2. Fingering

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"Quindi posso entrare dentro e prendermi gli appunti? Taehyung, sei sicuro che il tuo coinquilino non sia in casa? Veramente, non vorrei fargli prendere un infarto." Chiese Yoongi al telefono mentre continuava a camminare verso l'appartamento che suo cugino divideva col suo migliore amico.

Aveva visto Jimin solamente di sfuggita in certe uscite che avevano avuto con i suoi amici.
Era un ragazzino carino e calmo, o almeno era quello che aveva potuto vedere in quelle poche ore.

"Hyung, anche se fosse in casa non credo che possa spaventarsi così facilmente. Comunque, le chiavi sono sotto il tappetino, puoi lasciarle in casa dopo che hai preso tutto. Sono le chiavi di riserva, ho le mie." Dopo quella frase, Yoongi si accorse di essere arrivato alla sua destinazione.

"Come dici tu." "Okay, devo andare adesso. Hoseok hyung è qui. Ci vediamo il fine settimana, ciao!" Chiuse la chiamata senza neanche aspettare la risposta di suo cugino, facendolo ridacchiare e sbuffare in contemporanea, negando con la testa al comportamento del minore.

Rimise il suo cellulare nella tasca dei suoi pantaloni, avvicinandosi all'entrata.
Guardò sotto il tappetino e proprio come suo cugino gli aveva assicurato, trovò le chiavi con due piccoli porta chiavi. Uno rappresentava una bottiglia di Soju e l'altro un piccolo pene con gli occhi dolci.

Ridacchiò alla scelta, aprendo poi la porta.

Decise di salire le scale, non volendo aspettare per l'ascensore.
Tempo inutile, in più doveva solamente salire tre rampe di scale.

Era mancato da scuola per una settimana intera, essendosi beccato una bella influenza e un ragazzo delle sua classe si era gentilmente offerto di prendere anche gli appunti per lui e Taehyung era stato così gentile- beh, più o meno (Yoongi lo aveva costretto)- a prenderli.

Arrivò velocemente davanti alla porta d'ingresso dell'appartamento numero sette. Inserì la seconda chiave nella serratura, girandola ed aprendo la porta.

La chiuse lentamente dietro le sue spalle, guardando dentro l'appartamento.
Effettivamente pareva non esserci nessuno.

Posò quindi le chiavi sul tavolino che avevano vicino alla porta d'ingresso, per poi andare direttamente verso la stanza di Taehyung.
Lo ringraziò mentalmente quando trovò i suoi appunti tutti belli ordinati sulla scrivania del minore.

Li prese fra le mani, guardando fra le pagine che doveva recuperare e si rallegrò a vedere che non fossero molte.

Fermò ogni suo movimento quando sentì dei piccoli gemiti provenire dalla camera a fianco.
Le sue guance si colorarono di un piccolo e dolce rosa e non ci pensò due volte prima di agire.

Kinktober 2024 //Yoonmin edition//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora