorriso ammiccante che l'Alpha non comprese. Louis gli sorrise, ma Wacana riprese in torno serio: "Ma una nuova gravidanza così ravvicinata è molto pericolosa, soprattutto per un Omega minuto e delicato come il tuo compagno, Alpha". Harry spalancò gli occhi, sbalordito. "L-Louis, aspetta un bambino?" balbettò, preso completamente alla sprovvista. Wacana continuò a parlare, riponendo la sonda ecografica: "La gestazione è all'inizio, penso sia di due o tre settimane, potrò essere più precisa alla prossima ecografia". Harry fu percorso da un fremito, spostò lo sguardo dal viso tranquillo della donna a quello raggiante del suo Omega. "Pike" (bambina) sussurrò il giovane, regalando un enorme sorriso al suo compagno. L'Alpha scosse la testa, sentendosi il terreno mancare sotto i piedi. "No" sussurrò, la mentre che si riempiva di dubbi e pensieri. Si rivolse alla guaritrice con un'espressione feroce, scandendo con voce colma di risentimento: "Io non lo tocco da prima del parto, Waca". Prese un respiro profondo, sussurrando incredulo: "Il bambino non può essere mio". "Pike" (bambina) lo corresse caparbio l'Omega. Harry voltò di scatto la testa verso di lui, le mani che gli tremavano e gli occhi che lampeggiavano di rosso, mentre gli urlava: "Non mi interessa, se è una bambina! Non sono, io il padre!", scosse di nuovo la testa completamente fuori di sé: "Io non posso crederci, mi hai tradito Louis? Te la fai con un altro Alpha?". L'Omega non rispose, fissandolo con aria impaurita e incerta. "Dio, come hai potuto!" urlò l'Alpha, dolore e furia che si scontravano nel suo petto: "Da quanto tempo, Omega? Dimmi, Evan è figlio mio o di un altro?". Chinò il capo, afflitto: "Mi hai preso in giro, sono stato così stupido. Ti ho donato il mio cuore e la mia anima, senza neppure conoscerti. Hai forse usato la tua magia per confondermi?". Louis si avvicinò, fissandolo smarrito mentre replicava, con foga: "Nei, min elskede!" (No, amore mio). "Io non so più cosa credere!" confessò Harry. Wacana si frappose tra i due, con aria severa: "Forse è meglio se vai via, Alpha. Anche se sei il capobranco il mio primo dovere è verso i miei pazienti ed il tuo comportamento sta stressando l'Omega. Ha partorito da poco e la nuova gravidanza lo rende debole, ha bisogno di riposo e tranquillità". Harry la fissò, replicando poi in tono freddo: "Cero che me ne vado, sono stato solo preso in giro ed ora so, che era tutto falso", senza rivolgere più lo sguardo verso Louis ed il piccolo Evan, uscì sbattendo la porta.

Una volta fuori, quasi si scontrò con Liam che proveniva dalla direzione opposta, diretto verso la casa di Wacana. "Sai come sta Louis, Alpha?" gli chiese il Beta, preoccupato per il suo amico. Harry lo afferrò per le spalle e lo scosse, urlandogli in faccia: "Tu lo sai, con chi mi tradisce? Dimmi chi è il vero padre dei bambini o ti uccido!". Ormai, il suo lupo stava prendendo completamente il controllo, la rabbia che prendeva il sopravvento, per combattere il profondo dolore. "Io non so di cosa parli" confessò Liam, confuso e spaventato. L'Alpha lo lasciò andare, scuotendo la testa tristemente, allontanandosi poi velocemente. Si diresse verso la parte opposta del villaggio, deciso a sfogarsi con i suoi amici che lo avrebbero compreso e sostenuto.

Dolce Omega? - Larry Fanfiction Omegaverse MpregDove le storie prendono vita. Scoprilo ora