Capitolo 15

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Caleb's pov

Mi siedo sulle poltroncine in corridoio aspettando che anche Megan finisca di sostenere l'esame.

Dopo aver accompagnato Betty in infermeria abbiamo dovuto correre per arrivare in tempo. Megan era visibilmente agitata per la presentazione e devo dire che è stato strano vederla così, nelle vesti di una normale studentessa, tesa per l'esposizione di un progetto.

È sempre così enigmatica, come se si nascondesse dietro a una falsità velata. Averla tra le mura universitarie la fa sembrare fuori contesto.

Pensandoci, tutte le cose che so di lei le ho dedotte dalle situazioni, Megan non parla mai di sé.

Potrebbe essere sposata, avere sei figli e un allevamento di tigri del Bengala senza che nessuno lo sappia.

Ogni volta che siamo insieme succedono cose, come oggi con Betty.

Come diavolo ha fatto a riconoscere l'astinenza?
Senza conoscerla nemmeno, le sono bastati due minuti e un'occhiata a cinque metri di distanza.

Quanto da vicino ha toccato quel mondo? Non è la prima volta che mi si ripropone questa domanda. Probabilmente una risposta da lei non l'avrò mai, come per tutto ciò che riguarda la sua vita.

La porta dell'aula si apre e una Megan sorridente esce.

- Giá finito? sei entrato dopo di me! Com'è andata? - mi domanda incuriosita.

- C+ - rispondo facendo spallucce - comunque sei tu ad averci messo un'eternitá! Almeno é andata bene? -

- A+ - esclama saltellando su stessa, in preda all'euforia.

- Che cosa? Non ci credo - ribatto scioccato.

- Credici! -

- Cioé tu mi hai stressato l'anima perché avevi paura di sostenere l'esame con il professore piú severo del campus, e ora te ne esci tutta sorridente con un A+? -

Sono esterrefatto. E non frequenta nemmeno le lezioni!

- Doti naturali! - si vanta sorridendo beffarda.

La guardo fingendomi scocciato, e non potendo fermare la mia mente dal pensare a quanto sia bella. È semplicemente perfetta cazzo, in ogni sfumatura delle sue espressioni. 

Ricordo che Luois aveva detto che fosse una secchiona, evidentemente aveva ragione, anche se non me lo sarei aspettato da una come lei.

Megan é semplicemente tutto ció che non ti aspetti, credo non ci sia altro modo per descrivere la sua personalitá contorta. 

Ci incamminiamo verso l'uscita del campus,uno affianco all'altro.

La ragazza mi racconta della sua esposizione e di come sia piaciuta al professore, con cui ha anche intrattenuto un discorso di attualità finanziaria.

Da dove le carpisce tutte queste informazioni? Io capisco la metà dei termini di cui sta parlando. E sono discorsi che faccio spesso con mio padre, pane quotidiano direi.

- A me è andata peggio, la professoressa mi ha pure inserito in un lavoro di gruppo come pretesto per "spronarmi"- dico noncurante, colpendo un sassolino col piede.

Megan si blocca e mi guarda basita.
- Oh no, anche io sono stata inserita nel lavoro di gruppo! Il professore aveva detto che fosse per studenti talentuosi! -

Si lamenta mentre io rido.

- Bene! So già a chi affidare la mia parte -

- Non pensarci neanche Morgan! -

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