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Namjoon camminò verso la porta d'ingresso appena sentì il campanello suonare.

Erano sicuramente le loro pizze.

Erano rientrati un'oretta fa e nessuno di loro aveva voglia di cucinare, quindi avevano deciso di prendere quattro cartoni di pizza.

"Buona sera, sono il fattorino del Crush Pizza, ho la vostra ordinazione." Disse dolcemente il fattorino dopo che Namjoon gli aprì la porta.

Era un ragazzino verso la loro età, capelli tinti grigi, occhi piccoli scuri e quelle che sembravano soffici labbra rosse.

"Grazie mille." Prese le quattro pizze dalle mani del fattorino, consegnandole a Jungkook per poter pagare.

"Quanto escono insieme?" Chiese frugando dentro il suo portafoglio.

"Ecco lo scontrino, sono sessanta dollari." Rispose consegnandogli lo scontrino.

Namjoon stava per dargli i soldi, quando sentì gli altri piagnucolare.

"Cosa c'è?" Chiese quindi.

"Queste pizze sono sbagliate. Non sono i nostri ordini." A queste parole, si girò subito verso il fattorino.

Era diventato completamente pallido, il sorriso che indossava era sparito.

"Non... non può essere. Mi dispiace così tanto, non mi era mai capitato. Io- vado indietro e pago tutto io, mi dispiace immensamente!" Abbassò la testa.

Intanto Namjoon lo guardò per tutto il tempo, scannerizzandolo dall'alto verso in basso, poi decise di parlare.

"È il tuo ultimo turno per questa sera?" Chiese improvvisamente, facendo fermare il ragazzo di parlare.

Quest'ultimo sgranò gli occhi.

"Si... stavo per andare a casa, non avrei mai pensato di sbagliare la pizza, non era mia intenzione..." Si morse il labbro inferiore per l'imbarazzo. Le guance rosse come ciliegie.

"Mhm, che ne dici di ripagarci in altri modi? Sempre se ti va." Il ghigno malizioso di Namjoon diceva già tutto.

Il fattorino rimase con la bocca aperta, scioccato dalla proposta.

"Okay, però il mio capo non ne deve sapere nulla, altrimenti perderò il lavoro." Disse dopo averci pensato un po' su.

Infondo del divertimento gli serviva.
Le sue giornate erano lavoro casa, casa lavoro, già da fin troppo tempo e da quel poco che aveva visto, i ragazzi sembravano veramente attraenti.

Entrò in casa, il maggiore gli fece togliere le scarpe e il giubbotto.

"Io sono Namjoon. Tu come ti chiami?" Chiese sorridendo.

"Jimin."

"Okay Jimin, vieni in salotto, ti presento gli altri." Jimin annuì con la testa, seguendolo fino al salotto, dove vi erano altri cinque ragazzi.

Kinktober 2024 //Yoonmin edition//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora