Bakugo era completamente preso dal momento, il suo respiro divenne irregolare mentre le sue mani scorrevano febbrilmente sulla pelle nuda di Shinso. Ogni centimetro che toccava lo faceva sentire più vivo, e la tensione accumulata si liberava con ogni movimento.
Shinso, lasciandosi trascinare dal desiderio crescente, non rimase passivo. Le sue mani si mossero rapidamente, afferrando la divisa di Bakugo con una forza inaspettata, tirando verso di sé, quasi strappandola.
I loro corpi si scontravano in quella frenesia, e mentre Shinso lo spogliava con movimenti decisi, le loro labbra si cercarono di nuovo, stavolta con ancora più impeto. Il bacio era violento, carico di passione e rabbia, come se volessero entrambi dimostrare qualcosa l'uno all'altro.
Le loro lingue si intrecciarono, una battaglia silenziosa per il controllo, ma nessuno dei due sembrava voler cedere. Intanto il sapore del sangue ancora fresco dalle ferite si mescolava a quello della loro saliva, rendendo il tutto ancora più intenso. Ogni bacio era quasi un morso, un misto di desiderio e aggressività, come se il solo tocco non fosse abbastanza.
Shinso spinse Bakugo contro la parete del corridoio, stringendo il suo corpo contro di lui. Ora i ruoli sembravano ribaltarsi, e Shinso approfittò del momento per spogliare completamente Bakugo, togliendogli la divisa con una rapidità che rivelava tutta la sua fretta e voglia.
«Non avrei mai pensato che avresti ceduto così facilmente, Katsuki», sussurrò, malizioso, mentre continuava a baciargli il collo, mordicchiando la pelle in modo possessivo.
Bakugo ringhiò sottovoce, «Non cedo facilmente, stronzetto...», ribatté, ma la voce era spezzata dal desiderio che stava crescendo sempre di più. Spinse via Shinso leggermente, abbastanza per prendere fiato, poi lo afferrò di nuovo con forza, le loro bocche che si ritrovavano, i baci sempre più furiosi, come se non riuscissero a saziarsi l'uno dell'altro.
Il calore tra loro era quasi insopportabile, e nonostante fossero nel corridoio, la sensazione di rischio, di poter essere scoperti da un momento all'altro, sembrava solo alimentare l'adrenalina.
Le mani di Shinso scivolarono sui fianchi di Bakugo, esplorando con avidità la sua pelle nuda, ogni tocco mandava scintille lungo il corpo del biondo, che rispondeva con lo stesso fervore, tracciando linee invisibili lungo la schiena di Shinso, afferrando la carne con forza e lasciando impronte rosse delle sue dita.
I loro respiri erano affannosi, le bocche si staccavano solo per un attimo prima di ritrovarsi ancora, le lingue che si intrecciavano senza tregua. Era come se si stessero consumando a vicenda, un'energia quasi animalesca li spingeva oltre ogni limite, e in quel momento non esisteva altro che loro due, intrappolati in quella spirale di desiderio e passione.
«Non pensare che questo cambierà qualcosa», sibilò Bakugo tra un bacio e l'altro.
Shinso sorrise contro le sue labbra, «Non ho bisogno di cambiare niente, Katsuki. Solo di farti capire chi sei, cosa vuoi davvero, mi piace giocare con la tua mente», sussurrò.
Il corpo di Bakugo si irrigidì a quelle parole, ma non si fermò, «Giochi con la mia mente, eh? Non sono così facile da manipolare, sai?».
Shinso ridacchiò, mordendo di nuovo il labbro inferiore di Bakugo prima di parlare, «Non è manipolazione se è quello che vuoi davvero. Tu puoi negarlo, ma il tuo corpo parla per te. Ogni volta che mi tocchi, ogni volta che mi baci, dimostri di più di quanto le tue parole possano fare».
Bakugo ringhiò, le sue mani afferrando con ancora più forza le spalle di Shinso, spingendolo contro il muro, invertendo i ruoli, «Bastardo... non sono il tuo giocattolo», disse con voce bassa, il respiro irregolare, mentre le loro bocche si ritrovavano di nuovo in un bacio feroce, come se volessero consumarsi completamente.
Il bacio si fece sempre più selvaggio. Shinso, intrappolato contro la parete, rideva sottovoce tra i vari baci, provocando ancora Bakugo, «Non sei un giocattolo, Katsuki... sei una sfida», mormorò con quel tono ipnotico che sembrava perforare la mente del biondo, insinuandosi nei suoi pensieri.
Il biondo ringhiò, mordendo le labbra di Shinso con forza, tanto da farle sanguinare di nuovo, «E tu non smetti mai di parlare, eh?».
Si staccò solo per un attimo, fissandolo con occhi che brillavano di desiderio e furia, «Non mi prendi in giro, Shinso. Io so quello che voglio».
«E cos'è che vuoi?», replicò Shinso, alzando il sopracciglio viola.
Bakugo lo spinse ancora più forte contro la parete, bloccandolo con il proprio corpo, «Voglio farti stare zitto», sibilò, e lo baciò di nuovo, più aggressivo di prima.
Il bacio di Bakugo era selvaggio, un'esplosione di furia e desiderio repressi, e Shinso sentiva il calore crescere ad ogni secondo, come se fossero sull'orlo di un precipizio, «Sei davvero insopportabile».
Shinso sorrise contro le sue labbra in modo arrogante, «E tu mi desideri proprio così, insopportabile», mormorò con voce roca, mentre il respiro diventava sempre più pesante.
«Cosa diavolo pensi di sapere, cosa davvero sento?», ribatté Bakugo, stringendolo ancora di più.
Shinso rise. Le sue mani, ormai libere dalla presa di Bakugo, scivolarono lungo la sua schiena, graffiando la pelle con una lentezza che contrastava con la frenesia del momento, «Lo so perché lo sento», sussurrò, i suoi occhi viola che brillavano di una luce pericolosa, «Nel modo in cui mi guardi, nel modo in cui mi tocchi. È tutto lì, Katsuki. Puoi combatterlo, ma non puoi negarlo».
Bakugo sentì quelle parole come una lama, «Stai zitto!».
Shinso spinse Bakugo, e riuscì a ribaltare la situazione, rovesciandolo contro il muro, «Eppure continui a tornare da me», sussurrò vicino al suo orecchio, battendo il respiro caldo contro la pelle sudata di Bakugo.
«Io.... cazzo!», Bakugo si fermò, «Ti voglio, ti desidero questa notte, non sai quanto...».
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Tra Fiamme e Rivali 2
FanfictionDa quando Midoriya ha confessato a Bakugo che, prima di Todoroki, la sua cotta non era per Uraraka bensì per lui, Bakugo ha passato un mese di tormento interiore. Nonostante Midoriya abbia chiarito di amare solo Todoroki, quella rivelazione ha lasci...