Come ser Mordred, ambendo alla corona d'Inghilterra,
avrebbe voluto sposare Ginevra, moglie di suo padre
A ser Mordred era stato dunque affidato il governo di tutta
l‟Inghilterra. Egli allora fece vergare delle false lettere fingendo
che provenissero dal continente, in cui era scritto che
re Artù era stato ucciso nel corso della guerra contro ser
Lancillotto; quindi convocò a parlamento tutti i baroni e si
fece eleggere re. L‟incoronazione avvenne a Canterbury e fu
seguita da festeggiamenti che durarono quindici giorni.
Dopo di che, ser Mordred si recò a Winchester e dichiarò
apertamente alla regina (che però era moglie del re, allo
stesso tempo suo zio e padre) che intendeva sposarla e
preparò le nozze fissando il giorno del matrimonio. Ginevra,
pur profondamente addolorata, gli rispose con cortesia e
finse di sottomettersi al suo volere; tuttavia espresse il desiderio
di recarsi a Londra per comprare quanto le sarebbe
occorso per gli sponsali.
Poiché ella gli aveva parlato gentilmente, ser Mordred se
ne fidò e glielo concesse. Giunta a Londra, Ginevra si affrettò
ad approvvigionare la Torre con ogni genere di vettovaglie e
a guarnirla di molti uomini in modo da poterla difendere.
Quando ser Mordred lo venne a sapere, montò in gran
collera e, per farla breve, assediò la Torre e le sferrò numerosi
assalti con macchine da guerra e con potenti cannoni, ma
non riuscì a prenderla perché la regina, sia che egli le parlasse
cortesemente sia che le si rivolgesse con tracotanza, non
intendeva fidarsi di lui né accettare di ricadere sotto il suo
potere.
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Allora il vescovo di Canterbury, nobile chierico e uomo
virtuoso, volle parlare con Mordred e gli disse:
« Cosa intendete fare, signore? Volete dispiacere a Dio e
disonorare voi stesso e la cavalleria? Re Artù non è forse
vostro zio e addirittura fratello di vostra madre in cui vi ha
generato? Come potete pensare di sposare la moglie di vostro
padre? Abbandonate i vostri propositi, altrimenti sarò costretto
a scomunicarvi con il libro, la campana e la candela! »
« Vi sfido a farlo! » replicò ser Mordred.
« Signore, state certo che non ho paura di compiere il mio
dovere » gli disse però il sant‟uomo « tanto più che avete
anche sparso la falsa voce che il mio signore Artù è stato
ucciso, e questo prova che state tramando contro il regno. »