Guidata dall'ipocondria della notte/
brillo di rugiada.
Ho l'estenuante ricordo di me che
giaccio in tombe di soffi leggiadri
con mostri che ululanoal vento d'ottobre/
e i demoni senza tempo
veleggiano sul mio bel cuore,
ed ho la malattia del tutto - assieme/
ho l'anima irrequieta e stolta,
in sordina mi rannicchio
ed ho il bel cuore ammalato/
mi duole la milza e l'appetito
scivola dal mio stomaco come da un letto
sfatto di morte.
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Le pieghe del tempo - Poesie inedite -
PoetryNotturne sintomatologie dell'animo, versi pregni di fervore immaginifico e incentrato sul vero. Parole diurne che cavalcano l'onda della poesia e ne fanno il sacro e quieto vivere.