Dopo la colazione, i ragazzi iniziarono a raccogliere le loro cose per dirigersi a lezione. Bakugo, come sempre, camminava davanti, Kirishima poco dietro di lui. Quando videro Midoriya e Todoroki avviarsi verso le aule, Bakugo afferrò Kirishima per un braccio e si fermò, «Vai avanti tu, Kiri. Devo parlare un attimo con Deku».
Kirishima lo guardò , sorpreso dal tono serio, «Tutto bene?».
«Sì, solo una cosa che devo chiarire. Ci vediamo dopo».
Kirishima annuì, leggermente perplesso, ma non fece altre domande e proseguì verso l'aula. Bakugo, invece, accelerò il passo per raggiungere Midoriya e Todoroki. Quando li raggiunse, si avvicinò a Midoriya, senza troppe cerimonie.
«Deku, un minuto».
Midoriya si fermò di colpo, sorpreso da quella richiesta, mentre Todoroki guardava la scena con la solita calma, ma con una scintilla di curiosità negli occhi.
«Todoroki, vai avanti. Non ci metto molto», disse Bakugo, cercando di non sembrare troppo brusco. Todoroki fissò Bakugo per un momento, poi annuì con un leggero sorriso, dando un'occhiata a Midoriya, «Ti aspetto in aula, Izuku».
Quando Todoroki se ne andò, Bakugo incrociò le braccia e fissò Midoriya con uno sguardo diretto, «C'è una cosa che devo sapere, Deku. E voglio che tu sia onesto».
Midoriya lo guardò con un'espressione confusa, «Di cosa stai parlando, Kacchan?»
Bakugo sbuffò, «Circa un mese fa, mi avevi detto di avere una cotta per me, no per Uraraka».
Midoriya arrossì leggermente, cercando di mantenere la calma, «Beh, sì... Ti avevo detto che c'è stato un momento in cui pensavo di provare qualcosa per te, ma è stato prima che io e Todoroki iniziassimo a uscire insieme, e poi tutta la storia dei drammi, e il resto».
Bakugo studiò la reazione di Midoriya, «E ora? Sei felice con Todoroki? Non me lo hai assicurato».
Midoriya sorrise timidamente, ma con sincerità, «Sì, lo sono. Con Todoroki è diverso. Mi fa sentire a mio agio, come se potessi essere me stesso senza pressioni. Non ho più quei sentimenti per te, Kacchan. È stato solo un momento».
Bakugo lo fissò per un attimo, poi annuì, apparentemente soddisfatto della risposta, «Bene. Mi fa piacere che tu sia felice. Non voglio rotture di scatole».
Midoriya lo guardò per qualche secondo in silenzio, sospettoso, «Perché me lo chiedi adesso? C'è qualcosa che non mi stai dicendo, Kacchan?».
Bakugo evitò il suo sguardo per un secondo, le mani infilate nelle tasche, poi scrollò le spalle. «Niente di che. Solo... questioni irrisolte. Sai come sono».
Midoriya non era del tutto convinto, ma decise di non insistere, «Ok. Ma se c'è qualcos'altro, sai che puoi parlarmene, giusto?».
Bakugo fece un gesto con la mano come per scacciare l'offerta, «Non serve, Deku. Ci vediamo in aula», poi si girò e si incamminò verso l'aula. Midoriya allora si avviò anche lui verso la classe dove Todoroki lo aspettava, «Tutto bene, Izuku?».
Midoriya alzò le spalle, offrendo un lieve sorriso, «Sì, tutto bene. Solo... Kacchan che è Kacchan».
Todoroki sorrise, poggiando una mano sulla spalla di Midoriya e baciandogli la fronte.
«Allora tutto normale».
Midoriya rise piano, «Esatto, tutto normale».
Un volta che lazione iniziò, Kirishima sussurrò a Bakugo, che sedette accanto a lui, «Tutto a posto? Oggi ti vedo un po' scosso».
«Sì, tutto a posto. Ho chiarito quella cosa con Deku», rispose Bakugo, cercando di non dare troppo peso alla questione.
Kirishima sembrava sollevato, «Ah, ho capito».
La lezione finì, ma la mente di Bakugo continuava a girare attorno a pensieri che cercava di ignorare. Shinso e la notte trascorsa con lui che non riusciva a togliersi dalla testa.
Nonostante non si conoscessero a fondo e avessero scambiato pochissime parole negli anni, dopo la confessione riguardante il sito, Bakugo non si sarebbe aspettato di rivederlo davanti ai suoi occhi con ancora il desiderio di attirare la sua attenzione in modo più mirato.
I segni sulle labbra gli ricordavano ancora la notte trascorsa con lui. E poi c'era quella strana attrazione che Bakugo provava nei suoi confronti, un misto di curiosità e irritazione che lo spingeva oltre i confini a cui era abituato.
"Non può essere. Non può essere con Shinso, non lui! Sarebbe stato più sensato Deku... per certi termini... ma non Hitoshi Shinso!", pensava, mentre attraversava il corridoio diretto verso la palestra, il posto dove solitamente si sfogava. Aveva bisogno di concentrare la sua mente su qualcosa di fisico, qualcosa che potesse far tacere quei pensieri disturbanti.
Appena entrato, si avvicinò ai sacchi da boxe, iniziando a colpirli con una rabbia che sembrava fuori controllo. Colpo dopo colpo, cercava di liberarsi da quella tensione, ma ogni volta che chiudeva gli occhi, l'immagine di Shinso tornava vivida nella sua mente, e gli piaceva.
Mentre continuava a colpire, non si accorse subito che qualcuno era entrato nella palestra. Solo quando sentì una voce bassa e familiare, si fermò bruscamente, «Ti stai sfogando di nuovo, eh? Curioso che questa volta non stai cercando di rompere i muri».
«Che ci fai qui, Shinso? Non ho voglia di giochetti oggi».
Shinso alzò le mani in segno di resa, «Niente giochetti. Ho solo notato che eri un po' teso, la notte è stata intensa e violenta per entrambi, quindi volevo vedere come stavi».
Bakugo lo fissò, combattendo l'impulso di lanciarsi in una sfida verbale o baciarlo ancora, «Sto bene. E anche se non lo fossi, non è un problema tuo».
Shinso si avvicinò lentamente, «Visto che ero io il ragazzo nel letto con te stanotte, direi di sì, è anche un problema mio».
Bakugo sentì il sangue salire alla testa, le mani si serrarono in pugni involontariamente. Non riusciva a negare la verità nelle parole di Shinso, ma ammetterlo ad alta voce gli sembrava impossibile. Non era abituato a sentirsi così vulnerabile di fronte a qualcuno, e di certo non con lui, un ragazzo che per anni aveva considerato solo un volto silenzioso e distaccato.
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Tra Fiamme e Rivali 2
FanficDa quando Midoriya ha confessato a Bakugo che, prima di Todoroki, la sua cotta non era per Uraraka bensì per lui, Bakugo ha passato un mese di tormento interiore. Nonostante Midoriya abbia chiarito di amare solo Todoroki, quella rivelazione ha lasci...