Benvenuti al mio primo kinktober!
Ogni giorno pubblicherò un capitolo su un certo tipo di Kink.
La lista è nel primo capitolo.
Questa storia sarà basata maggiormente sugli Yoonmin 🫶
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"Hyung..." Jimin piagnucolò, fissando il viso di Yoongi sulla schermata del suo cellulare.
"Non essere triste, Mimi, tornerò presto, te lo prometto." Gli disse Yoongi con voce calma.
"Lo hai detto anche la settimana scorsa, poi ti hanno prolungato. Insomma, gli hai detto che hai un omega a casa che sta impazzendo senza il suo alfa!?" Alzò la voce, esasperato.
"Certo che gliel'ho detto, ma purtroppo ci sono stati un botto di inconvenienti. Alfa sarà lì il più presto possibile, Mimi." Jimin fece le fusa a quella voce così roca.
"Alfa..." "Lo so, Mimi, lo so. Ma sai cosa? Ti ho mandato un regalo. Dovrebbe arrivare domani." Gli sorrise, facendo sgranare gli occhi all'omega.
"Un regalo?" Gli si illuminarono gli occhi.
"Proprio così. Appena l'ho visto ho pensato a te e c'è anche una piccola sorpresa." Questo fece sorridere l'omega.
"Non dovevi." Gli disse imbarazzato.
"Certo che dovevo. Sono via da un mese intero, quindi è il minimo." Jimin sentì delle voci in sottofondo.
"Mi chiamano, il nostro incontro sta per iniziare. Prega per me che non sia troppo noioso, oppure mi addormenterò sulla sedia, me lo sento." A questo, Jimin ridacchiò.
"Lo farò. Chiamami appena puoi, okay?" "Certo tesoro. A dopo." Con questo, Yoongi chiuse la chiamata.
Jimin si rotolò nel letto, sbuffando.
Era tardi in Corea, quasi l'una della notte. Jimin era esausto.
Fece giusto in tempo a mettere il cellulare a caricare e a mettersi sotto le coperte. Il sonno si fece sentire e chiuse immediatamente gli occhi, cadendo nelle braccia di Morfeo in un battito di ciglia.
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Jimin aveva appena finito di lavare i piatti, erano le tre del pomeriggio quando sentì suonare alla porta.
Aggrottò le sopracciglia, guardando per un secondo l'orologio, poi le parole di Yoongi gli vennero in mente.
Un sorriso spuntò sulle sue labbra, camminando con velocità verso la porta d'ingresso.
L'aprì dopo aver guardato dallo spioncino, assicurandosi che fosse veramente il postino.
"Un pacco per Park Jimin, è lei?" Chiese con un sorriso.
