Nella vita tutti cercano la propria identità.
Fin dalla mia nascita sono cresciuta a Londra in una casa comoda e accogliente dove l'amore non mi è mai mancato.
I miei genitori sono morti in un incedente stradale quando avevo solo un anno e mia zia ha deciso di tenermi con lei. Si è presa subito cura di me facendo attenzione che non mi accadesse mai qualcosa di brutto e di proteggermi con le proprie forze.
Sono sempre stata una bambina allegra e felice che mi piaceva passare del tempo con gli altri bambini fino a quando tutti hanno deciso di allontanarmi. Pensavo di essere felice e che tutto sarebbe stato sempre così ma crescendo non è stato proprio così perché sapevo che qualcosa non andava.
Stavo vivendo non sapendo chi fossi davvero.
Ho capito che c'era qualcosa che non andava in me quando ho iniziato a frequentare i primi anni di scuola. Si sono verificati episodi strani e insoliti che ho cominciato a dubitare di tutto ma sopratutto di me stessa. I bambini della mia età hanno cominciato a prendermi in giro definendomi una bambina "cattiva" e "strana"; persino i genitori dicevano ai propri figli di non avvicinarsi a me definendomi la "figlia del male". Avevo passato metà della mia adolescenza chiusa in casa nascondendomi per paura che appena mi avvicinassi a qualcuno potessi fargli del male. Ci sono stati momenti in cui ho pianto così tanto da non riuscire più a respirare. Mi guardavo allo specchio per ore detestandomi per quello che ero cioè...sbagliata. Mia zia ha cercato di starmi vicino dicendomi che non avevo niente di sbagliato ma che ero solo...diversa.
Diversa.
Questa era la parola più comune per definirmi.
Più i giorni passavano e più rimanevo a casa a studiare o a leggere perdendomi in quei libri che riuscivano a non farmi pensare a quanto fossi sbagliata. La sera quando tutto era buio e dalla finestra penetrava la luce fioca della Luna allora lì tante domande si facevano strada nella mia testa.
E se non appartenessi a quel mondo?
Mi sono sempre fatta questa domanda fino a quando non mi sono ritrovata tra le mani una lettera da parte di una scuola.
La scuola di magia e stregoneria.
All'inizio non sapevo se effettivamente quel posto fosse veramente adatto a me ma dopo tutto quello che era successo in quei giorni...qualcosa si è accesso dentro di me e forse quella era la possibilità che avevo per capire la mia vera identità; così decisi di accettare quell'invito più determinata che mai.
Quando sono arrivata in quella scuola mi sono resa conto che da piccola sono sempre stata tenuta all'oscuro di tutto ma appena sono entrata in questo nuovo mondo, che non ne sapevo l'esistenza, ho capito che forse è lì che avrei trovato quello che stavo cercando. E lì che forse avrei incominciato a vivere una nuova vita, dove avrei incontrato dei nuovi amici, delle persone che mi avrebbero amato per quella che sono ma certe volte quando ti ritrovi davanti alla cruda realtà di quello che sei....capisci che devi fare qualcosa non solo per te ma anche per loro.
Quando sei sola e conosci delle persone che sacrificherebbero la loro vita per te...tu devi fare altrettanto per loro. Nel momento in cui combatti non sempre le cose possono andare bene o come speravi e capisci di non aver fatto abbastanza.Beh..questo non si dice all'inizio quando intraprendi un percorso ma dopo...quando sai di avere la vittoria in mano.
Ora, però, quello che voglio raccontarvi è l'inizio cioè prima che ricevessi la mia lettera e iniziassi una nuova avventura che mai avrei pensato di vivere e di stare in quel posto che presto sarebbe diventata la mia nuova casa che si chiama...
Hogwarts.

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Harry Potter:Il prigioniero di Azkaban.
FantasíaAllison è una ragazza che ha sempre saputo che c'era qualcosa che non andava in lei....in primis i suoi poteri a cui non riusciva a dare una spiegazione fino a quando non riceverà la lettera per la scuola di magia e stregoneria, Hogwarts.Appena varc...