Maria ed Howard avevano deciso di tenere un po' privata la loro relazione, almeno per godersi un po' di privacy ma ,ovviamente, era durato poco perché lui non aveva resistito e l'aveva baciata davanti alle macchine fotografiche dei giornalisti accorsi per un'intervista post spettacolo.
Il loro bacio era sulle prime pagine dell'intero paese, con sommo disgusto e disappunto per niente celato dei genitori di lei.
Ma sapeva che l'aveva fatto per distogliere l'attenzione sulle domande sulle due denunce di aggressione che entrambi avevano mosso verso Jacques Bangley, era ancora combattuta se ringraziarlo o prenderlo a capocciate.
Da qui sarà stato tutto semplice no? No, perché pochissimi giorni dopo il matrimonio di Malcolm e Meredith il padre delle due si era ammalato improvvisamente, dei tanti dottori che giravano per casa nessuno voleva dire niente.
Alla fine era stata Portia a rompere il silenzio e...aveva confessato che loro padre aveva un cancro ai polmoni al quarto stadio, i dottori gli davano sei o otto mesi di vita, non di più.
Era per questo che Maria aveva ritardato il suo trasferimento in un appartamento nel quartiere di Broadway, o almeno questo direbbe una buona figlia che non portava rancore, perché era rimasta lì per sua sorella e Malcolm, oh decisamente lei portava molto rancore quindi, nella ottica dei suoi genitori non era una buona figlia.
Era un giorno di inizio giugno quando le due ragazze vennero convocate nella camera da letto del padre, erano entrate in silenzio, loro padre odiava sentirle parlare, lo trovava inutile e frivolo.
Si sedettero ai due lati del letto, Maria a destra e Meredith a sinistra, pur essendo la figlia primogenita aveva perso il suo diritto di nascita di stare alla destra del padre.
Rimasero lì, in silenzio, non le chiamava mai per parlare o per dire ad una delle due una parola di conforto, nemmeno la morte pronta nemmeno a bussare ma proprio a scardinare la porta per portarlo via per sempre lo portava ad essere un buon padre o solo vagamente decente.
-Ormai è giunta la mia ora- disse dopo interi minuti passati in silenzio, -un uomo se lo sente dentro quando arriva- disse guardando la sua secondogenita che non riusciva a capire il suo sguardo, -se vuoi l'eredità devi lasciare Stark e sposare Jacques.-
Quelle parole ebbero come l'effetto di uno schiaffo in pieno viso, improvviso e terribilmente doloroso, soprattutto da chi è sangue del tuo stesso sangue, anzi, era addirittura più doloroso.
Strinse le mani a pugno, -se non avessi un cancro ai polmoni direi che hai fumato qualcosa di molto pesante- disse senza peli sulla lingua, -come può un padre lanciare la sua stessa figlia nelle braccia di uno stupratore?!- chiese con rabbia.
Il padre ,in risposta, fece un verso di scherno, -voi donne utilizzate troppo spesso quella parolina con la s- disse con disapprovazione, -e così facendo macchiate il buon nome di un uomo per bene.-
A quelle parole Maria non ce la fece più, si alzò di scatto dalla sedia con rabbia, -allora io rinuncio a tutto- disse con fermezza, -io non voglio i tuoi soldi, la tua azienda, non voglio niente!- esclamò con rabbia, -rinuncio al mio titolo di eredità perché io amo Howard Anthony Stark!- esclamò nuovamente.
Senza nemmeno dargli il tempo di rispondere che la ragazza uscì dalla stanza seguita a rotta di collo dalla sorella maggiore che cercava di farla calmare più che poteva.
Si fermò al centro dell'ingresso mettendosi le mani sui fianchi, -MAAAAAAAALCOOOOOM!- urlò a pieni polmoni, probabilmente l'avevano sentita fino in New Jersey, adesso capiva perché le dicevano che aveva un ottima capacità polmonare.
Il rosso non tardò a farsi vedere ed uscì dal soggiorno con la camicia sbottonata da così far vedere la canotta di cotone leggero, le bretelle abbassate lungo le cosce, si vedeva che soffriva molto il caldo, -Maria ,ti prego, smettila di fare l'isterica- disse massaggiandosi le tempie, -Howard mi ha tenuto sveglio tutta la notte.-
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Stark: The Origins
FanficConosciamo tutti i genitori di Tony Stark no? Howard Anthony Stark,genio, playboy, miliardario che ha aiutato il governo americano durante la seconda guerra mondiale per poi ritrovarsi in uno scandolo per il suo piccolo vizio di essere un inventore...