S'amava abbastanza da non ricadere indietro nel tempo/
brillava con lui,
diamanti demoni o stelle sante.
Per non mangiare l'animo agli altri/
soffriva di un male atroce come se il fuoco
ne colorasse il cuore di ipotetici affanni.
Ogni dolore era peccato,
scaltra follia d'un abbraccio che a perder tempo
ci si ritrova nudi, morti,
come su una lastra di marmo.
A ricordare chi erano,
a memorizzare chi non saranno più,
a ingoiare chiodi e sputare lacrime
per non dover pensare mai
a ciò che fu o a ciò che è stato.
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Le pieghe del tempo - Poesie inedite -
PoetryNotturne sintomatologie dell'animo, versi pregni di fervore immaginifico e incentrato sul vero. Parole diurne che cavalcano l'onda della poesia e ne fanno il sacro e quieto vivere.