Capitolo 9

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Caleb's POV

Mi guardo velocemente allo specchio arrotolando un po' le maniche della camicia.

Camicia e pantaloni neri, un classico che va bene in ogni occasione.

Esco dalla mia camera e percorro il corridoio fermandomi al mobiletto appeso al muro contenente il set di chiavi delle auto.

Prendo subito quelle della mia amata BMW. Oggi meglio non strafare, altrimenti quella pazza non vorrà nemmeno uscire di casa.

Sorrido pensando a quanto è strana ma dannatamente intrigante.

Tutte le ragazze che ho conosciuto fin'ora morivano dalla voglia di fare un giro su una delle mie auto.

Lei no.

Forse è proprio questo suo modo di fare così sfuggente che non me la fa togliere dalla testa da quella notte al locale.

- Dove vai amore mio? -

La voce dolce di mia mamma mi distoglie dai miei pensieri.

- Esco mamma. - rispondo non volendo rivelare i dettagli.

Mi guarda con sguardo curioso, si avvicina e mi sistema il colletto.

- Con una ragazza? - domanda con gli occhi che brillano. 

- No, sono gay, non te l'ho detto? -

- Dai che scemo! - mi dà un colpo leggero sulla spalla - come se non avessi visto tutte le ragazze che sgattaiolano fuori di casa la mattina presto da quando sei ritornato a casa - 
Mi rimprovera anche se non fa minimamente paura.

- Ok ok, esco con una ragazza! -  ammetto per evitare di sentire la paternale.

- È una ragazza fortunata, sei bellissimo vestito così. Dev'essere una cosa seria se la porti a cena... - ammicca.

- Se mi trattieni ancora un po' con questo interrogatorio dovremo saltare subito al dopo cena. -

- Caleb! - esclama mia madre indignata.

- Vado? -

- Vattene subito! -

Prendo la giacca mentre rido, divertito dalla sua faccia.

Megan si è pure degnata di mandarmi la posizione su WhatsApp, incredibile.

Non abita molto lontano da casa mia quindi il tragitto è breve.

Quando arrivo a destinazione le mando un messaggio.

Picchietto la mano sul volante nervosamente. Ammetto che non mi aspettavo che accettasse l'invito della cena.

Guardo la casa e noto essere una normalissima casa indipendente. Com'è che aveva detto? "Poverella della chiesa"? La solita megalomane.

La porta si apre e Megan finalmente si decide ad uscire.

Rimango imbambolato dalla sua bellezza.

La fisso come un coglione mentre scende i gradini dell'abitazione e ringrazio me stesso per avere acquistato un auto con i finestrini oscurati, altrimenti mi deriderebbe dicendomi di aciugarmi la bava.

Tutte le volte che ci siamo visti era vestita da cameriera del Bobby's Pub o in tuta e comunque ho sempre pensato che fosse una bella ragazza.
Ma ora... Wow.

Ha un vestito nero attillato che fascia in modo impeccabile le curve perfette del suo corpo.
I capelli castani sono raccolti in una coda di cavallo alta, il trucco accentua i suoi occhi verdi rendendoli ancora più magnetici.

Escort or Brave Girl?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora